Nikolai Chub diventa quindi l’ultimo del suo gruppo ad effettuare la prima missione, 10,9 anni dopo la sua selezione.
Oleg Kononenko effettua il suo quinto lancio orbitale all’età di 59,2 anni. Nessuno che lo abbia effettuato ad un’età superiore ai 58,3 anni, ne ha poi effettuato un sesto.
Kononenko diventa la prima persona ad effettuare 5 missioni di Expedition sulla ISS.
La Soyuz MS-24 attracca alla ISS 201 giorni e 18 ore dopo la Soyuz precedente (MS-23 lo scorso febbraio). In tutto il programma ISS non c’era mai stata un’attesa più lunga fra l’attracco di due Soyuz consecutive. Il record recedente era costituito dai 201 giorni e 14 ore tra la Soyuz TMA-9 e la TMA-10 tra settembre 2006 e aprile 2007.
La permanenza sulla ISS di Marina Vasilevskaja è stata pressoché identica a quella di Klim Shipenko e Yulia Peresild. Dal docking all’undocking per la prima sono passati 11 giorni, 12 ore, 51 minuti e 7 secondi, mentre per gli altri due 11 giorni, 12 ore, 51 minuti e 34 secondi. E curiosamente Oleg Novitsky ha riportato a terra (in qualità di comandante della Soyuz) sia Vasilevskaja che la coppia Shipenko/Peresild.
Dal canto suo, Loral O’Hara ha sperimentato la stessa permanenza di Anne McClain (e David Saint-Jacques): 203 giorni e 9 ore per la prima contro i 203 giorni e 6 ore della seconda. Se consideriamo anche il tempo per raggiungere la ISS e per tornare a terra (quindi la durata totale della missione spaziale) la differenza è ancora minore, con la prima che totalizza 203 giorni, 15 ore e 33 minuti contro i 203 giorni, 15 ore e 16 minuti della seconda.
I 203 giorni di permanenza della Soyuz MS-24 a Rassvet rappresentano un record per questo boccaporto, superando i 202 giorni della Soyuz MS-12.