TKS: un'eredità possibile?

Senza offesa… ma con quello che hai scritto hai detto tutto e niente… sarà la mia “concezione mentale” di progetto… ma non si capisce nulla…
So anche io la definizione di “modulare” letta dal dizionario (ammesso che questo possa esserlo… mi pare molto “barocca” come definizione)… ma non mi hai motivato nulla riguardo al perchè praticamente, un Apollo non sarebbe modulare e una Gemini si…
Io rimango con il mio dubbio… (se ti può consolare l’ho già chiesto a parecchia gente e nessuno mi ha mai risposto concretamente… :wink: )

Archipeppe ha ragione,ed in linea di principio ispirarsi al Big Gemini avrebbe consentito di sviluppare un veicolo interessantissimo dalle prestazioni eccezionali.

Quali prestazioni?
Beh, il Big Gemini a pieno carico può trasportare in LEO il doppio dell’equipaggio rispetto ad Orion (un massimo di dodici contro un massimo di sei),e un quantitativo di Payload notevolmente superiore,e questo per la ISS (o per un altra eventuale stazione) avrebbe la sua importanza.
In una missione lunare il carico utile e lo spazio abitativo sarebbe maggiore.
In teoria poi si potrebbe ideare un airlock (ovviamente a perdere) nella sezione cargo consentendo di compiere un EVA senza depressurizzare l’intera cabina.
Abbiamo poi il doppio sistema escape costituito dalla torre di salvataggio e dai sedili eiettabili,ed infine particolare non trascurabile,il rientro su pista .
Dal punto di vista della flessibilità poi ,basta dare un occhiata a tutte le varianti che gli ingegneri si sono inventati della capsula Gemini per comprendere che si tratta di un veicolo estremamente versatile e implementabile.
Attenzione,non che l’Apollo al confronto sia una cassa di mattoni,ma di certo la Gemini è più flessibile.
Tutto questo in teoria.
Infatti stiamo parlando di what if,perchè il problema di ispirarsi al Big Gemini anzichè allì’Apollo è che la prima è rimasta sulla carta (si badi,per motivi politici ed economici:“mancò la fortuna,non il valore”),il secondo ha volato con successo attendendo a tutti i suoi compiti.
E’ ovvio quindi che per Orion ci sia ispirati all’Apollo;
diverso sarebbe stato se negli anni 70 la Big Gemini avesse “liberato la rampa”.

In teoria sarebbe possibile immaginarsi un intero programma spaziale basato sulle varie versioni del Gemini,dal 1964 in poi,in pratica Apollo non è mai stato in discussione.
Il vero peccato (dal mio punto di vista,beninteso) è non aver puntato sul Big Gemini e sul Gemini Ferry per il programma post Apollo.
Naturalmente in questo caso avrebbero dovuto restaurare la linea di produzione dei Saturno V (perchè altrimenti con cosa avrebbero messo in orbita le stazioni)?
Ma credo che un programma Big Gemini/Skylabs avrebbe consentito un notevole ritorno scientifico e (col senno d poi) sarebbe stato preferibile all’STS.
Oggi,forse,avremmo un discendente del Big G
che chissà magari ci avrebbe già riportato pure sulla luna.

Premetto che il peso di tutto mi pare mooolto ottimistico (stiamo parlando di un mezzo che trasporta e riporta a terra 12 persone e con quelle dimensioni, che pesa quanto un modulo Columbus o un ATV vuoto? :thinking:
Comunque ok, stiamo parlando di un’evoluzione della Gemini e mi hai elencato gli indiscutibili punti a favore di questo sistema, ma sono punti a favore di questa evoluzione, non della Gemini in generale, mi spiego meglio, il discorso era impostato sul cercare di capire perchè il “filone” Apollo non era tanto buono quanto quello Gemini, mi hai posto un esempio di evoluzione, ma io ti potrei rispondere che quello che ha fatto l’Apollo con lo Skylab la Gemini non lo avrebbe potuto fare… (o come infiniti altri punti a favore dell’uno o dell’altro programma), il discorso credo fosse a livello più basso, perchè la filosofia costruttiva della Gemini sarebbe migliore… questo è il punto che mi interessava capire…

...ed infine particolare non trascurabile,il rientro su pista .

