Pronto all'uso il nuovo stand per i test sul Launch Abort Motor di Orion

Pronto all’uso il nuovo stand per i test sul Launch Abort Motor di Orion

WASHINGTON - NASA ed Alliant Techsystems, o ATK, hanno svelato Lunedì scorso, un nuovo stand verticale per test, che verrà utilizzato nella tarda estate per supportare il Programma Constellation della NASA. Lo stand sarà utilizzato per le accensioni di prova del motore di abort su scala intera, del Launch Abort System, che sarà montato in cima al Crew Exploration Vehicle Orion.
Il motore di abort è stato progettato per strappare via letteralmente il modulo pressurizzato dell’equipaggio dal vettore Ares I, in una situazione di emergenza sul Launch Pad, o nei primi 300000 piedi dopo il lancio (circa 90 Km).

Un motore completo, inerte, senza ossidante nei propellenti, è attualmente fissato sin cima al test stand, con i suoi ugelli rivolti verso il cielo, presso la struttura della ATK in Promontory, Utah. Gli ingegneri trascorreranno i prossimi mesi eseguendo i checkout finali.

"Stiamo aprendo una nuova via con lo sviluppo di questo motore critico, che deve avere una spinta sufficiente per lasciare il vettore velocemente, e trarre in salvo l’equipaggio in sicurezza," ha spiegato Ted Kublin, che è il Lead Engineer per il Propulsion Abort Motor presso il Marshall Space Flight Center della NASA di Huntsville, Alabama. “Il Launch Abort System è uno dei più importanti componenti del veicolo spaziale Orion, che richiede un’ingegneria innovativa per garantire il successo.”

Il motore di abort è alto più di 17 piedi (circa 6 metri), ed è largo tre piedi (circa 1 metro), ed è equipaggiato con quattro ugelli. Il collettore del motore, appositamente progettato, utilizza una tecnologia a flusso inverso, che forza il gas caldo attraverso i quattro ugelli del collettore, creando una forza traente. Il gas caldo esce dalla parte superiore del motore, consentendo al pennacchio risultante di "strappare via" il modulo con l’equipaggio.

L’accensione al banco di prova del sistema dell’igniter del motore, è prevista per gli inizi di Giugno.
Il sistema dell’igniter è composto da un piccolo motore a razzo posto all’interno dell’abort motor, che serve a fornire la fonte di ignizione per i propellenti de motore. Una volta accesi, i propellenti del motore bruciano velocemente, creando delle fiamme lunghe più di tre volte il motore stesso. Il tempo totale di accensione del motore di abort è di cinque secondi, ed esso produce una spinta di mezzo milione di libbre (circa 226 tonnellate). Ad ogni modo, la maggior parte dell’impulso viene speso nei primi tre secondi, che corrispondono al lasso di tempo critico per la separazione del Crew Module dell’Orion da qualsiasi situazione di potenziale pericolo.

L’abort system è un elemento chiave per gli sforzi continui della NASA al fine di migliorare la sicurezza, mentre proseguono gli sviluppi della prossima generazione di veicoli spaziali che riporteranno l’essere umano sulla Luna. Il Langley Research Center della NASA, di Hampton, Virginia, gestisce la progettazione e lo sviluppo del Launch Abort System con i partners ed i membri del team del Marshall. Il Launch Abort System Office del Langley svolge questa funzione come parte dell’Orion Project Office situato presso il Johnson Space Center della NASA di Houston. L’Orbital Sciences Corporation di Dulles, Virginia, sta costruendo l’intero Launch Abort System per la Lockheed Martin Corporation di Denver, l’appaltatore principale per Orion.

Fonte e (C) foto: NASA

Come mai hanno capovolto il motore? non mi pare che vi siano particolari problemi nell’avere gli ugelli rivolti verso il basso, cioè nell’orietamento che avranno una volta installato il tutto su Orion…anzi è molto meglio già da subito fare le cose così come saranno nella configurazione finale…

In questa posizione , durante il periodo di funzionamento per le prove, la forza impressa dai motori spinge verso terra e non si rischia così di veder partire il tutto, poi anche per dar modo alle fiamme che fuoriescono di “scaricarsi” verso il cielo e poter così controllare i vari effetti di gas e fumi vari.

