In quel momento, una foto panoramica catturò improvvisamente l’attenzione di Yu Tianyi, il vice capo del team modello: nel bordo interno del nuovo cratere da impatto, un gel con una lucentezza misteriosa che giaceva al centro del cratere, forma e colore È significativamente diverso dal terreno lunare circostante.
Ci sono 2 caratteri evidenziati che sono questi:
胶状
Il significato è gomma o gelatina, e la parola non verrebbe utilizzata (da quello che che ho potuto trovare) per cose rigide e vetrose.
Però è molto più probabile che abbiano usato una parola impropria rispetto all’esistenza di qualcosa di gommoso/gelatinoso sulla Luna.
Avranno pure detto “gel”, “gelatina” o “gomma”. Resta il fatto che sono solo delle immagini. E dalle immagini non e’ possibile giudicare la consistenza; si puo’ solo giudicare l’aspetto e il colore…
Andrew Jones ha twittato una foto della presunta sostanza strana trovata da Yutu-2 nel cratere. Purtroppo non mette la fonte.
Se stiamo parlando di quella cosa con un angolo retto, così su due piedi a me sa tanto di artefatto della fotocamera. Ma i cinesi non sono scemi, dev’esserci dell’altro.
Non ho idea di cosa significhi, ma questo è quello che succede mettendo al massimo “gamma” e “saturation” in Irfanview:
Ruotando e deformando ampiamente l’immagine presa da lontano viene fuori questo (cioè il rettangolo non si vede); i cerchi mi sono serviti a individuare gli stessi crateri nelle due foto; la direzione della luce nelle due foto è leggermente diversa.
Uno dei due microsatelliti si è schiantato, lo scorso luglio, sulla faccia a noi nascosta della superficie lunare ed il luogo d’impatto è stato ora identificato con precisione all’interno del cratere Van Gent. Il satellite, di 45 kg, ha prodotto un cratere di 4 metri di diametro.