Su questo ho i miei dubbi… al massimo su terra…
Si, mi dirai c’è stato un progetto per l’utilizzo di un’ala di rogallo, ma fra il dire e il fare…

Dal punto di vista della flessibilità poi ,basta dare un occhiata a tutte le varianti che gli ingegneri si sono inventati della capsula Gemini per comprendere che si tratta di un veicolo estremamente versatile e implementabile.

Apollo CM Escape Concept http://www.astronautix.com/craft/aponcept.htm
Apollo LM Covert Space Denial http://www.astronautix.com/craft/apolmcsd.htm
Apollo Resupply Module http://www.astronautix.com/craft/apollorm.htm
Apollo Command Module Lunar Shelter http://www.astronautix.com/craft/apoocmls.htm
Apollo LM Adapter Surface Station http://www.astronautix.com/craft/apoolass.htm
Apollo LM Shelter http://www.astronautix.com/craft/apoelter.htm
Apollo Direct 2-Man http://www.astronautix.com/craft/apot2man.htm
Apollo Apollo LM Taxi http://www.astronautix.com/craft/apomtaxi.htm
Apollo LASS S-IVB http://www.astronautix.com/craft/apossivb.htm
Apollo LM Truck http://www.astronautix.com/craft/apotruck.htm
Apollo Lunar Payload Module http://www.astronautix.com/craft/apololpm.htm
Apollo SM Logistic Lander http://www.astronautix.com/craft/apoosmll.htm
Apollo Unmanned Logistic System http://www.astronautix.com/craft/apolouls.htm
Apollo Experiments Pallet http://www.astronautix.com/craft/apoallet.htm
Apollo Lunar Reconnaissance Module http://www.astronautix.com/craft/apololrm.htm
Apollo Mapping and Survey System http://www.astronautix.com/craft/apolomss.htm
Apollo Rescue CSM http://www.astronautix.com/craft/apouecsm.htm
Apollo 120 in Telescope http://www.astronautix.com/craft/aposcope.htm
Apollo A http://www.astronautix.com/craft/apolloa.htm
Apollo LM Lab http://www.astronautix.com/craft/apolmlab.htm
Apollo Lunar Module Adapter Laboratory http://www.astronautix.com/craft/apoolmal.htm
Apollo Lunar Mapping and Survey System http://www.astronautix.com/craft/apoolmss.htm
Apollo X http://www.astronautix.com/craft/apollox.htm

Non mi pare propriamente un sistema “chiuso” (come non lo è il Gemini ovviamente)…

Non sto facendo la battaglia dei “what if” ma vorrei solo far notare che ogni famiglia ha avuto enormi propositi e grandi potenzialità limitate solo dalla fantasia dell’uomo, la realtà è però un’altra e non esiste il programma perfetto o quello “patacca”… è sempre un compromesso fra quello che si vuole fare e quello che si ha a disposizione… poi uno può essere appassionato di un mezzo piuttosto che un altro, come qualcuno può amare un aereo, una macchina, una moto piuttosto che un altro, ma definire a priori che un qualche cosa sia sicuramente meglio di un altro o che una capsula sia più o meno modulare di un’altra (dal momento che la modularità è il cavallo di battaglia di ogni capsula) mi sembra una grossa forzatura… tutto qui…

Non sono convinto… alla macchina ci aggancio il camper e ne espando le funzionalità, dov’è il problema?

Apollo era progettato per avere un modulo lunare agganciato, non era quindi pensato in origine così?

Non mi offendo assolutamente… anche perchè la definizione che ho dato non è presa dal dizionario o da qualche testo, ma scaturisce da un vissuto che ho dovuto affrontare… forse è per questo che probabilmente risulta un pò criptica;
probabilmente ho usato anche un linguaggio troppo formale(?!)

