Esperimento ALTEA seguito dal MARS di Napoli

Scusate, ALTEA non è mica una serie di esperiementi prevista per i rack di Columbus? O comunque i moduli dell'esperimento in questione vengono lanciati spesso in più cicli? Sapevo che dovrà esser lanciato prossimamente...

Naturalmente il Columbus non è coinvolto… perchè non ancora in orbita :cry: .

ALTEA (Anomalous Long Term Effects on Astronauts) è invece il nome dell’apparecchiatura che vede coinvolti, oltre all’Università di Tor Vergata, l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), l’Università di Genova, l’Alcatel-Alenia Space di Milano ed il MARS (Microgravity Advanced Research and Support Center) di Napoli.

Questo esperimento è finalizzato al monitoraggio elettro-fisiologico del sistema nervoso centrale ed allo studio dei rischi sulla funzionalità cerebrale causati dalle radiazioni cosmiche durante le missioni di lunga durata dell’uomo nello spazio. Questo fenomeno, riportato per la prima volta dagli astronauti durante i voli Apollo negli anni ’70, riguarda la visione di Flash di luce al buio e in mancanza di una sorgente luminosa, e rappresenta l’esempio più evidente dei possibili effetti indotti dalle radiazioni sull’uomo. Infatti, le radiazioni che inducono questi lampi di luce possono essere di diversi tipi: raggi cosmici galattici o extra-galattici, radiazione solare (solar flares) e particelle provenienti dalle fasce di Van Allen. Questi lampi possono manifestarsi come punti di luce o lampi nel campo visivo dell’astronauta dopo un periodo di adattamento al buio di almeno 3 minuti. Non è noto se questi Flash di Luce siano generati da particelle che interagiscono con la retina o se avvengano ad un diverso livello dell’apparato visivo, dal nervo ottico fino all’area visiva della regione occipitale della corteccia. [comunicato stampa ufficiale emesso dal MARS]

Grazie al supporto del MARS è stato stabilito un collegamento in tempo reale tra la Stazione Spaziale Internazionale, la NASA e quello che viene definito l’UHB (User Home Base), un apposito laboratorio dell’Università di Tor Vergata, che permette agli studiosi di essere in contatto con gli astronauti per seguire l’attivazione e lo svolgimento dell’esperimento. Nell’UHB vengono inoltre ricevuti e analizzati in tempo reale i dati prodotti dall’esperimento.

Lo studio riveste una grande rilevanza scientifica e medica in quanto consentirà di studiare gli effetti delle radiazioni sull’uomo, anche in previsione dei futuri viaggi verso Marte.

ALTEA è italiano (finanziato da ASI) ed è stato portato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale con il volo Shuttle, partito da Cape Canaveral il 4 luglio scorso, e rimarrà operativa almeno fino alla fine del 2007 (nell’US-Lab)

Sempre condotto dall’Università di Tor Vergata ed appartenente a questo ambito di ricerca, è l’esperimento ALTCRISS (European Alteino Long Term monitoring of Cosmic Rays on the International Space Station), un esperimento coordinato sempre dal centro MARS di Napoli e condotto in orbita anche da Reiter, che analizza il flusso dei raggi cosmici secondo varie direzioni e che studia anche la capacità di assorbimento dei raggi cosmici stessi da parte di materiali di diverso tipo che possono essere usati come schermi durante i viaggi interplanetari.
ALTCRISS è l’estensione a un volo orbitale prolungato di esperimenti già eseguiti nel corso delle missioni Marco Polo ed Eneide, alle quali ha partecipato Roberto Vittori. E’ un esperimento ESA ed è condotto nella parte russa della ISS.

In un altro post magari vi daro’ maggiori info sugli esperimenti di Nespoli previsto durante il volo di Settembre 2007

Davvero molto interessante!!

Giustissimo e interessante quello che dici Buran, ma non è mica previsto il lancio di un prossimo modulo di ALTEA con 10A o 1E?!

Giustissimo e interessante quello che dici Buran, ma non è mica previsto il lancio di un prossimo modulo di ALTEA con 10A o 1E?!

ALTEA, alla fine del ciclo di esperimenti pianificati dall’ASI, sarà poi utilizzato anche dall’Agenzia spaziale europea (ESA) nell’ambito di un programma denominato “ALTEA Shield” (cosi’ come ALTCRISS è l’estensione di esperimenti già eseguiti nel corso delle missioni Marco Polo ed Eneide con il payload ALTEINO): in pratica quello che ora è un casco da indossare diventa un apparecchio “mobile” da fissare all’interno nell’US-Lab in prefissate posizioni. Da portare a bordo è sostanzialmente un lungo cavo tale per tenere ALTEA collegato al suo power/telemetry rack. L’attuale processo di pianificazione dell’esperimento è pero’ piuttosto in ritardo (perchè la LABEN non ha ricevuto ancora il contratto, che io sappia, dall’ASI per costruire il suddetto cavo). Per imbarcare queso cavo sul volo 10A è ormai troppo tardi, si sta pensando all’1E (quasi tutto Europeo e quindi anche gratis) ma comunque l’esperimento non si farà prima probabilmente di Marzo 2008.

Segnalo comunque un articlo veramente esaustivo su Dedalonews http://www.dedalonews.it/it/index.php/09/2006/altea-forse-a-ottobre-lavvio-delle-misurazioni-con-linnovativo-strumento-italiano-sulla-iss/

Grazie dell’ottima spiegazione Buran! Mi girava per la testa una 1E ma non ne sapevo molto di più! :smiley:
Grazie ancora e… complimenti! :slight_smile:
PS. Ma i dati ottenuti, come funziona, sono di dominio pubblico?
In effetti è difficile anche per i malati di astronatica con le antenne sempre attente trovare notizie degli esperiementi in microgravità… :?

Cosa c’è di meglio di una bella foto dalla ISS:


https://spaceflight.nasa.gov/gallery/images/station/crew-14/html/iss014e16172.html