Durante i giorni che vanno dal 26 aprile al 1 maggio scorsi un gruppo di studenti del Politecnico di Milano, compreso il sottoscritto, tutti del II anno di laurea specialistica in ingegneria aeronautica (propulsivi) e ingegneria spaziale, hanno avuto l’opportunità di una gita didattica/culturale e di svago (nei momenti liberi ) in Svezia, a Stoccolma presso i laboratori della difesa e la Svedish Space Corporation, e nella ridente e ghiacciata cittadina di Kiruna, oltre il circolo polare artico, dove si trova la base di ESRANGE della SSC e di ESA, base di lancio e tracciamento di cui parlerò a breve. Dico subito che è stata un’ottima opportunità, grazie al DIA (Dipartimento di Ingegneria Aerospaziale) ed ai proff De Luca e Galfetti.
Nel primo giorno e nel secondo giorno abbiamo visitato la città di Stoccolma (un pomeriggio ed un giorno intero utili): devo dire che la città è molto bella, si sviluppa a partire da un centro storico su un’isola. Degni di nota il palazzo dei premi Nobel, con la torre comunale da dove vedere tutta la città, il palazzo reale con il cambio della guardia, il museo VASA (imbarcazione seicentesca a picco durante i test di stabilità e recuperata dopo 330 sul fondo del gelido mare svedese). Ovvio tributo alle bellezze femminili della zona, decisamente sublimi e per cui sarebbero necessari discorsi alquanto lunghi e poco diplomatici
Nel terzo giorno abbiamo visitato la sede della Svedish Space Corporation, fuori Stoccolma, che è interamente gestita e finanziata con fondi pubblici. Dopo una breve presentazine sull’agenzia, tra l’altro coinvolta in progetti come la sonda europea lunare SMART-1, abbiamo visitato lo stabile con i satelliti in mostra e, dall’esterno, la clean room. Lo stabile della SSC sorge in una zona industriale in cui si trovano anche aziende italiane del settore industriale, come Ansaldo. Presso la SSC abbiamo potuto vedere il satellite PRISMA, in fase di integrazione, che orbiterà in volo in formazione come dimostratore. Interessante anche un nuovo tipo di motore per il controllo orbitale e di assetto, sviluppato e costruito direttamente in SSC, a basso impatto ambientale (green propellant), sviluppato dalla ECAPS, controllata dalla SSC. Il motore è propulso ad ADN (Ammonium dinitramide): ADN è usato come monopropellente liquido, non cancerogeno come l’idrazina e con notevoli applicazioni performanti.
Nel pomeriggio ci siamo spostati al centro svedese per la difesa, situato ad una cinquantina di km da Stoccolma, sulle rive di un lago e tenuto segreto durante gli anni post seconda guerra mondiale. Attualmente vi lavorano un centinaio di persone, su progetti relazionati a propellenti e materiali ad alte prestazioni e anche propellenti verdi. Alcuni test della SSC vengono fatti presso questo centro, chiamato FOI e non visitabile, se non con permessi speciali. Nel centro si studiano HPM, High Performance Materials e anche propellenti ad alte prestazioni e bassa visibilità. Il FOI è anche utilizzato per identificare prodotti sospetti rinvenuti dalle autorità di polizia svedesi.
Ed è il turno di Kiruna: paesaggio mozzafiato per raggiungere questa oasi di tranquillità circa 900 km più in alto di stoccolma, oltre il circolo polare Artico. Kiruna è una cittadina di circa 10000 abitanti, ma possiede anche un piccolo aeroporto con collegamenti giornalieri con la capitale. La città è tipicamente lappone come geografia, natura e paesaggio. Il centro abitato è circondato da alberi, laghetti e piccoli fiumi. Un metro di neve compattata rendeva il tutto decisamente emozionante.
A circa 30 km da Kiruna si trova il centro spaziale di Esrange, gestito dalla SSC. Il centro attualmente ospita una base di lancio per palloni aerostatici che permettono esperimenti di vario genere, e lanci di piccoli lanciatori a solido (MAXUS, di produzione brasiliana) che portano esperimenti in voli suborbitali. Inoltre c’è la stazione di terra ESA, separata da Esrange, che provvede al tracciamento dei satelliti dell’agenzia, le antenne della SSC e della JAXA giapponese, che rendono la località di Kiruna una delle ground station più impegnate della terra. Durante la presentazione all’ingresso ci sono state segnalati anche i recenti sviluppi di SpacePort Sweden, la futura base di lancio per voli umani suborbitali con la navetta Space Ship Two di Virgin Galactic. Devo dire che erano tutti un po’ elettrizzati dall’iniziativa, ci tengono molto ed hanno ragione. Abbiamo potuto vedere la rampa del lanciatore a solido MAXUS, la cui integrazione del p/l avviene direttamente in rampa ed è il piccolo VAB che esce dalla sua posizione tramite delle rotaie, non il veicolo che va in rampa. C’è poi un’altra rampa fissa ma angolabile da cui un altro lanciatore può portare esperimenti di un massimo di 300 kg, invece dei 600 kg di MAXUS, garantendo un periodo di mezz’ora in ambiente di microgravità.
Foto e ulteriori commenti a breve Stay tuned !!!