Mi spiego quindi con un esempio inerente la discussione in corso;
in un sistema tipo quello della Soyuz, i tre moduli (OM, RM, SM) hanno un “campo” di operatività molto specifica.
Se per esempio ho bisogno di una maggiore abitabilità del veicolo, “stacco” l’OM e ne “attacco” uno diverso (magari autonomo, vedi shenzou);
l’RM e l’SM rimangono quelli e il veicolo, nel suo complesso pure, il che non comporta di per se un valore aggiunto per il veicolo stesso, ma comporta un enorme vantaggio per la catena produttivo/progettuale a monte, e anche una intriseca longevità del sistema(lo stesso discorso si può applicare al TKS Gemini ecc…).

Se avessi la stessa necessità con un Apollo, visto che il CM comprende un insieme di operatività (cockpit + ambiente di soggiorno + sistema di rientro (scudo e assetto)) dovrei di fatto riprogettare un intero veicolo (il CM) andando a “starare” anche il resto del sistema (CM più grande, più peso, scudo termico differente, ergo modifica del SM ecc…);
In pratica mi ritroverei con DUE veicoli o magari anche tre o quattro, a seconda degli scenari di missione…

potrei in alternativa “attaccare al naso” dell’Apollo un modulo aggiuntivo o un tug, ma così mi troverei ad avere due sistemi di soggiorno e sostentamento paralleli e quindi un sistema non ottimizzato, senza contare che, nel caso di un modulo aggiuntivo dovrei modificare il sistema di lancio e nel caso del tug, un sistema di lancio in più, con buona pace dell’ottimizzazione!

Ovviamente, in uno scenario dove si richieda solo un veicolo “taxi” o “traghett-ino” verso altre strutture, il problema non si pone… :smile:

:rage: Posso fare una domanda un po’ cattiva? Ma se avessero scelto un design simil-Gemini invece che simil-Apollo, non pensate che ora staremmo quì a discutere del fatto che la nuova capsula sarebbe un doppio passo indietro (anzichè singolo, come si dice per l’Orion) e metà della gente accuserebbe la Nasa di essere iper-conservatrice solo per non aver scelto di ispirarsi alla più “recente” Apollo?

Ma infatti stiamo parlando della linea evolutiva della Gemini,e nella fattispecie del Big Gemini,non della capsula (per così dire) “basic”.

mi spiego meglio, il discorso era impostato sul cercare di capire perchè il "filone" Apollo non era tanto buono quanto quello Gemini, mi hai posto un esempio di evoluzione, ma io ti potrei rispondere che quello che ha fatto l'Apollo con lo Skylab la Gemini non lo avrebbe potuto fare...

La Gemini no,ma il Big Gemini (ed il Gemini Ferry) erano nati propio per servire laboratori Saturn derived, come lo Skylab.
Oltre al maggior numero di astronauti e al cospicuo payload uno dei vantaggi (sulla carta,è ovvio) rispetto al sistema Apollo/Saturn 1B era una maggiore economicità a fronte di prestazioni molto maggiori.

Su questo (il rientro su pista) ho i miei dubbi... al massimo su terra... Si, mi dirai c'è stato un progetto per l'utilizzo di un'ala di rogallo, ma fra il dire e il fare...

Beh,Ala di Rogallo,Paraglider…non erano sistemi più difficili da realizzare rispetto allo Shuttle,e di certo sarebbero stati molto più economici.
Ricorda che il paraglider sulla Gemini originale non fu scartato perchè l’idea non funzionava,ma perchè si erano sforati i tempi.

