I Remote Manipulator System (RMS) li avevamo visti “stivati” (stowed) ma (almeno io) non li avevano riconosciuti; c’era pure scritto (qui immagini intere, da marcozambi)
Il piccolo:
e il grande:
“end effector” ne sarebero le mani? (chiamarli effettori mi fa strano)
Come sulla Mir,
dove il piccolo mette in posizione al dock radiale il modulo aggiunto arrivato in asse tamponando il dock di prua sel core module?
Entrambi i bracci cinesi sono tempestati di maniglie. Sarà interessante vedere come li useranno.
Alle estremità sembrano esserci dei Latching End Effector molto simili a quelli in uso sulla ISS. Sono gli “agganci attivi” in grado di attaccarsi a vari Graple Fixture passivi presenti in vari punti della stazione.
Da queste foto sono chiaramente visibili due end effector sul grande e almeno uno sul piccolo. Su almeno uno dei due bracci ci sarà sicuramente almeno un grapple fixture per fare in modo che i due bracci si innestino l’uno sull’altro.
Da notare che sulla ISS il braccio europeo Era usa end effector similissimi a quelli americani ma non è compatibile con i grapple fixture americani e potrà essere impiegato solo sul segmento russo della ISS. Fonte Wikipedia.
Di sistemi di docking non me ne intendo, ma se volete i disegni del progetto con tutte le misure e tolleranze, qui c’è un bel pdf (in cinese e non scaricabile, accontentatevi): https://max.book118.com/html/2020/0408/8122106103002105.shtm
Se volete visualizzare più di 5 pagine dovete cliccare sulla scritta blu 继续预览 in fondo (non il pulsante arancione!)
Le ultime 15 pagine del file sono principalmente immagini.
Ecco alcune funzionalità del braccio meccanico di Tianhe, tra cui quelle di potersi estendere con l’altro braccio che verrà con l’altro modulo, catturare e posizionare oggetti, passeggiare sul dorso di Tianhe, spostando la presa lungo la stazione spaziale:
Andrew Jones, un giornalista che segue con interesse il programma spaziale cinese, ha condiviso sul proprio profilo Twitter delle fotografie provenienti da Tianhe. Il modulo all’esterno è di chiara ispirazione russa, mentre l’interno e i pannelli fotovoltaici ricordano molto il segmento statunitense della Stazione Spaziale Internazionale.
Stanotte il nostro (del forum, non mio) astronautibot ha scovato due nuovi astronauti cinesi catalogati come astronauti attivi:
Non ho trovato ancora conferme sul sito ufficiale. Tra un mese dovrebbe partire l’equipaggio verso la stazione spaziale e ancora non sappiamo i nomi dei membri (anche se circolano voci) e non sappiamo i nomi dei nuovi astronauti selezionati nel 2020.
Mentre è stato rivelato l’equipaggio che inaugurerà la stazione, come potete leggere sul thread del lancio [2021-06-17] Long March 2F | Shenzhou 12 - #27 di Maxi, la collaborazione tra Russia e Cina va avanti e Rogozin ha dichiarato al GLEX2021, il convegno astronautica che si sta tenendo in questo momento a Mosca, che ci saranno voli russi verso la CSS.
In particolare, essendo ISS e CSS in orbite diverse, pare che sia escluso partire da Bajkonur, quindi bisognerà usare un altro cosmodromo adibito per la Sojuz. Le alternative comunicate sono Vostočnyj e Kourou.
A mio modesto avviso, Vostočnyj è troppo a nord (52°) per servire la CSS, non sarà tecnicamente impossibile, ma saranno necessari parecchi km/s di Delta V per una manovra di dogleg iniziale ad allinearsi con l’orbita cinese (41,5° di inclinazione). D’altronde al momento è solo un annuncio di Rogozin, non c’è nessun altro piano con maggiori dettagli.
Sono tanti anni che non faccio Flight Dynamics, ma il deltaV per un cambio di inclinazione per un’orbita circolare (secondo wiki) dovrebbe essere 2V X Sin (i/2).
Se consideriamo un cambio di inclinazione di 10 gradi e una velocità orbitale di 7-8 km/s, viene un deltaV di 1-1.5 km/s, che è circa un 10% in più di un lancio LEO.
Non è trascurabile, ma potrebbe essere fattibile se c’è margine di payload mass dal lanciatore…
Esatto, la formula è questa, ma va aggiunto qualcosa per i vincoli di azimuth di lancio, non so se può lanciare nella direzione ottimale, sorvolando alcune isolette del Giappone.
bello l’interno!ma mi ricorda più un modulo NASA-ESA che un DOS-1/7 di fabbricazione russa…inoltre non vedo le due celebri “cuccette” retrostanti alla toilette e tavolino ,presente in tutte le stazioni spaziali russe. Sempre più curioso di assistere a 2 stazioni in orbita in simultanea entrambe occupate.
Ma io sapevo che Yang Liwei non avrebbe più volato…e che quindi risultasse pensionato. Oltretutto mi sembra alquanto improbabile che possa prendere parte a una qualche missione spaziale…Sebbene sarebbe interessante…anche per le statistiche.Escludendo i 2 voli di John glenn che distano 36 anni l’uno dall’altro penso siano pochi se non nessuno gli astronauti che hanno un lasso di tempo di 20 anni circa fra un volo e l’altro. forse proprio nessuno. Ad ogni modo, mi piacerebbe vedere tornar su Zhai Zhigang, in assoluto il mio preferito. Faccia simpaticissima e temerario che ha affrontato per la prima volta una spacewalk durante le olimpiadi di pechino '08…Però i dati, gli eventi parlano abbastanza chiaro, almeno coi programmi spaziali occidentali, le nuove leve prendono il posto delle altre. Es. Pavel Vinogradov ha compiuto l’ultimo volo nel 2013, è in attività ,però ci sono numerosi astronauti che dal 2013 in poi hanno compiuto altre missioni spaziali.O Alexandr Kaleri ,tutt’ora in attività (e che se compisse un altra missione spaziale probabilmente batterebbe i suoi colleghi Krikalev e Padalka come record di permanenza spaziale diventando l’essere umano che ha passato piu tempo nello spazio di qualsiasi altro) Mi pare di notare che la cina mandi in missione sempre un veterano o 2 più un rookie. Di recente oltretutto su Spacefacts.de leggevo che hanno cancellato i nomi di Shenzhou 13. Come sempre, staremo a vedere.
Cadrebbero i detriti di un lancio russo in territorio cinese. Puoi fare tutti gli accordi che vuoi, ma questo per la popolazione sarebbe difficile da digerire, già nell’Altai praticamente a ogni lancio è una causa quasi certa.
Le infrastrutture per il lancio di un razzo Soyuz ci sono e da anni oramai (ELS operativo dal 2011), pertanto se volessero lanciare una Soyuz con equipaggio sarebbe teoricamente possibile.