Se non sbaglio Nicoletti, quando conduceva Golem su Rai 2, aveva intervistato uno dei fratelli Judica Cordiglia sulla questione, con la riproduzione del supposto brano della morte della cosmonauta russa.
Indipendentemente dal tono equilibrato dell’articolo, questa mancanza di idee e contenuti, questo riscaldare senza novità le minestre fredde di vecchie controversie, senza nemmeno l’originalità di crearne di nuove, inseguono i risultati facili del sensazionalismo e danno l’idea della decadenza di Wired. Wired Italia è appena nata ma è già vecchia.
Ne più ne meno di quanto si riscontra nella “vulgata” relativa ai due fratelli torinesi, eroi nazionali di una guerra (fredda) mai davvero combattuta in Italia ma che fa tanto “Resistenza”. Il mito dei due piccoli “Davide” che sbugiardano il “Golia” sovietico, al colmo della sua arroganza e mistificazione.
Peccato (per loro) che le cose, in realtà non stiano così, gli Judica-Cordiglia hanno davvero avuto una parte, inconsapevole o meno, nel “Grande Gioco” ma per un motivo meramente propagandistico. Loro credevano di ricevere dei segnali da parte di veicoli spaziali russi abitati e invece…
Già “invece”.
Prossimamente sul Forum sarà resa nota una teoria circa l’origine, la diffusione e le conseguenze del mito dei “Lost Cosmonauts” che sia, finalmente, omnicomprensiva e che riporti nella giusta luce una vicenda che, a livello popolare (ossia la “vulgata” cui facevo cenno prima) viene tuttora percepita come vera, dando lustro e dignità al nostro paese in un momento di rinascita.
La verità, almeno quella che si sta manifestando a noi, è alquanto diversa.
Il tutto senza togliere nulla alle capacità di radioamatori dei due fratelli Judica-Cordiglia che riuscirono, davvero, a fare delle cose mirabili ma che rischiano, seriamente, di venire poi ricordati per la “boutade” dei “Lost Cosmonauts”.
E questo sarebbe davvero un peccato sia dal punto di vista storico che umano.
Ieri sera su La7, dopo il film ‘Moonshot’, ho visto uno speciale sulla Luna francamente molto carino e ben fatto, parlavano delle ricadute mediatiche di quell’evento in Italia. Mi ha stupito però come, intervistando alcun personaggi 'pubblici, ad esempio Magalli ma anche l’ottimo Guzzanti, questi affrontassero l’argomento ‘Lost Cosmonauts’ (si parlava comunque di corsa alla Luna) come un dato di fatto noto a tutti… come dico sempre… ‘la moneta cattiva scaccia quella buona’…
Ieri sera grande kermesse a Piazza del Popolo a Roma davanti a migliaia di persone. Molti ospiti tra i quali Saggese, Vittori, Pasquali, Veredice, Stagno, Angela, Tozzi,e altri. Era presente anche Ennio Morricone (grande Maestro) che si è emozionato parlando dei tre eroi dell’Apollo 11 e comunque sempre con la voce rotta dall’emozione, ha dedicato la musica “a quel cosmonauta morto di cui lui ha sentito il battito del suo cuore poco prima di morire”…
Il punto è proprio questo, a livello di opinione pubblica si da per scontato che siano morti dei russi (molti russi) nello Spazio prima, durante e dopo Gagarin. La convinzione nasce dalla intrinseca segretezza del programma spaziale sovietico e da un’opera di disinformazione condotta “ad arte” da chi era interessato a screditare, il più possibile, il programma spaziale dei russi.
Il tutto senza togliere nulla alle capacità di radioamatori dei due fratelli Judica-Cordiglia che riuscirono, davvero, a fare delle cose mirabili ma che rischiano, seriamente, di venire poi ricordati per la “boutade” dei “Lost Cosmonauts”.
E questo sarebbe davvero un peccato sia dal punto di vista storico che umano.
sono d’accordissimo con te eclo dico da radioamatore. a quei tempi e con le tecnologie di allora fecero delle cose mirabolanti mostrando anche tantissima creatività per sopperire alle loro carenze strumentali.Ripeto da radioamatore mi levo tutt’ora il cappello davanti a loro.Ma con i giornalisti di mezzo…
Dei Lost Cosmonauts e delle teorie su questi “presunti” eroi scomparsi l’opinione pubblica sembra voler sentire solo la versione più scandalistica…lascio stare ogni commento e aspetto il materiale che Peppe sta preparando per poterlo assimilare e diffondere a più non posso per sbugiardare una volta per tutte queste teorie!
P.S.
Però Peppe sei un po’ sadico con queste continue notizie sibilline… io aspetto cmq
a proposito di questa cosa, mi stavo chiedendo proprio in questi giorni se sarebbe possibile che i Russi abbiano eseguito missioni lunari “manned” senza aver informato nessuno: anche wikipedia dice che le missioni russe venivano annunciate solo DOPO la loro conclusione, se positiva, altrimenti semplicemente non riferite affatto.
Lo so che il vettore N1 è schioppato ogni volta… ma come facciamo a sapere se un’ultima volta ha funzionato o no, e se ha portato sulla luna qualcuno… che pero’ poi c’e’ rimasto?
E’ assolutamente da escludere. L’N1 ha totalizzato 4 lanci e 4 fallimenti.
I moduli LOK e LK sono stati collaudati sempre in configurazione “unmanned”.
I russi hanno, da sempre, annunciato le loro missioni spaziali DOPO IL LANCIO e non dopo la conclusione.
Basti pensare che il volo dello stesso Gagarin fu annunciato quando lui era ancora in orbita e ben prima del rientro (Yuri Levitan dette l’annuncio alle ore 10.00 di Mosca, ossia 53 minuti dopo il lancio e ben 55 prima dell’atterraggio).
