Warp made in NASA?

In attesa di approfondimenti (e verifiche!), segnalo un articolo in cui si afferma che al Johnson SC starebbero per effettuare un test per verificare la possibilità di generare un campo di distorsione spazio-tempo per aggirare il limite di C.

Posto per seguire…
Spero vivamente che ricevano un pò di fondi, ma ho paura che forse è un progetto che punta un pò troppo alto… mi chiedo chi finanzierà tutto ciò :star_struck:

io mi chiedo piu’ che altro dove li pigliano i “500 kg di materia esotica”…Qui ormai non si trova manco il plutonio! E che prezzi, signora mia! :nerd:

Aggiungo un piccolo riassunto dell’articolo, che e’ firmato da Harold “Sonny” White e Catherine Ragin Williams Sure; il primo pare essere affilliato al Johnson Space Center della NASA.
Al Johnson, Eagleworks (e’ il nomignolo con cui sono conosciuti nell’ambiente i laboratori di ricerca della fisica delle propulsioni avanzate) starebbe impiegando uno strumento chiamato White-Juday Warp Field Interferometer per generare e rilevare una minuscola “bolla” di spazio-tempo curvo (“warp”).
Si tratta di uno studio preliminare che deve dimostrare semplicemente l’esistenza del fenomeno fisico e la sua riproducibilità: eventuali esperimenti a scala maggiore potrebbero seguire.
L’idea di fondo è generare un campo di curvatura davanti e dietro il veicolo, in modo da “accorciare” lo spazio davanti ed “allungare” quello dietro. La cosa piu’ impressionante è che, all’interno di questo (ipotetico!) campo, non vi sarebbe alcun effetto relativistico, e nemmeno newtroniano: niente accelerazioni, niente effetti di marea, niente rallentamento del tempo rispetto ad un osservatore “fermo”. Un viaggio verso Alpha Centauri potrebbe richiedere due settimane, sia per i passeggeri che per il controllo missione.
Il concetto in se’ non è nuovissimo, ma sino ad oggi si riteneva che sarebbe occorsa una massa di materia esotica/pressione negativa pari a quella di Giove per generare un campo warp di una qualche utilità. Recenti calcoli hanno invece dimostrato che ottimizzando lo spessore della bolla warp e modulandone l’intensità, potrebbero bastare “solo” 500 kg. di materia esotica per una bolla con raggio 10 metri e velocità dell’ordine di 10C.
La materia esotica sarebbe formata da particelle con caratteristiche fuori dal comune, quali massa negativa, o in stati particolari quali condensati di Bose-Einstein o plasma di gluoni e quark…si tratta di un termine generico con cui si indica qualcosa di estraneo alle leggi conosciute, o conforme ad esse ma non ancora scoperto.

Ok, peccato che (per ora!) non sappiamo neppure cosa sia, la “materia esotica” (da non confondere con la materia oscura, di cui non sappiamo praticamente nulla, e nemmeno dell’energia oscura, di cui sappiamo decisamente meno). Insomma, della materia esotica sappiamo solo che se esistesse avrebbe effetti, appunto, esotici, come ad esempio una pressione negativa sullo spazio tempo. Urgh… devo chiedere a qualche Vogon, appena ne passa uno.

Negli acceleratori di particelle è stata prodotta della materia esotica, ma decade dopo poco tempo.

Hai ragione, Martino, ma il problema e’ che non c’e’ neanche accordo su cosa sia esattamente, questa materia esotica.
WikiItalia ne da’ una versione abbastanza accessibile, ovvero di materia formata da particelle che normalmente decadono in qualche nientesimo di secondo, tipo i muoni. E dunque sarebbe possibile trovarla negli acceleratori.
WikiEng, invece, e’ molto piu’ possibilista, elencando un bestiario dove ci sta di tutto e di piu’. Boh! :point_up:

(Bello il Dobson! :clap:)

Martino, “prodotta” e “poco tempo” sono gentili eufemismi :wink:
Bello il Dobson! “Solo” visualista?

Sì, è vero, avete ragione. :ok_hand:
Inoltre bisognerebbe anche controllare il campo di forze (annullarlo e crearlo).

Grazie! Sì, “solo” visualista. :smile:

Grazie! :smile:

Ma tirando le somme, secondo voi si tratta di una ricerca scientifica seria o no?

