SLS potrebbe servire per la messa in opera della base, ma il mantenimento e resupply credo verrebbe in ogni caso affidato a vettori commerciali più economici…
Ad oggi, mi sembra fantascienza. Staremo a vedere…
Ieri Jim ha aggiunto che non ce la faranno da soli per il 2024, servono i partner internazionali:
Però il punto fermo è ancora che la prima donna sulla Luna e il primo uomo a tornare dovranno essere americani (forse intendeva statunitensi, Trump lo fucila se manda un messicano…).
Aldilà del fatto che può trattarsi della “solita” boutade (da Bush padre del 1988 al Bush figlio del 2004) tanto come dicono gli americani “talk is cheap”, se intendono fare sul serio il punto “nero” di tutto il discorso è, almeno come lo vedo io, il lander.
Cinque anni per svilupparlo, testarlo e renderlo operativo sono pochi.
L’unica soluzione che mi viene in mente è che davvero la NASA, o qualcuno alla Casa Bianca, creda che il BFR/Starship sia operativo ed utilizzabile intorno al 2024.
Lo Starship essendo, allo stesso tempo, vettore - veicolo spaziale e lander risolverebbe in unica soluzione i vari problemi e permetterebbe di “saltare” in passaggi intermedi, senza contare che nasce “ab initio” come “man rated” ed è già in fase di sviluppo.
Ma confidare su un mezzo così rivoluzionario e ancora troppo “in fasce” anche da un punto di vista strettamente concettuale sarebbe un “salto nel vuoto” senza precedenti nel mondo spaziale.
Anche perché lo sviluppo di Starship non interferirebbe con quello del Lunar Gateway a cui la NASA non pare affatto rinunciare (anzi semmai allargando la “platea” di utenti).
In caso contrario Brindestine deve avere altri “assi nella manica” che non sono noti, o perlomeno non lo sono ancora…
Butto i miei cents. Modulo lunare basato sull architettura di Orion come proposto, sviluppato da LM, con propulsione fornita da un cluster di nuovi RL-10 C-1-1. Eventuale refuelling in NHRO al gateway tramite moduli commerciali. Lancio del mega lander tramite SLS B1B.
In pratica la cosa ex novo da fare è il serbatoio LOX-LH2. Con i fondi si può fare.
Un po’ fantascienza lo e’ ma se si razionalizza l’uso delle risorse, si coordinano tutti gli attori e almeno un po’ delle nazioni che hanno budget, si usano i budget per ottenere lo scopo e non posti di lavoro o aiuti di stato occulti all’industria aerospaziale, qualcosa si puo’ fare
Comunque 5 anni per preparare il lander mi sembrano il giusto, non è poco, se ci sono i soldi. È il tempo, per esempio, che è stato richiesto per Curiosity (poi sforato per poco).
Paragonare la progettazione e costruzione di Curiosity, un “semplice” rover che deve solo percorrere qualche decina di metri al giorno su ruote, con praticamente un’astronave abitata che deve fare da spola tra la superficie della Luna e la sua orbita in piena sicurezza mi sembra una semplificazione eccessiva. E’ un pò come paragonare il trattore di mio nonno con un F-16.
Era un rover di una tonnellata e atterrava con uno sky crane, il tutto in modo automatizzato, non mi pare più semplice di un lander lunare con equipaggio umano (realizzabile anche con tecnologie anni 60).
Una tonnellata è niente. Il lander proposto da LM pesa a secco, da quel che si legge, 22 tonnellate, senza contare quindi l’ulteriore aggravio di peso in progettazione e realizzazione e senza combustibile, equipaggio, consumabili e equipaggiamento scientifico e logistico. E deve essere abitalbile per giorni oltre che manrated, quindi con sistemi chiave ridondanti e testato adeguatamente. La vedo dura!
Che vuol dire “riciclare”?
Ogni ECLSS è specificamente progettato per operare in maniera integrata con il veicolo spaziale a cui appartiene. A meno che non fare un lander che integri “di fatto” un Orion CM come sezione abitata e da quel poco che ho visto in giro della proposta LM non mi pare questo il caso.
Mi spiego meglio: non è possibile prendere un sottosistema così ed “appicciarlo” ad un altro veicolo spaziale concepito per un altro tipo di missione.
Altra cosa è il fatto di utilizzare una tecnologia nota applicandola ad un progetto diverso, questo però richiede sempre un certo sforzo di R&D.
Lo dice LM stessa. È un pressure vessel di orion posizionato sopra un enorme serbatoio criogenico. Infatti nell articolo viene scritto che riutilizzeranno diversi sistemi di Orion, ECLSS incluso. Ecco perchè l’ho scritto. Sembra il piano con meno lavoro da fare.
Una cosa del genere era stata proposta agli albori del progetto Apollo, poi scartata in favore di un modulo lunare progettato “ad hoc” per una serie di problemi (soprattutto in termini di peso e di volume utile) di natura tecnica.
2024, 2028 o 2032, il ritorno umano sulla Luna sarà in ogni caso e senza dubbio l’evento mediaticamente più seguito di sempre … non riesco nemmeno ad immaginare …
L’improvviso e roboante annuncio del ritorno sulla Luna nel 2024, ma senza (per ora) un piano preciso o fondi adeguati, causa dubbi e domande fondati tra i partner internazionali NASA: