Unità di misura per la distanza delle stelle

Non è una cosa stupida. Per quanto l’anno luce non sia un’unità di misura del sistema internazionale e quello usato in ambito astronomico (gli astronomi e cosmologi preferiscono utilizzare il parsec e sottomultipli), non ho mai trovato a quale anno si riferisca il computo dell’anno luce.

Per dire, ci sono diverse definizioni di anno (siderale, tropico, giuliano, gregoriano). Tutti differiscono di quantità piccole (tranne quello draconico) e quindi la correzione è poco significativa.

Ma non avendolo mai usato, non mi ero posto la domanda: ora ce l’ho e credo che la risposta sia l’anno siderale, che non ha problemi di anni bisestili.

Magari ho detto una boutade e la definizione è ben fatta o non ha senso porsi questo problema dato il piccolo valore della correzione

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Immagino che tu abbia già controllato il classico Astrophysical Quantities di Allen.

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A dire la verità no, più che altro perché non lo conoscevo :sweat_smile: Provvedo subito (anche perché ho un fetish per le unità di misura)

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Secondo Astrophysical Quantities (edizione 2000) l’anno luce è definitio in base all’anno giuliano, vedi a pagina 12.

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Anche per UAI

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Lo so che qui e’ OT ma anche il parsec non e’ standard internazionale, ed e’ legato piu’ a come si facevano certi calcoli che alla distanza fisica effettiva.

Io sono rimasto a che le misure di lunghezza si fanno in metri e loro multipli, utilizzando le potenze di 10 necessarie.

Perche’ le distanze astronomiche non sono misurate in metri per 10 elevato alla X come gran parte delle altre misure? Me lo sono sempre chiesto.

Ripeto sono cosciente che il fatto che il tema potrebbe essere interessante aggrava l’OT.

Trovato 3d sul tema: https://www.quora.com/Why-did-parsec-become-non-mentioned-in-the-SI

Il parsec, come l’a.l, è rimasto solo perché è pratico. Esattamente come il minuto, l’ora e il giorno, che non sono certo S.I. Ma dire “ci troviamo in piazza al secondo 58.968.000” non è così pratico :slight_smile: - “domani mattina alle nove” è più semplice (per noi, meno per un sistema automatico)

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Si usa il parsec perché le distanze delle stelle sono calcolate innanzitutto tramite la parallasse: si misura l’angolo di parallasse in arcsec e il reciproco di questo numero è la distanza in parsec. Per avere la distanza in metri, bisogna prima convertire in unità astronomiche (ovvero la distanza Terra-Sole) con la formula 1 parsec = 1 au / tan(1"), e poi conoscere la dimensione dell’unità astronomica in metri. Tutti passaggi che danno possibilità di errore. Inoltre, noi astronomi usiamo le magnitudini per misurare la luminosità delle stelle. Se ho la distanza di una stella in parsec (d) e la sua magnitudine apparente (m), la magnitudine assoluta è M=m+5-5*log(d). Dovessi fare il conto in metri impazzirei!

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stesso motivo per cui le kcal/h esistono tuttora. Sono unità pratiche, non esistono solo i computer

Però con la notazione in metri si avrebbero tantissimi altri vantaggi nei calcoli, e in fondo anche le magnitudini e le distanze avrebbero una loro sorta di connessione, infatti ogni 5 magnitudini si ha una differenza di luminosità di 100 volte, che secondo l’inverso del quadrato della distanza significa una distanza di 10 volte.
Insomma chi vive oggi con il sistema parsec tende a conservarlo più che altro perché ci si è abituato…:blush:

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Magari ci sarà anche un ambito in cui le kcal/h saranno pratiche, io non lo conosco ma questo non significa molto, però trovare una unità di misura della potenza migliore del watt lo trovo veramente difficile.
Il watt non è altro che un joule al secondo e un joule è l’energia che si genera con una forza di un newton per una lunghezza di un metro. E un newton a sua volta è una forza di un chilo accelerato di un metro al secondo ogni secondo…
Come si fa ad avere un sistema più semplice e pratico di questo?

non prenderlo come una affermazione polemica, ma no, ti assicuro che gli astronomi, anche tra 100 anni, continueranno ad usare il parsec. Non è come il sistema cgs, con gli ergs e gli Amstrong, etc che si stanno finalmente superando, e che resistono in alcuni articoli per abitudine. Se guardi la letteratura, non troverai mai un articolo in cui le distanze delle stelle o galassie vengono date in sistema metrico, sempre e solo in parsec (e per inciso, mai neanche in anni luce). E questo non cambierà fino a che non avremo altro modo di misurare le distanze delle stelle che non sia la parallasse.

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Semplicemente perché tutti gli scambi di energia con l’acqua come mezzo, se misurati in kcal/h o kcal (potenza o energia) sono calcolabili al volo, mentre in W o Wh no.

2500 l/h con delta T 20°C = 50.000 kcal/h = 58,14 kW. Il primo lo fai in 1 secondo il secondo lo fai con la calcolatrice

Confesso che anche io mi trovo meglio a fare i calcoli in kcal o in kwh anche se sarebbe meglio usare il joule.

E anche le grandezze astronomiche sono piu’ intuibili se indicate in rapporto a una grandezza comprensibile, es. numero di masse solari o numero di masse terrestri o UA.

E soprattutto la misura del tempo nella vita di tutti i giorni. Diventeremmo pazzi misurando il tempo in modo di non essere sincronizzati con giorni e stagioni. La nostra vita e’ ancora intimamente legata a certe grandezze astronomiche. Inoltre avere misure che hanno base 12 o 360 (invece che 10) permette di semplificare fattorizzazioni e divisioni /frazioni notevoli.

Pero’ mi sentirei di dire che nelle pubblicazioni scientifiche, visto che esistono i computer e un foglio Excel e’ alla portata di tutti, dovrebbero sempre riportare anche la misura nel sistema internazionale. Il che in altri casi capita. Ma in astronomia meno che in altre scienze. Pero’ oggi mi chiedo quanti facciano ancora i conti a mano, soprattutto sul parallasse…tutti gli oggetti a distanza utile per utilizzare questo metodo o sono gia’ scoperti o vengono scoperti da sonde, telescopi e strumenti che i conti li sanno fare.

Insomma, qualche post piu’ su io ho scritto al passato che la misura e’ legata “…piu’ a come si facevano certi calcoli che alla distanza fisica effettiva”. C’e’ ancora qualcuno che deve fare questi conti a mano nel presente? Di mettere su un boiler o una batteria calcolandolo a mente capita, ma se scopro un nuovo corpo celeste relativamente vicino davvero ho bisogno di fare i conti a mano?

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