Approfondimento sui raggi cosmici di origine galattica

È conosciuta solo quella che arriva a terra. L’osservatorio da te citato è a soli 1500 metri di quota, il pianeta ci protegge dai raggi cosmici, non possono essere rilevati.
Il mio era solo un esempio di particelle non conosciute (no, composizione e frequenza non sono note), ci sono altri tipi di raggi cosici più o meno classici. Ad esempio i GRB, i lampi gamma, sono noti nel senso che è noto che esistono, ma la prima osservazione della testa del raggio risale al 2016. Nessun GRB arriva a terra, perché l’atmosfera li assorbe (è vero però che qualche onda prodotta dopo l’interazione è misurabile da terra).

Quello che voglio dire è che c’è ancora tanto da capire sulla natura di queste radiazioni, prima di capire gli effetti sulla salute umana e come proteggersi. Un avamposto come il Lunar Gateway, o addirittura una base lunare, costituiranno un’ottima infrastruttura per porre strumenti scientifici adatti alla rilevazione ad un costo minore di un satellite, un po’ come è stata la ISS in orbita bassa, un’infrastruttura che ha permesso in 20 anni centinaia di migliaia di studi scientifici di ogni genere a un costo ridotto.

È chiaro, questo sì, che una permanenza umana breve fuori della protezione della Terra, costituisce un rischio per la salute considerato accettabile.