Si certo. Ho fatto del mio meglio. Nascondo con lo spoiler per non rovinare la sorpresa a chi è arrivato fin qui senza leggere nulla delle altre recensioni altrettanto discrete
[Intervistatore] Come state entrambi?
[Rick e Mark Armstrong] Tutto bene
[Intervistatore] Ottimo. Penso di poter dire che voi ragazzi siete della famiglia. Noto una certa somiglianza, negli zigomi forse… Sto scherzando. Penso che il film sia incredibile. La sola cosa che manca è che vostro padre non indossava un mantello, perché lui è… non voglio dire parolacce ma un f…tuto eroe, voglio dire, è incredibile quello che ha fatto. Ma vorrei discutere un po’ di come è stato per voi guardare [il film] per la prima volta. Lo avete già visto?
[Mark Armstrong] Sì, lo abbiamo visto. Siamo stati coinvolti nella produzione del film per quasi due anni. A livello di sceneggiatura, di produzione… Siamo stati consulenti.
[Intervistatore] Ok, ma un conto è fare da consulenti, o leggere la sceneggiatura, un altro è l’esperienza viscerale di stare seduti al buio in una sala cinematografica e guardare l’evolversi del viaggio.
[Mark Armstrong] Certo, è una sensazione incredibile, e quando abbiamo visto il risultato finale, con quegli effetti così reali, con la colonna sonora che era assolutamente fantastica, e certamente la recitazione, è stato veramente gratificante vedere il tutto prendere forma, in un modo che a noi è risultato familiare e veritiero.
[Intervistatore] Una delle scene che più potenti, e non è davvero uno spoiler, ma è la scena di quando voi due vi trovate seduti al tavolo da cena [il tavolo del salone, più grande di quello usato per il pranzo] insieme a vostra madre e vostro padre, quando lui si sta preparando ad andare sulla Luna e lei pretende che lui vi parli… Quanto di quello… perché c’è sempre un equilibrio tra i fatti realmente accaduti e la loro trasposizione cinematografica… Quindi cosa si prova a guardare quella scena? E’ simile a quanto è successo realmente? E’ rappresentativa della dinamica degli eventi occorsi tra voi e loro?
[Mark Armstrong] Sì, abbiamo avuto una riunione di famiglia, è avvenuto al tavolo da cena, ed è un ricordo memorabile per noi, perché non avevamo mai avuto una riunione di famiglia al tavolo da cena. Forse era successo al tavolino della cucina, o nel salotto, ma mai ci eravamo riuniti nello spazio più formale della casa (tranne che per le cene nei giorni di festa, Natale, Pasqua, Thanksgiving, roba così). E sì, quello è esattamente quanto è successo. E Rick può raccontare quello che lui ricorda di quanto venne detto. Io ero troppo piccolo per ricordare i dettagli specifici del dialogo. Mi ricordo solo che non ero preoccupato. Ricordo di essermi allontanato dal tavolo senza particolari preoccupazioni.
[Rick Armstrong] Sì sì, ha certamente iniziato la riunione dicendo che era fiducioso nella missione, che avrebbero potuto non atterrare, 50-50, che molte cose dovevano andare per il verso giusto, ma che credeva che sarebbero tornati, e che c’erano alcuni rischi. Sì, più o meno è questo che ci disse, così come lo ha detto Ryan [Gosling]. La sola differenza tra realtà e film è che non ricordo di aver chiesto esplicitamente se lui credeva che sarebbero tornati, perché non avevo alcun dubbio sul fatto che sarebbero tornati. Ero certo che qualsiasi cosa fosse successa avrebbero trovato una via d’uscita e sarebbero tornati. Avevo 12 anni e quindi capivo cosa stava succedendo, ma non ero abbastanza maturo per cogliere la complessità di quello che stavano cercando di ottenere.
[Intervistatore] La performance di Ryan [Gosling] è spettacolare. Riesce a catturare così tanto anche parlando così poco…
[Rick e Mark Armstrong] Sì sì
[Intervistatore] … di chi fosse vostro padre. Quanto accurata è stata la sua rappresentazione di lui?
[Mark Armstrong] E’ molto accurata. Voglio dire, Ryan ci ha azzeccato in pieno. Papà non parlava molto, e certamente non era lui di solito a dare inizio alle conversazioni, ma era un attento ascoltatore, che pensava bene a quello che voleva dire e poi quello che diceva andava esattamente al punto.
[Rick Armstrong] A me è piaciuto che siano usciti anche momenti di umorismo, perché papà era una persona abbastanza divertente, di un umorismo asciutto e faceva spesso delle battutine. Nelle scene in cui Ryan interpreta quei momenti… sì, credo di poter dire che papà si sarebbe proprio espresso in quel modo, se avesse fatto quella battute.
[Mark Armstrong] Abbiamo avuto modo di leggere le versioni preliminari della sceneggiatura, e questo è quanto abbiamo detto a Josh, cioé, che doveva far trasparire il suo senso dello humour, perché le persone non conoscono questo aspetto ma è una parte importante della persona che era.
[Intervistatore] E quindi ancora complimenti per il film. Spero che abbiate altre opportunità di vederlo.