Si, non essendoci particolari problemi nel montarlo dritto o storto si è preferito capovolgerlo per non dover alzare molto il pad e avere i getti “liberi”.
Anche i SRB nei primi test vennero montati al “contrario” proprio per questo invece di orizzontali.

Mi ha colpito, in questa notizia (che ringraziamo per la traduzione… :clap:) la frase di Ted Kublin, che è il Lead Engineer per il Propulsion Abort Motor presso il Marshall Space Flight Center della NASA di Huntsville, Alabama. : “Il Launch Abort System è uno dei più importanti componenti del veicolo spaziale Orion, che richiede un’ingegneria innovativa per garantire il successo.”

:thinking:

sbaglio o sono oltre 40 anni che la Soyuz viene lanciata con un sistema di pad abort simile a quello che viene sviluppato per Orion ed ha perfettamente funzionato varie volte (una anche con un equipaggio a bordo)… e questo senza contare che anche l’Apollo lo ha utilizzato… :stuck_out_tongue_winking_eye:

bastard mode on -

Ma già, dimenticavo… il Constellation DEVE reinventare la ruota… :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:

bastard mode off -

Attendo comunque con curiosità ed interesse il primo test “vero” :sunglasses:

Decisamente condivisibile la tua osservazione, Maxi :stuck_out_tongue_winking_eye:

Qual è la massa del veicolo che devono sollevare i LES di Soyuz, Apollo e Orion? Forse il LES di Orion deve essere più potente.

Paolo Amoroso

L’Orion CM dovrebbe pesare circa 8,5 t, l’Apollo CM 4,8 t e il modulo orbitale + il modulo di rientro di una Soyuz TMA rispettivamente 1,4 t + 3,0 t.

Paolo Amoroso

Il LAS di Orion avrà due peculiarità che permettono di dichiarare quello che ha detto il LE del progetto, innanzitutto le prestazioni, un LAS da 2253 kN non era mai stato realizzato (Apollo è 690 kN)
In secondo luogo, e questa è la motivazione principale, è la prima volta che viene utilizzato un sistema di questo tipo a flusso invertito, ovvero con gli ugelli con angolo di 155° rispetto al flusso, il quale non è una cosa semplice con le potenze in gioco…

Ma anche se l’Orion è molto più pesante di una Soyuz non si può affermare che ci sia bisogno di una “tecnologia innovativa”… semmai una maggiore potenza… ed infatti anche il LAS è anche più peasnte del corrispettivo russo o cinese ( :grin:)…

Si ma il sistema a flussi invertiti non è mai stato utilizzato se le prestazioni maggiorate non sono abbastanza per essere “innovativo”… :wink:

Scusate la mia ignoranza, che e’ sicuramente abissale, ma mettendo a confronto (ribaltate entrambi) le foto del LES ed del CAC (Sistema Avariynogo Spaseniya) dove sarebbe la differenza di inclinazione dei getti? :thinking:

E per esattezza il sistema russo puo’ sollevare un peso di 7635 kg ( :star_struck: fonte: http://www.russianspaceweb.com/soyuz_sas.html) e quindi molto vicino alle 8,4 tonnellate di Orion…
E vorrei ben vedere che non ci fosse un miglioramento di meno di una tonnellata nella potenza di sollevamento dopo oltre 40 anni di sviluppo tecnologico…

Le innovazioni tecnologiche in campo spaziale dovrebbero essere altre… ma se ci accontentiamo di prendere cosi’ sul serio le “brochure” della ATK… :ambulance:

Se guardi il LAS di Orion vedi che il razzo è sottostante gli ugelli per mantenere questi distanti dalla capsula e non doverla proteggere dagli eventuali getti senza dover sollevare troppo il complesso. Tutto questo come ho scritto porta ad un nuovo sistema, definito a “flusso inverso” in cui i gas salgono dal basso all’alto all’interno della camera di combustione e “curvano” di 155° prima di essere espulsi dagli ugelli.
Il sistema Soyuz invece è più tradizionale con il flusso che “scende” come i normali propulsori solidi e viene espulso leggermente di lato dagli ugelli.

