Entrambe le metà del Fairing acchiappate:
SpaceX non poteva festeggiare meglio di così l’anniversario dell’allunaggio!
Payload immesso in un’orbita 211km x 45455km x 27.42°, dal mio programma ottengo:
Current Orbit: 211.0000 km x 45455.0000 km x 27.4200 degrees;
Apogee Speed: 1316.5969 m/s; Perigee Speed: 10366.7507 m/s; delta v to this orbit: 0.0000
Super-sync transfer.
First maneuver:
Perigee changed to 35786km
Inclination changed to 0.9268 degrees
Current Orbit: 35786.0000 km x 45455.0000 km x 0.9268 degrees;
Apogee Speed: 2626.7592 m/s; Perigee Speed: 3229.2247 m/s; delta v to this orbit: 1562.9695
Second maneuver:
Apogee changed to 35786km
Inclination changed to 0 degrees
Current Orbit: 35786.0000 km x 35786.0000 km x 0.0000 degrees;
Apogee Speed: 3074.9218 m/s; Perigee Speed: 3074.9218 m/s; delta v to this orbit: 1725.4731
Total delta v to GEO: 1725.4731 m/s
Per il secondo oggetto ottengo similmente 1727.8796 m/s a GEO
Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it
Entrambi per un pelo…
E comunque visti i precedenti fallimenti direi che rappresenta una milestone importante.
ecco le semiogive recuperate
Immagini ravvicinate delle semiogive.
È interessante notare come queste semiogive, probabilmente le meglio conservate fra quelle recuperate, sono in parte annerite pur non essendo esposte direttamente ai gasi di scarico del motore.
L’annerimento e’ dovuto agli incombusti dei nei gas di scarico o all’effetto del calore del rientro sui rivestimenti?
Nel caso del booster sembra plausibile la prima.
Nel caso delle dragon puo’ essere solo la seconda (ma qui parliamo di un rientro da velocita’ orbitale, anche se le parti annerite non sono lo scudo termico).
Nel caso delle semiogive il dubbio che subito dopo la separazione abbiano attraversato brevemente la scia dei motori c’e’… ma da incompetente mi sembra piu’ probabile la seconda. Anche se non ho la minima idea di che temperature si sviluppino durante il rientro da quella traiettoria suborbitale . So che il naso del Concorde in volo livellato raggiungeva i 127 gradi, e stiamo parlando di velocita’ comunque molto inferiori. Magari e’ abbastanza per annerire resine, vernici e rivestimenti…
PS: io avrei abbandonato il tentativo cosi’ complicato di acchiappare le semiogive al volo tempo fa, dato che si possono riutilizzare anche dopo un tuffo nell’oceano anche se probabilmente con costi di ripristino maggiori.
Devo dare atto che la testardaggine a volte paga.
Se con la messa a punto della tecnica e del software da ora in poi riescono a prenderli al volo in una percentuale significativa dei casi sufficiente per abbassare i costi medi. Vedremo se diventera’ normale o se e’ stato solo un colpo fortunato.
Non e’ che abbiano dei razzi di manovra per orientare correttamente il rientro, che possano giustificare l’annerimento?
Sono del parere che l’annerimento invece sia dovuto alla prima ipotesi. Una volta separati, i fairing vengono ‘superati’ dal booster ed entrano nel cono dei motori dove vengono investiti da gas esausti ad alta velocità e temperatura.
Hanno una forma strana e aerodinamicamente asimmetrica che non giustifica né un rientro di punta né un incrocio con gli scarichi di punta. Sono fiducioso che l’annerimento avvenga durante la fase di salita quando sono ancora montate al loro posto.
La strisciata marrone sul fianco invece mi sembra verosimile possa corrispondere ad una sfiammata dei motori
Il booster è tornato al porto.
Il primo stadio è stato sbarcato con le gambe ancora dispiegate.
Durante il lancio non era mai stato inquadrato in quel punto, ma i loghi NASA sono ancora presenti.