Zefiro 40 - superata con successo la prova al banco

http://www.avio.com/comunicati-stampa/successo-della-prova-banco-del-motore-zefiro-40/

Bene !!!

Beh dai. Anche noi in quanto a fumera non siamo da meno… :stuck_out_tongue_winking_eye:

ottima notizia

Ecco il video

Ottimo!! E “suona” anche bene.:flushed:

Non ricordo, o fanno meno notizia, che si facessero test di accensione anche qui da noi.

Salvo, credo si faccia da molto tempo al poligono di Salto di Quirra, Capo San Lorenzo, comune di Perdasdefogu. Lì c’è il Poligono Sperimentale ed una sezione Vitrociset.
https://www.google.it/maps/place/08046+Perdasdefogu+OG/@39.4918288,9.6225579,15.21z/data=!4m5!3m4!1s0x12de1bf6701aae19:0x6728e539e1e3700d!8m2!3d39.6816162!4d9.4406646?hl=it

Dato il carattere miltare dell’area è difficile vedere qualcosa…

Ho scoperto questa base di Salto di Quirra leggendo la notizia, non sapevo esistesse. È vicina ad Arbatax, sarebbe interessante sapere se è visitabile, ma ho qualche dubbio.

Edit: lo zio mi ha preceduto.

Esiste da oltre sessant’anni, ed è stata anche parecchio chiacchierata qualche anno fa, per un presunto inquinamento dei terreni dovuto a uranio impoverito. Ma trovi tanta roba seguendo i link dell’articolo di wiki. Un bel pezzo di Tirreno di fronte alla Sardegna, e altrettanto di fronte alla Corsica, sono frequentemente interessati da esercitazioni militari. Vedere, ad esempio, http://www.sardiniapost.it/wp-content/uploads/2016/09/Programmi-addestrativi-a-fuoco-nei-poligoni-sardi-secondo-semestre-2016.1-26.pdf

Comunque a noi sta bene che collaudino lo Zefiro 40 :slight_smile:

Se avessi fatto il militare in Marina Militare la conosceresti l’esistenza :stuck_out_tongue_winking_eye: , è stata usata per i razzi come zona bersaglio per la prima volta (vado a memoria) attorno ai primi anni '60 (1962 circa) per le prove dei missili imbarcati sull’allora incrociatore Garibaldi. Per le prove di motori di razzi a terra (similare a quella dello Zefiro) è già stata usata se non erro già oltre 10 anni fa.

Grazie a tutti.
Vado a leggermi il link.

È interessante che, nonostante il calore sviluppato, l’accensione non abbia apparentemente danneggiato la tenda di plastica che copre il motore.

Scusate ma è plausibile la massa del motore a 40 t ?

Certo, 36 di propellente e 4 di case e ugello. Perchè non ti torna?

Appunto perché erano indicati 36 propellente e 40 motore. Mi sarei aspettato 36+4 invece che 40-36, comunque ci siamo capiti adesso grazie. Non pensavo che normalmente indicando il peso di un motore ci si mettesse anche il propellente perché pensavo all’aeronautica, ma in questo caso probabilmente la variabilità é molto più limitata e quel motore volerà sempre con quel carburante.

Il propellente, in un motore a solido, E’ il motore :slight_smile: difficile considerarlo diversamente

Premetto che mi fa molto piacere che l’Italia faccia qualcosa di concreto in campo spaziale, mi ha un po’ sorpreso la superficialità (per non dire le scorrettezze) in alcune parti del comunicato stampa di Avio.

La più incomprensibile, almeno per me, è questa che riporto integralmente:

“Durante la prova, realizzata a livello del mare, sono stati raccolti tutti i parametri necessari per calcolare il comportamento del motore con un’approssimazione molto vicina alle condizioni reali in cui si troverà a operare lo Z40: l’accensione a circa 50 km dalla superficie della terra nel momento in cui il primo stadio P120 C si sarà sganciato.”

Dove o non mi è chiaro cosa intendono con “approssimazione molto vicina” oppure veramente si dice una stranezza… Da che so io infatti chi vuole creare le condizioni ambientali “molto vicine” ad un test di un motore di un secondo stadio dovrebbe impiegare una struttura in grado di simulare le condizioni ambientali di alta quota, tipo gli high altitude test stand con cui la Nasa effettua queste prove…

A mio parere si intende che con i parametri raccolti è possibile calcolare le prestazioni in ambiente di utilizzo reale applicando gli opportuni fattori di correzione. Non dice che sono state simulate le condizioni reali di utilizzo ma semplicemente che sono stati raccolti i dati necessari per poter calcolare le prestazioni in condizioni reali di utilizzo.
Non mi sembra così strana come cosa e nemmeno errato quanto dichiarato nel comunicato stampa.

Concordo con Alberto, anche perchè i parametri misurabili di un motore del genere non credo siano poi tantissimi: spinta nel tempo, pressione in camera, e poi ovviamente vibrazioni, temperature, parametri ambientali. Una volta che li hai li puoi scalare alla pressione/quota reale di esercizio.

Mi chiedo come mai allora la Nasa spenda tutti quei soldi per i simulatori di alta quota…

Beh, non direi. Puoi scalare la spinta e tante altre cose, questo certamente si, ma forse (questo non posso saperlo) l’ugello che hanno utilizzato per la prova a pressione del livello del mare non ha la lunghezza di quello operativo.

La vera ragione dei test stand di alta quota sta principalmente nella prova realistica dell’ugello operativo, che per un secondo stadio è molto maggiore di un ugello di un primo stadio.

Insomma immagino che abbiano usato un ugello più corto di quello operativo, anche per evitare pericolosi fenomeni di “underexpansion” che potrebbero innescare pericolose instabilità. E se provi un ugello più corto non stai provando il motore nel suo insieme.

Però questo non lo so, nel comunicato stampa non hanno ritenuto necessario entrare nei dettagli…

Perché possono permetterselo? Mi sembra una domanda abbastanza stucchevole…

Si appunto, ma se con quelle condizioni a contorno ti aspetti determinate prestazioni e queste sono confermate dal test, allora stai sicuramente provando il motore nel suo insieme, non solo l’ugello.