Il rinvio del lancio della seconda missione ExoMars al 2022 è dovuto principalmente al fatto che la gestione del progetto non è sicura dell’affidabilità al 100% dei componenti hardware e software del sistema di atterraggio, che sono stati sviluppati da esperti europei [notare la sottilineatura un po’ inclemente: le colpe sono europee]. La situazione epidemiologica in Europa associata alla diffusione di un nuovo tipo di coronavirus non può che essere una scusa. Questa opinione è stata espressa in un’intervista con un corrispondente TASS di Alexander Rodin, un dipendente dello Space Research Institute della Accademia russa delle Scienze.
Ieri si è fatto il punto della situazione sullo stato di preparazione del rover, che ora è stato testato con successo per resistere alle dure condizioni ambientali di Marte.
La capsula bianca con le gambe oro nelllo sfondo è il carrier module integrato con la piattaforma russa Kazachok. I due elementi si riuniranno a Cannes alla fine di Ottobre.
Nei prossimi mesi saranno effettuati test termici, nel vuoto e acustici, mentre successivamente si avrà il dispiegamento dei pannelli solari.
Rosalind Franklin sarà comandata dal Rover Operations Control Center (ROCC) presso la sede ALTEC a Torino, in Italia, per provare le manovre di crociera e spiegamento una volta sulla superficie di Marte.
L’immagine è presa dal solito tool Trajectory browser, se cliccate ho già impostato i parametri per farvi uscire questa immagine.
Comunque, nell’articolo c’è scritto che Marte non sarà così vicino fino al 2035. La cosa è vero non solo per i km, ma anche per il carburante da portare per arrivarci in tempi ragionevoli. I pallini blu scuro in basso nel grafico sono solo nella finestra di lancio del 2018, del 2020 e del 2035. Solo in questo periodo si arriva in circa 200 giorni con 5 km/s di delta V massimo.
Piano piano l’opposizione di Marte si allontenerà, raggiungendo circa 100 milioni di km (ora è a 60) e serviranno 270 giorni per stare sotto i 5 km/s totali. Lo vedete con la curva che fa il profilo inferiore del grafico, si alza fino al 2029 e torna ai minimi nel 2035.
Proseguono i test sul flight model: completati spin test e routine scientifica dall’Operations Control Center. Manca il test del paracadute, attualmente previsto per maggio/giugno da Kiruna, Svezia, utilizzando dei nuovi cavi dopo i piccoli problemi dell’ultimo test.
Nelle missioni spin stabilized esistono a bordo masse mobili per correggere minimi sbilanciamenti o quello che viene bilanciato a terra morirà così? C’è una percentuale di massa o una grammatura che di solito viene tenuta “bonus” per il bilanciamento fine?
Nel Mars Terrain Simulator presso l’ALTEC, a Torino, il gemello terrestre di Rosalind Franklin inizia a provare a eseguire quelle che saranno le sue operazioni su Marte. All’inizio compirà le manovre più facili, fino ad arrivare a istruzioni più complesse, come correggere in autonomia le deviazioni nel percorso provocate dalle asperità del terreno, senza attenersi a istruzioni dirette. Inoltre, saranno eseguite le ormai famose e importantissime perforazioni fino a 2 metri di profondità.