What if...

L’idea me l’ha fornita il ns Admin in un suo post.

Immaginate per un attimo di essere il ‘Progettista capo’ di una fantomatica ‘Agenzia spaziale mondiale’.
Non avete problemi di fondi economici.
La time-line parte dalla fine degli anni '50… dovete portare l’Uomo nello spazio, colonizzare lo spazio stesso e trarne profitto.
Non siete obbligati a rispettare nessuna finalità ‘politica’ (tipo la corsa alla Luna di Kennedy).
Come avreste agito ? Quali progetti avreste intrapreso ? (Potete ‘pescare’ da tutte le vs conoscenze… evitate soltanto motori a curvatura ed altre tecnologie ‘esotiche’).
Dove ci avreste portato ?

Una specie di ‘Buzz Aldrin Race into Space’ insomma… :wink:

Salute e Latinum per tutti !

Interessante,però qualche limite economico devi metterlo se no ti posso dire che svilupperei allo stesso tempo capsule ,aerospazioplani,basi lunari e marziane etc

Hai ragione… è che idealizzavo un mondo senza guerre… :kissing_heart:
Diciamo quello complessivo della Nasa dal 1957 ad oggi, ma più ‘spalmato’ nel tempo, ovvero un’erogazione costante, senza i picchi della corsa alla Luna e senza le ‘depressione’ che ne è seguita.

Salute e Latinum per tutti !

Ci sono alcune tecnologie chiave secondo me. Propulsione, materiali ed automazione. In ognuno di questi campi siamo all’infanzia al confronto di quanto grande e’ l’universo. Probabilmente svilupperei delle basi in orbita e/o lunari. Il budget che hai stabilito, forse, ma solo forse potrebbe affrontare una esplorazione umana del sistema solare. Marte, Titano, cose del genere. Per andare oltre serviranno secoli. 300 anni fa per spostarsi dall’Europa all’America servivano mesi, circa 100 anni fa, un paio di settimane, solo negli ultimi 40 anni si puo’ pensare ad un viaggio da fare in 7-8 ore. E se ci pensate, anche se si tratta sempre della terra, le componenti chiave sono state propulsione, materiali e automazione.

Paolo

Mi concentrerei prima su una basa spaziale in LEO modulare e ampliabile con gli anni (diciamo negli anni 60) in un secondo momento comincerei a pensare alla Luna con una base permanente e la possibilità di esplorare buona parte della superficie, negli anni (80-90) e nel corrispondente periodo in cui siamo noi (prime due decadi degli anni 2000) pur mantenendo sempre attiva la base lunare (anch’essa modulare e ampliabile) e quella in LEO (che intanto è sempre stata aggiornata) comincerei a studiare missioni su Marte e/o flyby e inserzioni in orbita con gli oggetti a noi più vicini (NEO, Venere, comete…).
Ovviamente questa era solo la parte manned, quella di ricerca automatica non la tralascerei affatto, anzi dedicherei ad essa più fondi possibile cercando di realizzare quanto più possibile.

La penso come te.
Per la ‘colonizzazione’ della LEO, dopo gli inevitabili primi voli con capsule (ma non vorrei molto più che una Vostok ‘affidabile’), mi concentrerei su due classi di vettori: una pesante, per grossi carichi, ed una relativamente leggera, per inviare piccoli spazioplani manned.
Il tutto con calma: si costruiscono stazioni, si fanno esperienze, ci si abitua a lavorare intensamente in EVA, si sviluppano piccoli tugs orbitali.
Poi si inizia ad assemblare in orbita. Tante prove unmanned, infine i primi voli lunari.
Chiaramente l’esplorazione del possibile tramite probe sarà concomitante ai primi voli nello spazio.
Ah… sarà ingombrante, ma solo carburanti ‘liquidi’ in questi anni, per favore…
Colonizzazione della Luna… e prendiamoci altri anni.
Sarei stato contento se l’Uomo avesse messo piede sulla Luna nel 1990… per restarci.
E poi, e poi…
Davvero impossibile pensare a propulsori atomici ? Non è che veda poi molte alternative finora, se dobbiamo inoltrarci nel deep space.
Boh, Albyz la sa lunga.
Admin, aspettiamo il tuo scenario ! :wink:

Salute e Latinum per tutti !

Concordo, anche perchè propulsori alternativi non sono stati sviluppati fino ad ora non per scelte politiche o economiche ma soprattutto per limiti tecnologici quindi non è questione di volontà. Anche in un mondo ideale probabilmente in fatto di propulsione saremmo dove siamo ora… per cui avanti con i propulsori chimici…

Una domanda imbarazzante per la vastità dei possibili scenari, anche considerando le limitazioni sulle risorse disponibili. Forse sono proprio i vincoli e i compromessi che rendono interessanti alcune idee e soluzioni.

Detto questo, ecco alcuni spunti personali. Sul fronte umano avrei inviato missioni su Marte, ma questo non è particolarmente originale.

Per quanto riguarda le missioni automatiche mi sarebbe sembrato interessante anticipare e ampliare l’esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare, soprattutto asteroidi e comete. Anche la realizzazione di grandi telescopi spaziali ottici avrebbe meritato attenzione.

Paolo Amoroso