Su Avherald si dice che la parte ritrovata è ora a Tolone, nello stesso laboratorio che a suo tempo esaminò i relitti dell’AF447. Ricordo che La Reunion è francese. Ci sono state vittime francesi sull’MH370, e un coinvolgimento diretto delle autorità francesi nell’inchiesta potrebbe essere una buona cosa.
Pare ci sia anche altro, una valigetta rovinata e alcune bottiglie con scritte in malese.
Il flaperon trovato alla Reunion è stato identificato ufficialmente come parte dell’aereo 9M-MRO, volo MH-370
C’è un comunicato delle autorità malesi in http://avherald.com/h?article=4710c69b/049&opt=0
Quindi le varie teorie per cui l’aereo era stato dirottato verso luoghi misteriori perdono di valore.
Credo che le perizie sul pezzo continueranno per un bel pò: soprattutto sulla flora/fauna presenti, che possono dire molto sul percorso fatto, e poi sulle modalità di rottura, tipo e dinamica dell’impatto, ecc.
Ok, finalmente si mette un punto fermo in questa vicenda. E finalmente i parenti possono mettersi il cuore in pace, si sa che anche contro tutte le logiche, la speranza è sempre l’ultima a morire.
Ma queste nuove notizie (pubblicate dal Corriere) sui detriti ritrovati sono verificabili? O, come al solito, si gioca a far crescere il mistero nel mistero?
“On Sep 3rd 2015 the French Prosecutor involved in the examination of the debris washed ashore at Reunion declared that the part, a flaperon of a Boeing 777-300, originated from MH-370 without a doubt.” (Avherald.com)
Bene, l’unico dubbio potrebbe essere come è arrivato a Reunion. Ho letto altri pareri, ad esempio una lettera ad Aviation week che afferma che con gli attuali metodi di ricerca (due navi con RPVs, costrette a rientrare spesso in porto per rifornimento e turnazione equipaggi) la ricerca esaustiva dell’area potrebbe richiedere vent’anni. L’autore della lettera propone di usare dei sottomarini robotici sganciati da elicotteri, che a loro volta stazionano su due o tre grandi navi appoggio. Questione di organizzazione, tempo e soldi, ovviamente.
Nel caso dell’AF447 era in gioco la credibilità di un’industria aeronautica e di una compagnia occidentale; qui pare che nessuno metta sotto accusa Boeing, e quindi il problema si restringe all’ambito sociopolitico malese e cinese. Ho paura che il mondo occidentale possa perdere interesse nello stabilire le cause, e che i soldi stanziati dagli australiani finiscano (ce ne dovrebbero essere per altro un anno di ricerche, più o meno)
IK1ODO ok ma ad un certo punto occorre veramente verificare razionalmente se ha senso proseguire o no - le risorse messe in questa ricerca potrebbero essere meglio spesi in altre direzioni se abbiamo come fine ultimo la sicurezza dei voli.