Economizzare l'allunaggio

In estrema sintesi.
Il multistadio è stato introdotto esclusivamente per superare gli attuali limiti tecnologici nella fase di lancio dalla superficie terrestre. I rapporti di massa ricavati dall’equazione di Tsiolkowski, con le variazioni di velocità stimate per raggiungere un’orbita bassa (diciamo circa 10 km/s considerando soprattutto le perdite per gravità e dell’atmosfera) , indicano a prima vista che tale manovra risulta problematica per un monostadio con le attuali tecnologie. Supponendo di utilizzare un propellente ad alto impulso specifico il rapporto di massa risulta essere pari a 12, il rapporto di massa di propellente 92%, resta soltanto circa l’8% per il carico utile e le strutture: assumendo carico utile nullo con le tecnologie attuali non e possibile realizzare un monostadio con 8% del peso totale al lancio per la struttura.
Per l’allunaggio i delta V in gioco sono molto più bassi anche considerando che non devono essere considerate perdite per gravità, e la stadiazione non risulta essere conveniente, anche per la problematica della moltiplicazione dei sistemi (affidabilità minore). Per pianeti dotati di atmosfera risultano invece piu’ convenienti metodi che sfruttano l’attrito con la stessa.

Anche questo ragionamento regge;
alla fine è solo una questione di approccio tecnologico, almeno per l’atterraggio sulla superficie di corpi privi di atmosfera e a modesta gravità (per la Luna insomma…)