Volume "abitabile" Soyuz vs capsula Apollo 13

Salve a tutti. Avevo dei dubbi riguardo alle differenze di volume “abitabile” nelle capsule e Soyuz e in quelle usate per la missione Apollo 13.
Nel film “apollo 13” sembrano molto spaziose, decisamente di più delle soyuz. È vero? Quale è numericamente la differenza?
Grazie,
Davide

Nelle missioni Apollo il voume complessivo a disposizione degli astronauti comprendeva non solo la capsula Apollo (più precisamente il modulo di comando), ma anche il modulo lunare al quale era collegata durante il viaggio dalla Terra alla Luna.

Al ritorno solo cm dell’apollo

In questo 3ad
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=19576.msg217493#msg217493

Alcuni dati sui volumi abitabili

I dati sul volume abitabile non sono facilissimi da trovare. Da una ricerca veloce, ad esempio, non sono riuscito a trovare quelli della Soyuz. Comunque, come diceva Paolo, in effetti i volumi a disposizione erano abbastanza superiori per l’Apollo.

Secondo i dati che ho trovato (da prendere mooolto con le molle), l’Apollo aveva circa 6,2 m3 di volume abitabile (cioè escluso la strumentazione, i sedili, etc…) nel modulo di comando e 4,5 m3 nel modulo lunare (rispetto a un volume pressurizzato complessivo di 10,3 e 6,7).
Di contro la Soyuz ha un volume complessivo di 3,5 (modulo di rientro) e 5 m3 (modulo orbitale). Se si assume una proporzione simile all’Apollo tra volume complessivo e volume abitato (cosa per niente scontata, ma in mancanza di meglio…) si ottiene un totale (modulo di rientro+orbitale) volume abitato di circa 5,4 m3, contro i 10,7 m3 dell’Apollo. Praticamente il doppio :slight_smile:

Ok grazie. Comunque intendevo solo il modulo di rientro.

per Soyuz io ricordavo 5 abitabili per il modulo orbitale e circa 2 abitabili per la campana di rientro…sarebbero 7 metri cubi abitabili. appena accendo il pc verifico :wink:

Esistge un diagramma con in ascissa la durata della missione e in ordinata il volume abitabile minimo per astronauta (lo avevo postato in passato, ora non lo trovo piú), fondamentalmente per motivi psicologici. Avere un profilo di missione diverso (1-2 giorni vs più di una settimana) comporta un bisogno di spazio abitabile molto diverso… e siccome pesi e volumi vanno minimizzati, nessuno “regala” agli astronauti dello spazio abitabile a meno che non sia strettamente necessario :slight_smile:

In effetti la Soyuz, senza il modulo orbitale, è praticamente inabitabile.
Apollo invece, dietro al pannello strumenti, aveva ancora molto spazio. Molto è un eufemismo, ma c’era. Avendole viste entrambe, Apollo è più grande.
Un dettaglio non trascurabile è che i piloti, venedo dal mondo militare, erano abituati al lavoro in spazi angusti anche per lunghi periodi. Il confort non è mai stato molto considerato dai progettisti.

Già, però appunto dentro la Syouz devono starci al massimo poche ore durante il lancio e prima del rientro, quindi non c’é davvero bisogno di più spazio…

Però era stata progetata per il volo lunare. Ok, con un equipaggio di due persone, ma il trasbordo verso LM doveva essere fatto in EVA. Altri tempi.
Tuttavia Soyuz vola ancora. Apollo no.

Sì, ma sempre con un modulo orbitale, mica nuda e cruda. :wink:
A proposito, gli astronauti americani avevano sì il LM, però intanto non era sempre aperto (solo per periodi più o meno brevi, ad esempio durante le trasmissioni video) e, come già sottolineato da Paolo Amoroso, al ritorno proprio non ce l’avevano.

per il volume interno del modulo orbitale dipende anche dalle configurazioni e il volume poteva variare

Correggetemi se sbaglio, ma credo che a parità di diametro, la Soyuz sia il veicolo da rientro col maggior volume possibile: ingrandendo una Soyuz in proporzione fino a raggiungere il diametro della capsula Apollo, sarebbe proprio la Soyuz a risultare molto più spaziosa.
La sua forma sarebbe molto interessante per un eventuale habitat da fare atterrare su Marte, perché sfrutterebbe al massimo gli 8 metri di diametro del payload fairing dell’SLS.

Forse in proporzione si ma mi confermate che l’apollo era comunque più spaziosa?

Sicuramente si l’Apollo aveva un diametro di 3.9 metri, mentre la Soyuz di appena 2.5. La prima era concepita per una missione lunare, la seconda per l’orbita bassa.

scusa ma la sojuz era stata in originr progettata per la missione lunare. Infatti le c.d. Zond erano sojuz con carichi biologici che effettuarono voli in orbita lunare.

Vero però gli astronauti durante la missione lunare non sarebbero stati solo nella capsula da rientro ma avrebbero avuto a disposizione anche tutto il modulo orbitale, che è una specie di ellissiode di 2.2 x 2.6 metri. La missione prevedeva anche un modulo lunare LK, che però non sarebbe stato collegato con un raccordo alla Soyuz e poteva essere raggiunto solo con un EVA.

http://it.wikipedia.org/wiki/Modulo_lunare_LK

Ed anche il modulo orbitale comunque era ingombro di attrezzature, quindi la volumetria disponibile era inferiore.
Durante lel missioni Apollo l’LM veniva mantenuto chiuso e gli astronauti non lo utilizzavano. Solo durante Apollo 13 si ricorse all’LM, per ovvi motivi. C’è da considerare che in assenza di gravità si può sfruttare tutto il volume libero a piacimento, mentre in presenza di gravità solo la superficie “bassa”. Per questo dietro al pannello strumenti dell’Apollo c’era la “zona notte” e la “toilette”, totalmente assenti nelle Soyuz, dove l’equipaggio di due persone si sarebbe diviso alternandosi tra capsula e modulo orbitale.
In seguito la Soyuz fu modificata per l’orbita bassa, specialemtne per raggiungere i laboratori spaziali. Ancora oggi la sua autonomia di volo è particolarmente scarsa, mentre le prime Soyuz, quelle lunari, rimasero in orbita per molto più tempo di quelle odierne, specialmente nei voli di prova di doking e durata, per emulare il volo lunare.
Non ho idea di quanto costerebbe oggi ripristinare la capacità di volo lunare delle Soyuz. Però penso che sarebbe il caso di progetare un veicolo nuovo, sebbene la Soyuz, quando volò verso la Luna, non ebbe problemi

Per quanto piccola e incredibilmente spartana, le Soyuz hanno una toilette nel modulo orbitale.