Beh, falla arrivare al 1965 con un Minerva-P ed una capsula “Icaro 1” con astronauta italiano.
In fondo l’Italia prebellica aveva consuetudine con i voli d’alta quota ed il volo spaziale potrebbe essere visto con una sorta di continuità.
Tra l’altro l’Italia è ancora detentrice del record di quota per velivoli con motori a pistone, grazie al Caproni Ca-161, dove per i primi voli i piloti indossavano delle vere proprie tute pressurizzate antesignane delle attuali IVA e fu sviluppata una cabina pressurizzata assolutamente all’avanguardia per l’epoca.
Breve riassunto della trama originale, per non creare confusione: una crisi di Taiwan più vicina alla guerra atomica porta nel 1954 Germania, Francia e Italia a voler sviluppare un deterrente condiviso. La Francia costruirà l’atomica, la Germania il super bunker sotterranaeo e l’Italia l’IRBM Minerva-M, più il razzo sperimentale Minerva-P come dimostratore teconologico. Mentre nel 1958 quest’ultimo è sul banco di prova e il bunker è in costruzione de Gaulle tira la Francia fuori dall’intesa. La Germania si accorda con il Regno Unito per ospitare i suoi Blue Streak nel superbunker, in cambio di partecipazione al deterrente. L’Italia invece si farà prestare le testate dagli USA e costruirà un proprio bunker sotto il Gran Sasso. Il lavoro riprende, nel 1960 Minerva-M e Blue Streak cominciano i voli di prova. Intanto il Minerva-P viene adattato in razzo sonda scientifico (Minerva-S), viene concepito il Minerva-V (1° stadio Minerva-M 2° stadio Minerva-P, payoload LEO 1000 kg), i francesi cominciano a lavorare al Diamant e i Tedeschi creano un secondo stadio Hydrolox(!) per il Blue Streak, creando il vettore Anglo-Tedesco Black Prince. Gli italiani costruiscono le piattaforme Meti A (rampa di lancio), B (hangar di assemblaggio) e C (sala di controllo) per lanciare ogni razzo Minerva dalle coste del Kenya. (D’ora in poi parte ancora da scrivere) Dopo un 1963 di tentativi falliti e competizione tra di loro, Italia e UK, in quest’ordine, mettono in orbita un proprio satellite. La Francia segue nel 1964
Minerva-M e Minerva-P, rispettivamente 6 e 1 motori ER-1
Sto cominciando a pensare di espandere di più la stroria, mi è venuto in mente dopo che ho realizzato che fintantoché c’è la Libia difficilmente si farà la diga del Vajont e che Piaggio probabilmente rimarrà concentrata sull’aerospaziale (e creerà la capsula Icaro?)