E per esattezza il sistema russo puo' sollevare un peso di 7635 kg ( :star_struck: fonte: http://www.russianspaceweb.com/soyuz_sas.html) e quindi molto vicino alle 8,4 tonnellate di Orion... E vorrei ben vedere che non ci fosse un miglioramento di meno di una tonnellata nella potenza di sollevamento dopo oltre 40 anni di sviluppo tecnologico...

Quelli che hai indicato sono i pesi (almeno il primo) che non hanno nulla a che fare con la spinta, infatti quello Soyuz è di 76ton circa, mentre quello di Orion è di 230ton…

Le innovazioni tecnologiche in campo spaziale dovrebbero essere altre... ma se ci accontentiamo di prendere cosi' sul serio le "brochure" della ATK... :ambulance:

Appunto…

Francamente Albyz il tuo ragionamento non mi convince… :thinking: Ho cercato per tutta la sera in rete se esiste uno schema tecnico del SAS russo (ho guardato sia sul sito di Energia che su RussianSPaceweb) ma non ho trovato niente… ma le varie foto (vedi allegato) di un SAS mentre viene montato sullo shroud della Soyuz mi rendono difficile credere che il combustibile solido sia in alto e non in basso esattamente come nel LES… :thinking:
Ho anche spulciato il libro “Soyuz” della Praxis ma non vi è uno straccio di diagramma del SAS…
A questo punto soltanto il mitico Archipeppe potrebbe aiutarci… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Questo è quello che c’è in giro in cui viene indicata la parte superiore, comunque a flussi invertiti non credo proprio, la parte superiore è sicuramente propulsore.

Il disegno che hai postato Albyz (a parte il fatto che non leggo il cirillico… :stuck_out_tongue_winking_eye:) lo avevo trovato anche io ma quello che ci serve per togliere ogni dubbio (perche’ mi pare di capire che anche tu non sei sicuro altrimenti mi avresto portato una fonte esatta ed esplicativa come e’ tua abitudine… :sunglasses:) e’ un diagramma “interno” del SAS.
Comunque se fosse come affermi a cosa servirebbe il “tubo” dalla punta dello shroud fino agli ugelli… solo un distanziatore come il traliccio dell’Apollo? :thinking:
Scusa ma fino a che non abbiamo un chiaro diagramma che ci mostri che il SAS e’ fondamentalmente diverso dal LES rimango della mia opinione.

Da Orion LAS to be ‘less harrowing’ than Apollo:

Advanced technologies include an innovative reverseflow nozzle for the abort motor, 'a true departure from Apollo era designs,' noted MSFC's Stephen Gaddis, deputy manager of the LAS in the Marshall Star. 'The reverse-flow nozzle receives fuel injection from underneath, but exhaust gases are rotated 155 degrees to reverse their direction.

Paolo Amoroso

Incidentalmente, il LAS di Orion sarà più potente dell’Atlas 109-D che portò in orbita John Glenn.

Paolo Amoroso

Davvero, sarà così potente?

Incredibile! :scream:

Qui c’è la spiegazione al disegno che ho inserito ieri, quelli che hai indicato sono il motore principale, quelli di assetto e i razzi d’espulsione.
Il “tubo” che dici potrebbe benissimo essere il supporto, anzichè a traliccio appunto a “tubo”.
http://suzymchale.com/kosmonavtka/soyescape.html

Sono comunque quasi sicuro che non si tratti di flussi inversi, comunque se si trova uno spaccato interno meglio…