In ogni caso gli americani tracciavano, anche grazie al DSN (Deep Space Network), le comunicazioni dei russi e quindi non poteva sfuggirgli. Infine, last but not least, a cosa sarebbe servito un volo sulla Luna “segreto” quando i russi avrebbero avuto tutto l’interesse a renderlo noto?
Vorrei ricordare che il profilo di missione lunare russo prevedeva un solo cosmonauta sulla Luna e quasi zero “payload”.
Ovviamente sarebbe servito solo se fosse riuscito… Altrimenti avrebbe avuto esattamente l’effetto opposto.
Vorrei ricordare che il profilo di missione lunare russo prevedeva un solo cosmonauta sulla Luna e quasi zero "payload".
non lo sapevo ma lo immaginavo, perche’ sarebbe stato molto piu’ facile (e altrettanto piu’ pericoloso). Il che rafforzerebbe l’ipotesi che abbiano lasciato un poraccio lassu’ senza dir niente a nessuno, tanto, chi mai potrebbe scoprirlo, prima del 2069, quando potremo andare in vacanza a visitare i LEM ? E per allora, sarebbe solo storia antica…
Quello che mi intriga e’ che i russi erano in vantaggio su tutti i fronti:
Primo ICBM, l’R-7
Primo satellite, lo Sputnik 1
Primo animale in orbita, Laika con lo Sputnik 2
Prima persona lanciata nello spazio: Yuri Gagarin con il Vostok 1, programma Vostok
Prima missione con due navette con equipaggi che si avvicinano nello spazio, laVostok 3 e la Vostok 4. Sebbene sia considerato da molte persone il primo rendezvous in realtà le navette erano a 5 km di distanza e su diversi piani orbitali. Il primo rendezvous venne svolto dalle navette americane Gemini 6A e Gemini 7 tre anni dopo.
Prima donna nello spazio, Valentina Tereshkova sul Vostok 6
Primo equipaggio di tre persone nel Voskhod 1
Prima attività extraveicolare, Alexei Leonov dal Voskhod 2
Primo attracco orbitale di due equipaggi umani con cambio di equipaggio, Sojuz 4 e Sojuz 5.
Comunque, viste le altre considerazioni che hai fatto, puo’ anche darsi che non ci sia rimasto nessun russo sulla Luna.
edit:
mi correggo, di tutte le considerazioni che hai fatto, solo una è contraria all’ipotesi del “russo sulla luna”: la questione del DSN.
Tutto il resto è frutto di notizie indirette, avute dai russi!
Mi chiedo se nelle immagini LRO a massima risoluzione si vedrebbe un “omino” bianco sdraiato… Per il momento non è possibile, già i lem si distinguono appena.
Non esiste la minima possibilità che un nave sovietica abitata abbia mai raggiunto la Luna, i lanci erano monitorati da mezzo mondo, i dati di costruzione dell’hw è oggi conosciuto e l’URSS non esiste più…
Posso capire le discussioni o i dubbi sui LC, sugli JC ecc… ma sulla Luna proprio no…
Quoto Alberto al 110%.
E’ un’ipotesi che non trova nessun riscontro storico, tecnico e/o documentale, buona per una favoletta di fantascienza ma nulla di più.
Noto, non senza un certo divertimento, che siamo passati dal “lunacomplottismo” americano a quello sovietico, “Soviet Hoax”???
Le obiezioni di Peppe non sono solo di derivazione russa ma anche logiche.
Tieni presente anche che l’N1 non era proprio uno spillo, lanciarlo (quindi prepararlo al lancio, portarlo in rampa, etc.) non sarebbe passato inosservato al sistema di spionaggio USA, ergo quei 4 sono gli unici lanci dell’N1 e solo quello poteva portare qualcuno di russo sulla Luna.
Assolutamente corretto.
Nel periodo compreso tra il 1968 ed il 1972, cioè l’acme della “Space Race”, gli americani hanno lanciato la bellezza di 22 satelliti da ricognizione, tra KH-4A e KH-4B CORONA (fonte “Eye in the Sky”, Day, Logsdon & Latell - Smithsonian Publ.).
Gli stessi satelliti che aiutarono NSA e DoD ad identificare gli N1 sulla rampa.
Praticamente niente poteva sfuggirgli, figuriamoci un lancio “clandestino” verso la Luna.
Vorrei essere molto chiaro su un punto: questa argomentazione è totalmente inconsistente, in quanto basata su deduzioni di dubbia logica e che evidenziano una scarsa se non nulla conoscenza del contesto storico e tecnologico di cui parli.
E’ appunto il contesto storico/tecnologico, la ricostruzione della cronologia dei lanci, le scoperte fatte dagli storici negli archivi dell’ex Unione Sovietica a rendere insostenibile l’ipotesi di missioni Russo/Sovietiche ad oggi sconosciute, fossero queste prima di Gagarin, o presunti allunaggi, o che altro.
Non è poi possibile riscrivere ogni volta le cose che sono già state amplissimamente argomentate su intere sezioni di forumastronautico sull’argomento dell’astronautica sovietica, che ti invito vivamente a visitare e leggere prima di discutere con tanta sicurezza.
Chi pretende di mettere in dubbio la storia, o addirittura cambiarla, deve sobbarcarsi l’onere di provare le sue affermazioni.
Detto questo, mi piacerebbe che questa ennesima baggianata cadesse nel vuoto. Non so chi sia disposto ad argomentare oltre con te su questo punto, io personalmente ne ho abbastanza ancor prima di cominciare.
La vedova di Komarov non è di questa opinione. La morte di suo marito non fu un segreto di stato, ma ebbe al contrario l’effetto di suscitare un grande sentimento nazionale di commozione e di orgoglio “socialista”.