Apollo CM Escape Concept http://www.astronautix.com/craft/aponcept.htm Apollo LM Covert Space Denial http://www.astronautix.com/craft/apolmcsd.htm Apollo Resupply Module http://www.astronautix.com/craft/apollorm.htm Apollo Command Module Lunar Shelter http://www.astronautix.com/craft/apoocmls.htm Apollo LM Adapter Surface Station http://www.astronautix.com/craft/apoolass.htm Apollo LM Shelter http://www.astronautix.com/craft/apoelter.htm Apollo Direct 2-Man http://www.astronautix.com/craft/apot2man.htm Apollo Apollo LM Taxi http://www.astronautix.com/craft/apomtaxi.htm Apollo LASS S-IVB http://www.astronautix.com/craft/apossivb.htm Apollo LM Truck http://www.astronautix.com/craft/apotruck.htm Apollo Lunar Payload Module http://www.astronautix.com/craft/apololpm.htm Apollo SM Logistic Lander http://www.astronautix.com/craft/apoosmll.htm Apollo Unmanned Logistic System http://www.astronautix.com/craft/apolouls.htm Apollo Experiments Pallet http://www.astronautix.com/craft/apoallet.htm Apollo Lunar Reconnaissance Module http://www.astronautix.com/craft/apololrm.htm Apollo Mapping and Survey System http://www.astronautix.com/craft/apolomss.htm Apollo Rescue CSM http://www.astronautix.com/craft/apouecsm.htm Apollo 120 in Telescope http://www.astronautix.com/craft/aposcope.htm Apollo A http://www.astronautix.com/craft/apolloa.htm Apollo LM Lab http://www.astronautix.com/craft/apolmlab.htm Apollo Lunar Module Adapter Laboratory http://www.astronautix.com/craft/apoolmal.htm Apollo Lunar Mapping and Survey System http://www.astronautix.com/craft/apoolmss.htm Apollo X http://www.astronautix.com/craft/apollox.htm

Non mi pare propriamente un sistema “chiuso” (come non lo è il Gemini ovviamente)…

ed infatti sottolineavo che l’Apollo non era affatto una cassa di mattoni,nè un sistema chiuso come sostengono molti tifosi degli spazioplani.
Però dai concept che hai citato dovremmo escludere i LM derived.
Il LEM era un altra grandissima macchina,ma quì stiamo parlando della capsula Apollo CM/SM.
Per il resto abbiamo eccellenti applicazioni,ma non esattamente di un evoluzione del veicolo.
l’Apollo avrebbe certamente potuto trasportare sino ad un massimo di sei uomini,e come ho ricordato anche un certo quantitativo di payload per le stazioni in una versione modificata del SM,ma non poteva essere declinato in una versione a dodici sedili (eiettabili) nè trasportare un quantitativo di payload paragonabile al Big Gemini.
Inoltre la carta vincente del Big G è che il sistema era più economico rispetto all’Apollo.

Non sto facendo la battaglia dei "what if" ma vorrei solo far notare che ogni famiglia ha avuto enormi propositi e grandi potenzialità limitate solo dalla fantasia dell'uomo, la realtà è però un'altra e non esiste il programma perfetto o quello "patacca"... è sempre un compromesso fra quello che si vuole fare e quello che si ha a disposizione... poi uno può essere appassionato di un mezzo piuttosto che un altro, come qualcuno può amare un aereo, una macchina, una moto piuttosto che un altro, ma definire a priori che un qualche cosa sia sicuramente meglio di un altro o che una capsula sia più o meno modulare di un'altra (dal momento che la modularità è il cavallo di battaglia di ogni capsula) mi sembra una grossa forzatura... tutto qui....

Beh in realtà non mi sembra che qualcuno quì abbia mai detto che l’Apollo era una ciofeca,nè che con i veicoli della famiglia Gemini avremmo avuto il programma perfetto ; ad esempio io sono molto scettico circa la parte lunare di quei progetti,sopratutto quelli di sbarco lunare.
Se vuoi il mio parere ti ripeto che mi sarebbe piaciuto vedere un programma post Apollo basato sul Big Gemini e su laboratori tipo Skylab anzichè sullo Shuttle.
Se ciò si fosse verificato,non ho dubbi che il veicolo manned Americano per il XXI secolo,in grado anche di riportare l’uomo sulla luna sarebbe stato un ulteriore evoluzione del Big Gemini.

Infatti… ribadisco il concetto che era una mia premessa iniziale:
l’Apollo era praticamente PERFETTO, per gli obbiettivi per il quale era stato ideato e svilupppato, e l’Orion lo sarà altrettanto (augurio sincero)!

Non è lo scenario attuale e prossimo futuro che limita i sistemi Orion/Apollo, ma gli eventuali scenari alternativi!

