[2019-05-24] Falcon 9 Block 5 | Starlink Demo (0.9)

Per questi primi 60 non penso che abbiano intenzione di fargli cambiare piano orbitale (che non vuol dire cambiare orbita!), ma comunque quando vorranno farlo potranno sfruttare la precessione nodale che consente ai satelliti di spostarsi di piano orbitale senza consumo di carburante, e tutto grazie al fatto che la terra è un po’ schiacciata ai poli. Andando a guardare la formula della precessione nodale si nota che compare come termine il semiasse maggiore, per cui rilasciando i satelliti su un’orbita più bassa di quella finale, possono spostarli verso il piano orbitale in cui servono e dopo di che innalzare l’orbita di quanto necessario. L’unico problema è che questo spostamento richiede una buona dose di tempo. Questo metodo è stato usato pesantemente per completare la costellazione Iridium-NEXT.

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Comunque anche questo lancio e’ in un certo senso epocale. Nessuno di noi ha commentato ma qui ci stanno dicendo che questa e’ la dimensione definitiva di questi satelliti, o ho capito male? La foto di quel rack mi ha ribaltato dalla sedia. Ridurre di un ordine di grandezza la dimensione dei payload e’ equivalente a ridurre di altrettanto i costi di lancio. E i due effetti sono moltiplicativi tra di loro. Fa piu’ rumore una capsula usata che esplode durante un test che una foresta di satelliti che cresce, come sempre succede, ma a me sembra importante quello che sta succedendo.

Le reti di comunicazione satellitare e la miniaturizzazione dei satelliti, se funziona, qui arrivano a una nuova maturita’.

Inoltre questa potrebbe aprire la principale nuova fonte di risorse fresche da iniettare nell’economia dello spazio. Non e’ la prima rete satellitare ma e’ evidente il salto di qualita’.

Se fra non molto avremo nugoli di sonde miniaturizzate e branchi di rover e’ perche’ sono state create delle reti di questo tipo un po’ ovunque. L’internet delle cose estesa finoa alla fascia degli asteroidi. Scusate mi ricompongo, so che stavo scodinzolando OT troppo :slight_smile:

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Aggiungo anche visto che Elon fra le risposte lo ha sottolineato, quello che vedete non é un “dispenser” in stile classico come abbiamo visto anche per Iridium-NEXT, ma sono satelliti “ripiegati” uno sopra l’altro, come se fossero Fogli di carta per intenderci.

Meteo 70% Go.

Spero tanto che nella diretta ci sara’ la ripresa quando sciamano via come api. E’ da non perdere.

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Una comparazione del volume del payload è disponibile su reddit: https://www.reddit.com/r/SpaceXLounge/comments/bnw84p/starlink_size_comparison_visualization/

[Admin edit] Le immagini di reddit non sono ripubblicabili, ma solo linkabili, nel rispetto della loro licenza.

Le preoccupazioni di Musk penso siano dovute proprio alla fase di dispiegamento in orbita dei 60 satelliti…

A parte i lanci Iridium (i cui satelliti, in serie di 10, avevano comunque altre dimensioni e massa) SpaceX non ha mai fatto nulla del genere, se non sbaglio.

Immagino che il sistema di dispenser satelliti e tutto il software e hardware che ci sono dietro siano siano stati preparati ad hoc proprio da SpaceX, e…per forza di cose…sono al primo test.

Incrociamo le dita.

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Continua a sfuggirmi la “forma” finale del satellite…

Io conto una trentina di strati. Quindi potrebbero essere due risme di 30 satelliti piatti ciascuna. Oppure se quegli strati che vediamo sono pannelli solari ripiegati, potrebbero essere 4 o piu’ risme/colonne… Ma evidentemente sto tirando a indovinare.

Comunque lo scopriremo presto, e speriamo che tutto vada liscio, ci sono un sacco di possibili point of failure li…

Nonostante le piogge torrenziali che si avvicendano nei pressi di Cape Canaveral, il Falcon 9/Starlink si trova sulla rampa di lancio 40 con anche l’ogiva del carico utile (i 60 satelliti della costellazione Starlink) in attesa dello Static Fire.

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Static fire completato con successo

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Lo Static Fire eseguito questa mattina è stato solo il terzo, dal settembre 2016, a vedere il carico utile posto sulla sommità del Falcon 9 durante quest’operazione. Infatti anche con il debutto del FH, eseguito nel febbraio 2018, l’ogiva protettiva (ospitante la Telsa Rodaster) ed il volo inaugurale del Crew Dragon di alcuni mesi fa, il carico utile si trovava al suo posto durante lo Static Fire.
Ma dal settembre 2016 vi sono stati ben 42 missioni che invece hanno eseguito la procedura dello Static Fire senza il carico utile a bordo. Per la SpaceX questa procedura aggiunge una media di 24/48 ore alle operazioni di lancio. In questo caso, come per i precedenti, i responsabili della SpaceX, che sono anche, nel senso più largo del termine, anche i responsabili del carico utile, hanno optato per accettare un minimo di rischio.

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La Crew Dragon aveva il suo escape system e il FH non è il Falcon 9, per cui possiamo dire che è proprio la prima volta dall’esplosione del COPV che un Falcon 9 effettua lo Static Fire con il carico in cima al razzo.

Il prossimo step sarà reintrodurlo anche con carichi non di proprietà SpaceX.

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Giustissimo! :slightly_smiling_face:
Ormai credo che anche i clienti potranno rilassarsi ed accettare lo Static Fire con il carico utile sulla sommità.

E’ stato ricordato che per la prima volta viene anche riutilizzato il fairing?

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OCISLY è arrivata a destinazione.

Meteo 80% Go.

L’unico che non si rilassa è quello che fa il contratto di assicurazione del carico :rofl:

Da quel che ho capito Musk disse che le prime ogive ad essere riutilizzate sarebbero state con una missione Starlink nel corso dell’anno, ma non ho notizie che si tratti di questo specifico volo.Ecco il tweet relativo al recupero delle ogive della missione FH-002.