Considerazioni sulla space economy

Purtroppo la questione non è - more solito - così semplice.
Gli USA sostengono che - avendo inserito nello SPACE Act un disclaimer, in base al quale la normativa ha valore nei limiti dei preesistenti trattati internazionali (limiti che peraltro ovviamente si guardano bene dal precisare), si ritengono legalmente inattaccabili.
Le nazioni antagoniste li accusano invece di aver in tal modo scientemente violato - rectius eluso - il vetusto ma vigente Outer Space Treaty, sulla cui interpretazione divergono dagli USA.
Cavilli da legulei, che consentono a ognuno di porsi come meglio crede…

Fino a che non mettono armi nello spazio non vedo problemi.

Da ASI TV. Altro pezzo sulla space ecomomy

https://www.asi.it/it/news/italia-e-america-lo-spazio-si-riorganizza

"
I prossimi anni saranno caratterizzati dalla Space economy, che a livello mondiale vale oggi 330 miliardi di dollari. “Dai trasporti, compreso anche il turismo spaziale, alle comunicazioni, dai big data alla possibilità di ricavare informazioni e materiale dagli asteroidi”. Queste le parole del Presidente dell’Agenzia Spaziale italiana (Asi) Roberto Battiston durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2017-2018 dell’Università di Perugia, dove ha parlato di uno spazio sinonimo di “ricerca, economia e futuro” ma anche di “benessere, progresso e benefici quotidiani”.

“Come agenzia spaziale - ha detto - siamo molto attenti all’aspetto economico dell’attività spaziale. Su questo fronte il governo ha lanciato un piano, appunto ‘Space economy’, che mette sul piatto 500 milioni di euro a fronte di altrettanti da parte dei privati. La sfida è quella di puntare ad uno spazio in cui pubblico e privato lavorano insieme perché siamo coscienti che c’è una prospettiva economica: quando si investe nello spazio c’è un ritorno. Tutti gli indicatori a livello mondiale dicono che questo porta economia, benessere e progresso e una ricaduta diffusa, dando pure benefici quotidiani, invisibili a volte ma sostanziali e preziosi”.

Con lo ‘Space tour’ - secondo quanto ha inoltre sottolineato sempre Battiston - ci sarà la possibilità di andare nello spazio “a prezzi contenuti e sarà questo il futuro non tanto lontano e per un pubblico sempre più vasto”. Battiston ha poi ricordato che “già si sta pianificando la prossima base spaziale vicino alla luna ma il grande obiettivo rimane Marte”

Ps. tra l’altro e’ stata riportata oggi una news che arriva dal giappone :

http://spacenews.com/new-fund-to-boost-japanese-space-startups/

Dove appunto il governo giapponese (avrebbe) intenzione di creare un fondo da quasi 1 MLD di dollari ( in 5 anni )
per sostenere lo sviluppo delle startup spaziali nel paese. ( nell’ articolo si fa intendere uno sviluppo a 360° che riguardera’ anche
nuovi talenti da inserire anche in jaxa.

Interessante ( almeno per me ) e’ : "la possibilita’ potenziale di modificare la legge giapponese per supportare le aziende nel settore dei servizi satellitari e delle risorse spaziali. Questo potrebbe essere modellato sulle leggi approvate negli Stati Uniti e in Lussemburgo per dare alle società i diritti sulle risorse estratte dalla luna o dagli asteroidi.

“Sono molto felice che il Giappone si unirà agli Stati Uniti e al Lussemburgo per guidare la discussione tra la comunità internazionale per stabilire regole chiare per le società private che desiderano utilizzare risorse sulla Luna”. Kyle Acierno, amministratore delegato di ispace Europe.

Insomma una tendenza interessante, per quel che riguarda la Luna … (che speriamo si traduca poi in qualcosa di concreto pero’’ )

E tre.
Dopo gli USA con lo SPACE Act, ed il Lussemburgo con la legge del 13 luglio 2017, anche il Giappone rivela l’intenzione di unirsi al club delle “potenze minerarie” spaziali.
Per motivi diversi: USA e Giappone per consentire ad enti nazionali - pubblici e privati - di condurre attività estrattive, il Lussemburgo per diventare polo attrattivo di multinazionali potenzialmente interessate, che dovrebbero stabilire nel Paese la propria sede istituzionale.
In attesa di conoscere con maggior dettaglio l’iniziativa legislativa giapponese, balza agli occhi la discrasia tra le vigenti norme statunitensi e lussemburghesi.
Dopo un iniziale richiamo da parte di entrambe al diritto internazionale (che abbiamo peraltro visto prestarsi a differenti interpretazioni), lo SPACE Act si limita all’elencazione di principi inerenti il diritto di sfruttamento delle Space Resources, mentre la legge entrata in vigore il 1° agosto 2017 in Lussemburgo disciplina nel dettaglio la tipologia di autorizzazioni ministeriali necessarie, le caratteristiche degli enti che potranno presentare domanda, quelle progettuali delle relative missioni, giungendo financo a sanzionare penalmente le attività minerarie (lato sensu intese) condotte in assenza o difformità dalla concessione governativa.
Per chi intendesse approfondire, il testo della legge lussemburghese è disponibile da questa pagina del sito istituzionale http://www.luxembourg.public.lu/en/actualites/2017/07/21-spaceresources/index.html

P.S. Cambiate per favore il titolo del thread, “space ecomomy” non costituisce un buon biglietto da visita :point_up:

si nota che la ispace , azienda giapponese , ha proprio uffici europei in lussemburgo.