Giusto per capirci e per ribadire l’importanza della “filosofia costruttiva”, si pensi allo Shuttle/STS, macchina assolutamente MERAVIGLIOSA (…stupefacente, grandiosa, avveniristica, bella… ecc…) ma concettualmete “completamente sbagliata”… e quì mi immagino già le facce scandalizzate di tanti che, comprensibilmente, sono follemente innamorati di questa opera d’arte della tecnica!

Beh ma scusa, nessuno mi assicura che un OM diverso di Soyuz, TKS, Gemini, etc non mi costringa a rivedere anche il sistema di lancio a causa di pesi o dimensioni… quindi il problemi si sposta sul lanciatore che limita cosa posso fare del “lanciato” o non sul “lanciato” che può essere modificato in base alle prestazioni del lanciatore e quindi con buona pace della modularità o meno.
Credo che in fatto di modularità l’Apollo-like non sia da meno a Gemini/Big/Soyuz/TKS, basta che quello che mi serve possa stare sul lanciatore…e sul Saturn V (il lanciatore di Apollo) mi sembra potesse starci un bel po’ di robetta…almneo in LEO

Secondo me torniamo al problema che ha sollevato Alberto…
Molto bello e stimolante il TKS e anche la Big Gemini, ma:
il primo ha volato si ma solo unmanned (in orbita ci sono entrati ok, ma la parte più "vincolante è il lancio (nota bene: parere di inesperto)), è un mezzo vecchio e andrebbe sicuramente aggiornato per materiali e soprattutto elettronica quindi → bisogna riprogettarlo
la seconda è rimasta solo sulla carta, non si ha certezza che nello sviluppo avrebbe rispettato le promesse, comunque andrebbe rivista esattamente come TKS → bisogna riprogettarla da capo

Orion è stato riprogettato da capo poichè anche l’Apollo andava aggiornato alla tecnologia odierna…quindi in cosa sarebbe stato meglio scegliere TKS o Big Gemini? Bisogna riprogettarle comunque, tutte sono modulari con il solo limite del lanciatore…cambia la filosofia di base, ma questo è un problema di gusti e a questo proposito i nostri antenati dicevano che “non disputandum”…semplicemente il capo progetto NASA preferiva l’Apollo…
Così la vedo io ovviamente! :wink:
la seconda è rimasta solo sulla carta e quindi

Un ulteriore contributo alla discussione in corso, una comparazione tra le sezioni di Apollo (Block 2), Big Gemini e TKS.
In azzurro le parti pressurizzate, in giallo le parti strutturali ed in rosso le parti propulsive.

Big Archi!

Paolo Amoroso

In questo caso dovrai comunque probabilmente cambiare il lanciatore… e visto che lo devi fare, perchè una cosa del genere non sarebbe applicabile ad un parente dell’Apollo?
Cosa mi impedisce di lanciare insieme alla capsula, o con un lancio unmanned parallelo (cosa molto meno costosa e semplice) un modulo orbitale delle dimensioni che mi interessano?

In pratica mi ritroverei con DUE veicoli o magari anche tre o quattro, a seconda degli scenari di missione...

Beh non credo che riprogettare un OM sia molto più semplice di progettare un modulo aggiuntivo… è la stessa cosa…

potrei in alternativa "attaccare al naso" dell'Apollo un modulo aggiuntivo o un tug, ma così mi troverei ad avere due sistemi di soggiorno e sostentamento paralleli e quindi un sistema non ottimizzato, senza contare che, nel caso di un modulo aggiuntivo dovrei modificare il sistema di lancio e nel caso del tug, un sistema di lancio in più, con buona pace dell'ottimizzazione!

Credo sia meglio avere un lancio in più (unmanned) quando serve piuttosto che portarsi dietro ad ogni volo, obbligatoriamente, un modulo non necessario…

Non mi pare comunque così restrittivo il sistema ECLSS, se ho due sistemi paralleli di sostentamente vorrà dire che sono dimensionati più piccoli… il segmento russo della ISS è tutto così…

Per il resto concordo esattamente con Biduum

Legittima obiezione, ma attenzione:

intanto il concetto va visto nel contesto del veicolo, nell’ottica di progettazione/sviluppo/testing/longevità e quì, spero ci sia un certo accordo visto che i fatti parlano chiaro (la Soyuz che ha passato gli “anta” e la sua analoga ma nuova, la Shenzou, sono gli unici veicoli pienamente operativi al momento… e mi sa che ci resteranno ancora parecchio).

