Buzz Aldrin dice la sua...

Si ma è tutto corretto e condivido l’idea che lo shuttle centri comunque poco con l’idea di Aldrin, ho semplicemente corretto un dato che non era esatto e poteva essere fuorviante, anche in discussioni future, quello delle piastrelle sostituite.
Tutto qui, fine OT.

Ti ringrazio della stima Rudy, in ogni caso Aldrin è venuto prima di me in tutti i sensi. Questa idea del Cycler era stata già proposta da lui come “Mars Cycler” nel 1985, proprio per sfruttare appieno le potenzialità dello Shuttle allora aperte in tutti i sensi.

Aldrin ha sempre riproposto, e rifinito, questa sua idea del Cycler nel corso degli anni. A lui spetta il credito per un concetto, a mio avviso, innovativo.

Riproporre il Constellation in chiave Aldrin significa proporre, di fatto, un altro programma dato che le scelte operate nel 2004 andavano in direzione diamtralmente opposta: missione lunare con lancio tutto da terra, sia pure in EOR, e riprosizione in versione “upgraded” di Apollo e LM (Orion & Altair).

E hai fatto bene perché, con il semplice conticino fatto all’impronta, abbiamo visto come anche la sola e semplice ispezione delle piastrelle dello Shuttle rappresenti un costo ragguardevole nel processo di manutenzione dell’Orbiter.

Fine OT “manutenzione” anche da parte mia.

Non era una questione di stima (che ovviamente c’è!!! :ok_hand:), solo non conoscevo la storia dell’idea di Aldrin…tanto di cappello per la lungimiranza!

Certamente si tratterebbe di un altro programma. Il mio era un tentativo di salvare capra e cavoli!
Io stavo pensando semplicemente a non buttare via il lavoro fatto fino ad ora!
Soprattutto per quanto riguarda Ares V, il modulo Altair e tutte le attrezzature lunari già ben avanti!
Il tutto con i privati che ci portano in LEO!
Certo è che comunque intanto che vengono sviluppate e testate le infrastrutture in LEO per lo spazioporto (necessariamente si parla di decine di anni credo per la progettazione, sviluppo e test da eseguire necessariamente in orbita), una capatina sulla Luna con un Apollo “steroidato” magari anche solo per testare il resto dell’HW e l’affidabilità di altra tecnologia non la vedo come una soluzione così malvagia anche perchè come dicevo salva capra e cavoli come da compromesso…e su queste cose i politici ci vanno a nozze per divenire i salvatori della patria…anche se tecnicamente è uno spreco di risorse indubbiamente!

Putroppo non è cosi’ Rudy, in questo caso si applica il “Rasoio di Occam” delle due ipotesi l’una: o riesumi il Constellation cosi’ come era stato pensato (ed Obama non vuole), oppure attui la proposta di Aldrin del Cycler, i due piani non sono compatibili per architettura e sopratutto per soldi.

Oppure, c’è un terzo “oppure”, la NASA prosegue semplicemente le linee guida del piano Obama rinunciando alla Luna e proseguendo le attività della ISS col supporto di mezzi privati e, ad oggi, questa sembra l’ipotesi più probabile.

Si ma occhio che si sta “montando” più del dovuto la dichiarazione di Aldrin, quanto da lui dichiarato è e rimane un semplice pensiero personale con nessuna possibilità di attuazione e nemmeno di “presa in considerazione”, Aldrin ha detto la sua, punto.
… e onestamente di gente che ultimamente “dice la sua” ce ne è a vagonate, e può essere arrivata dal secondo uomo sulla Luna, ma questa finisce nell’immenso calderone di “Ho io la soluzione!” che è sempre esistito e ancor più moltiplicatosi negli ultimi mesi, insieme a tutte le altre e senza nessuna peculiarità o particolarità degna di nota che la possa far elevare ad un livello superiore…

Riapro l’OT (che poi tanto OT non è) manutenzione per porre una domanda.
Su un veicolo del genere proposto da Aldrin quali parti sono maggiormente soggette ad usura?
Mi pare di capire i propulsori.
Sarebbe tecnicamente possibile pensare ad un sistema modulare in cui nuovi propulsori vengano periodicamente lanciati da terra con diciamo uno Shuttle-C e vadano ad agganciarsi all’astronave in orbita?

Sarebbe tecnicamente possibile se i motori fossero contenuti in una sorta di modulo “self contained” , lanciato indipendentemente e con capacità di docking automatico. Resterebbe solo da connettere fisicamente i serbatoi di carburante all’unità propulsiva, potrebbe essere sia un sistema automatico che manuale (tramite EVA).

Si, credo anche io possa essere fattibile, probabilmente però oltre ai propulsori principali dovrebbero esserlo anche gli eventuali del RCS.

Esatto, un’unità del genere (possiamo immaginarla come non molto dissimile dai moduli russi FGB) dovrebbe necessariamente disporre di un sistema di controllo dell’assetto (RCS appunto), di un sistema di controllo termico, ed un power system (batterie, celle a combustibile) il tutto necessario per la fase di volo autonomo, dopo poi dipenderebbe da quelli del veicolo spaziale a cui si aggancia.

Se in futuro si andasse verso la soluzione prospettata da Aldrin mi sembra che bisognerebbe lavorare in questa direzione per quel che concerne la manutenzione.
Il modulo per l’equipaggio ed i sistemi di bordo non dovrebbero essere più a rischio usura di quelli sulla ISS.
Forse sarebbe possibile che alcuni di essi fossero addirittura smontati e periodicamente riportati a terra come i racks.
Circa il parcheggio in orbita però a mio avviso sarebbe necessaria una sorta di “tenda”,insomma una copertura in qualche tipo di tessuto isolante da stendere sull’astronave.
Certo che per tutto questo lo Shuttle avrebbe fatto comodo.

Quoto, da scolpire nel marmo direi :slight_smile:

Cero è solo il pensiero di Aldrin, purtroppo nulla di più. La triste realtà è che a differenza di altri settori, in campo spaziale , e parlo soprattutto del volo umano nello Spazio, da un po’ l’idea che tutti dicano la loro e non ci siano linee guida. Tutti qui diciamo la nostra e va benissimo dato che è un forum ma il vero problema è che dagli anni '70 vengono proposti piani poi abbandonati senza che idee e progetti migliori prendano il loro posto.