“to daydream” vuol dire sognare a occhi aperti. Vedi tu… il lato positivo è che per andare avanti con la conoscenza qualcuno deve pur sognare. Einstein da ragazzino cercava di immaginare cosa avrebbe visto uno seduto su un raggio di luce, cioè muovendosi alla stessa velocità, e da questo è arrivato alla relatività ristretta. Però di Einstein (= persone con la giusta intuizione e capacità al posto giusto nella storia) ce ne sono dannatamente pochi. Non sia mai che disincentiviamo un daydreamer :slight_smile:

Per materia esotica si intende, in questo contesto di warp drive, materia capace di generare un campo gravitazionale repulsivo. Secondo la teoria inflazionaria, ci deve essere stato un tempo iniziale dell’universo dove un campo del genere poteva effettivamente esistere, anzi doveva necessariamente esistere per avere effettivamente l’inflazione (cioe’ l’espansione esponenziale in un brevissimo periodo di tempo) dell’Universo. Devo aggiungere che purtroppo, fino ad oggi, di materia (o energia) esotica mai ne e’ stata trovata traccia, ne tantomeno e’ stata prodotta. Dal punto di vista teorico, dai primi studi di Alcuberrie, la “tecnica” del warp drive e’ stato esaminato e sviscerato matematicamente da migliaia di articoli scientifici anche da parte di autori importanti. Anzi il warp drive viene utilizzato spesso come esempio applicativo della teoria della relatività e della deformabilità dello spazio tempo. Ma il passo verso la sua realizzazione è ancora qualcosa tutta da dimostrare.
In definitiva ad oggi il warp drive non e’ altro che un interssante esercizio matematico, ma senza (per ora) nessuna corrispondenza fisica.

Ma nell’articolo dicono che vogliono generare praticamente questa bolla di curvatura; perciò come potrebbero riuscirci senza la materia esotica?
A questo punto può anche darsi che l’articolo sia stato scritto da uno che non ha capito.

Mah! Se lo faranno, poi ci diranno com’è andata?

Ni, nel senso che in questa fase a loro basta fare una bolla piccolissima (nell’articolo si dice “tiny instance of a bubble”), giusto per far scattare l’interferometro con quel nome strano. La materia esotica servirebbe (molto) dopo, per generare bolle con una qualsivoglia applicazione pratica.
Visto che in effetti pare tutto gestito dalla sezione Eagleworks della NASA, allora dovrebbero tenerci aggiornati, spero.

Io direi che è decisamente ricerca scientifica seria. Ma per ora è ricerca di base, che è ben lontana dall’avere applicazioni pratiche.
Ma chissà… magari tra 20 anni l’LHC scopre come produrre questa materia esotica e tra 50 riescono a produrla in serie…

Voglio solo dire che quando Tsiolkovskij e Oberth si dilettavano con il calcolo matematico dei razzi e delle meccaniche orbitali, mancava del tutto la tecnologia per produrre ogni singolo pezzo di quello che è poi stato il Saturn. Quindi a priori è difficile dire se questa cosa avrà mai applicazioni pratiche o meno.

Tra l’altro il 100 Years Starship Symposium di cui parla nell’articolo era dal 13 al 16 settembre, quindi ora come ora dovrebbero aver già mostrato i loro calcoli con qualche dettaglio in più…

Vero, ma c’era un teoria fisica affermata e provata (la meccanica newtoniana) che diceva che si poteva fare, senza alcun dubbio; era “solo” un problema di tecnologia, materiali, chimica, ecc. Qui mi pare di no, siamo ad un livello ben più speculativo.

Una proposta OT x gli admin: non sarebbe meglio creare una sezione “ricerca di confine” (mi pare ci siano vari topic)? Mi pare dispregiativo “fantascienza e futurama” (perché poi futurama?? :stuck_out_tongue_winking_eye:). Forse sarebbe bella anche una sezione “bar” x gli auguri che finiscono pure quelli qui.

La materia con campo gravitazionale repulsivo al momento e’ pura speculazione. Se confermata la sua sua non-esistenza, del resto non possiamo neanche aspettarci che una legge fisica sia annullata dal futuro progresso tecnologico anche tra migliaia d’anni. Si deve poi pensare che le configurazioni spazio-tempo ciascuno con la propria metrica sono sempre connesse ad una specifica distribuzione della materia e dell’energia. E’ stato dimostrato che una bolla warp-drive implica una violazione di tutte le condizioni classiche energetiche (energia negativa). Senza contare altri problemi come quello della bolla che non ha connessioni causali con il suo margine anteriore, il che ne impedirebbe il suo controllo dall’interno della stessa. Insomma ci sono svariati problemi da risolvere anche dal punto di vista teorico.
Una speranza pero’ potrebbe venire dalla teoria quantistica, e dagli sforzi per avere una teoria unificata. C’e’ comunque ancora tanta strada da percorrere.

Ma insomma il testo tanto chiacchierato sarebbe questo?

http://ntrs.nasa.gov/archive/nasa/casi.ntrs.nasa.gov/20110023492_2011024705.pdf