Modificare un OM, comporta un incremento di peso ben diverso che non “allargare” un CM o aggiungere un modulo (con che layout al lancio?) con sitemi “doppi”.

Un conto è usare l’upgrade di un vettore, un conto è dovere cambiare sistema di lancio e procedure di missione…

Nel caso di un sistema TKS con una serie di moduli che vanno dall’FGB di 12t a un ipotetico mini modulo da 2t, si utilizzeranno, ovviamente, i vari vettori che necessitano (e che ci sono)…

Comunque, resta chiaro che stò usando la Soyuz solo come esempio per il concetto che voglio esprimere! :ok_hand:

Allora dico la mia sul discorso della flessibilità, ciò che rende davvero flessibile un progetto (in linea generale, ed in particolare nel settore aerospaziale) è il criterio di modularità.

Questa parolina “magica” significa che nel processo di progettazione (engineering design) si è presa in considerazione il criterio di suddividere il progetto in moduli, sottomoduli, sottosottomoduli e così via.

In realtà ogni progetto è scomponibile, di fatto, secondo questa logica il problema è il livello di relazione ed interdipendenza che sottende ai vari moduli e sottomoduli (ossia fra sistemi e sottosistemi) via via fino alle scale gerarchiche sempre più basse.
Chiaramente maggiore è il livello di integrazione ed interdipendeza tra i vari componenti, minore è la modularità e - di conseguenza - la flessibilità del sistema.

Un esempio, per la prima generazione di veicoli spaziali abitati (Vostok & Mercury) i russi avevano adottato da subito quest’impostazione filosofica, in parte aiutati dall’enorme potenza del lanciatore disponibile (dato che questo approccio non è proprio “weight saving” almeno in prima istanza) mentre gli americani avevano puntato su di un sistema ultra-integrato con i vari sottosistemi infilati “a sandwich”, il che aveva creato non pochi problemi operativi ed una flessibilità operativa pari a zero (infatti la capsula Mercury, da se, non si è evoluta ed ha dato luogo a sole due versioni che si distinguevano solo per il diverso design degli oblò…).

Di conseguenza quando gli americani cercarono di far evolvere la Mercury dovettero, di fatto, riprogettarla da capo per ottenere la Gemini. In tal senso la Gemini era ispirata in maniera “radicale” al concetto di modularità e sottomodularità, tanto da disporre di ben TRE sezioni distinte, di cui una sola pressurizzata e con tutti i sottosistemi molto indipendenti tra loro, in termini topologici, tanto da poter essere accessibili dall’esterno rimuovendo semplicemente un pannello (ed è la cosa più “aeroanutica” che si sia mai vista su di un veicolo spaziale praticamente da sempre).

Il processo di progettazione dell’Apollo, per contro, era inziato prima (nel luglio del 1960) per cui, pur essendo anch’esso ispirato ad un criterio di modularità, era meno “spinto” della Gemini, concettualmente nata dopo, e non era riuscito a far tesoro (almeno non del tutto) della “lezione” della Mercury, e dei suoi problemi operativi.

Per di più, la Gemini aveva ereditato dalla Mercury una forma tronco-conica “allungata” (ossia con un rapporto tra la lunghezza ed il diametro massimo >1) mentre l’Apollo, nella sua forma più pura ed originaria, era un cono (con punta smussata) basato su di un triangolo più o meno equilatero (ossia con rapporto tra la lunghezza ed il diametro più o meno pari ad 1).