@Fullguns
Mi sembrava pero’ che dal lato americano, la normativa fosse ancora suscettibile di cambiamenti; il che non vuol dire
che riesca allinearsi a quella europea.

ad ogni modo Acierno ( ispace ) e:

Acierno is also the chair of the technical panel of The Hague Space Resources Governance Working Group, an organization seeking to develop an international framework on space resource activities. His company, he noted, is the only Japanese company involved so far with the effort.

“This initiative we hope will lead to a consensus on a clear legal framework for private companies utilizing resources on the moon,” he said. “Our target is to illuminate the technical and resource challenges of lunar exploration and inspire governments to recognize the necessity of public-private partnerships in this arena.”

Mi sembra di capire che ci sarebbe volonta’ di armonizzare l’aspetto normativo per l’accesso alle risorse spaziali…

PS. Grazie per aver cambiato il titolo del thread, e scusate per l’errore…

Lux, hai centrato il punto: lo SPACE Act è al momento una “legge delega”, indirizzata all’esecutivo affinché ne traduca i principi in norme operative (“The President, acting through appropriate Federal agencies, shall…”).
Ne vedremo gli sviluppi.
Grazie per le news dalla terra del Sol Levante

Ed ecco che Bigelow, a lungo sottovalutata, si avvia a reclamare un meritato ed importante ruolo.

Grazie Peter

Beh. Era già risaputo che Bigelow avesse accordi con ULA. Cmq (a parte la natura vagamente promozionale del comunicato :stuck_out_tongue_winking_eye:) , si descrive una visione a lungo termine (decadi ad essere ottimisti) che mi trova d’accordo e che avevamo già discusso.
Ci sono stati già altre slides e video di ULA…

Alla lunga devi cercare di " vivere di spazio". Devi cercare di creare una space ecomomy che stia in piedi. Non facile ok ma la linea secondo me è quella. Nell’articolo poi non si fa menzione (ovviamente prestissimo) delle necessità che si creerebbero a livello di servizi…

SpaceX ha fatto scuola anche riguardo al marketing e sarà un fiorire di visioni premature. Una pacchia per tutti gli amanti della fantascienza.

Si parte con la raccolta per arrivare alla trasformazione. :wink:

@Marco: \o/

Non iniziate ad intravedere una qualche vaga somiglianza?

Video

Nuova startup (se son rose fioriranno), che si affaccia nel potenziale mercato Delle stazioni spaziali .

In questo caso si cita l’intenzione di sviluppare il turismo spaziale …

Imho da verificare la solidità della nuova startup…

Nel frattempo, torna a galla anche l’idea dello Skylab … che effettivamente tanto scema non è …

@Matteo TN da parte della NASA c’è il progetto di fare una Skylab 2.0 con il razzo SLS https://en.wikipedia.org/wiki/Skylab_II

Con il comparire di più vettori e capsule che possano trasportare il personale umano, diventa più fattibile l’idea di avere più stazioni spaziali piccole invece di una grande.
Più accessi più possibilità per gli esperimenti. Riduzione dei tempi e dei costi.

Nel quadrimestre del 2018, l’imprenditoria spaziale ha fatto affari per circa 1 miliardo di dollari. SpaceX è la terza società privata di maggior valore negli Usa

http://globalscience.globalist.it/space-economy/articolo/2018/04/13/la-valutazione-spacex-raggiunge-i-24-miliardi-di-dollari-2022669.html

http://globalscience.globalist.it/pianeta-terra/articolo/2018/04/20/cira-le-protezioni-termiche-superano-i-test-per-programmi-europei-di-rientro-orbitale-2023023.html.

Anche Roberto Battiston, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana socio di riferimento del CIRA, ha commentato il successo della prova: “Guardiamo con grande entusiasmo a collaborazioni di questo genere che evidenziano il connubio tra un tessuto industriale dinamico ed innovativo e le capacità tecnologiche dei centri di ricerca e delle università italiane. Mettere a sistema pubblico e privato è il modo migliore per competere nel settore della nascente “New Space Economy” che sta trasformando lo spazio in motore di sviluppo economico. Il compito dell’ASI è quello di promuovere e supportare gli investimenti infrastrutturali necessari a fornire al Paese gli strumenti per competere a livello mondiale. Risultati di questo genere ci confortano nella validità delle scelte fatte e sono di stimolo per quelle che stiamo intraprendendo.”

In mancanza di fonti + attendibili …

Link rimosso da AdminBot. In mancanza di fonti più affidabili, non si abbassa la barra ma le si ignora. MetoWeb è una fonte non interessante per discussioni fondate.

Space economy, nasce a Roma il FabLab Thales Alenia Space

Si tratta di un laboratorio di fabbricazione digitale su piccola scala capace di produrre potenzialmente qualsiasi cosa: un’aerea accessibile a tutti i dipendenti per accrescere la creatività e l’innovazione attraverso la simulazione e la realizzazione di modelli, unendo persone e attività. Si tratta della prima di una serie di aperture che l’azienda sta pianificando per i propri centri sul territorio nazionale.

Si andrà anche verso un ruolo professionale dell’astronauta ?( Nel senso imprenditore di se stesso.)

Cmq. Se non mercato con stazioni spaziali nuove…mercato cercando di sfruttare al massimo (si ma quanto tempo è concesso con la ISS che ha i suoi anni ?) L’attuale stazione …