L’allungamento della Gemini le consentiva, ad esempio, di essere appesa tanto ad un treno di paracadute normali quanto ad un ala di Rogallo, cosa che per l’Apollo non era del tutto possibile dato che (test alla mano) la Gemini si disponeva in orizzontale per l’atterraggio/ammaraggio, mentre l’Apollo continuava a restare “verticale”, il che in caso di atterraggio con ala di Rogallo non era proprio “igienico” (senza contare i problemi del posizionamento di un eventuale carrello d’atterraggio, mentre la Gemini era stata progettata sin dall’inizio per atterrare su pattini).

Inoltre sempre la forma allungata della Gemini le consentiva anche assetti di rientro inusuali, visto che (con relativamente poche modifiche) era in grado di divenire un corpo bi-conico con caratteristiche di rientro sostanzialmente diverse, senza contare il fatto che per la Gemini era possibile realizzare un portello (ossia un buco) nello scudo termico, mentre per l’Apollo (a causa della sua geometria interna), no.

Spero di essere stato chiaro e non troppo verboso…

Non vedo i fatti, scusami!!! Longevità la Soyuz ok,ma Apollo è andato in pensione perchè la NASA (e l’USAF, non scordiamocelo) volevano lo Shuttle per fare e sostituire tutto, non perchè l’Apollo non avesse possibilità di evoluzione, sviluppo e longevità…a proposito di quest’ultima potrei autoreferenziare che è stato scelto proprio questo design oggi 40 dopo…esattamente come la Soyuz!

Perchè devo modificare il CM? Stiamo appunto dicendo che non si deve farlo ma semplicemente aggiungere dei moduli da agganciare essendo il sistema modulare!

Ma il fatto di usare upgrade di vettori o diversi vettori/sistemi di lancio, vale per i due sistemi alla stessa maniera!
Se l’OM modificato per la missione non ci sta nel vettore (per peso e/o dimensioni), non ci sta e basta! Devi usarne un altro! Esattamente come se il modulo aggiuntivo dell’Apollo che mi serve non ci sta nel Saturn V, semplicemente non ci sta e devo usare altro!

Certamente, per lo stesso motivo la prendo ad esempio io!! :wink:

[quote author=albyz85 link=topic=9362.msg88601#msg88601 date=1229421884]

Cosa mi impedisce di lanciare insieme alla capsula, o con un lancio unmanned parallelo (cosa molto meno costosa e semplice) un modulo orbitale delle dimensioni che mi interessano?

[quote]

E quì siamo d’accordo… sono un sostenitore, a prescindere dal sistema dei tugs permanenti!

Beh non credo che riprogettare un OM sia molto più semplice di progettare un modulo aggiuntivo… è la stessa cosa…

Beh... per il modulo aggiuntivo posso, in linea generale, essere d'accordo (con riserva), ma riprogettare il CM, assolutamente è altra cosa!

Credo sia meglio avere un lancio in più (unmanned) quando serve piuttosto che portarsi dietro ad ogni volo, obbligatoriamente, un modulo non necessario…

Assolutamente d’accordo con la prima parte, riguardo il lancio in più (unmanned);
ma chi ha parlato di portarsi dietro un modulo per obbligo?
Credo che non si sia riusciti a spiegare con sufficente chiarezza, cosa c’è alla base delle filosofie costruttive del tipo TKS, Gemini evolutions, Soyuz like ecc…
E credo di non avere ribadito abbastanza quanto segue:

:blush:

:clap:

Non concordo affatto, non vedo nessun nesso fra la longevità della Soyuz e l’architettura in questione… fosse stata qualsiasi altra filosofia costruttiva i soldi che non ci sono erano sempre quelli…

Modificare un OM, comporta un incremento di peso ben diverso che non "allargare" un CM o aggiungere un modulo (con che layout al lancio?) con sitemi "doppi".

Nessuno parla di modificare il CM, semplicemente utilizzarlo con quello che serve di volta in volta…

Un conto è usare l'upgrade di un vettore, un conto è dovere cambiare sistema di lancio e procedure di missione...

Non vedo differenze fra le due cose…

i vari vettori che necessitano (e che ci sono)...

Ah si? e quali sarebbero?

Meravigliosi :clap:

Il Tug va anche rifornito… e sono altri lanci… non è tutto rose e fiori…