Gravità artificiale

Il modulo di servizio però non ha ambienti pressurizzati.

Ok capito. Quindi al posto della gravità avranno una palestra spaziale attrezzatissima. Beh io andrei subito :grin:

Forse tu ti stai riferendo al modulo pressurizzato che dovrebbe essere agganciato sulla sommità di Orion solamente per i viaggi in spazio relativamente vicini, come l’orbita lunare.

Immagino abbiate visto che anche nel documentario “The Mars Underground” si fa riferimento alle alternative che avete citato.

Secondo me Isa hai le idee un po’ confuse, in quanto confondi il Modulo di Servizio con un Modulo Abitativo. Il primo come scrive Lupin non ha parti pressurizzate e non è abitabile, contiene solo i “macchinari” necessari alla sopravvivenza degli astronauti e al movimento dell’astronave (potremmo paragonarlo alla zona che sta sotto al cofano motore delle automobili). Il Modulo Abitativo è invece un ambiente pressurizzato con spazio abitabile, e lo si potrebbe paragonare all’interno di un camper, con letti, cucina, soggiorno, doccia, etc.

Avete ragione ho scritto una cavolata o meglio andando a memoria e ricordandosi solo service module + ATV ma pensando ad un modulo abitativo ho citato quello.
Però mi sono fatta un giretto veloce su gugol e di sto fantomatico modulo non ho trovato traccie.
Sarà colpa del proxy polacco che non mi capisce :stuck_out_tongue_winking_eye: :stuck_out_tongue_winking_eye:
Avete qualche link?

*edit
Qui parla dell’esercizio fisico
https://www.nasa.gov/feature/exercise-device-for-orion-to-pack-powerful-punch

edit parte seconda
OK ho sonno …
Ho capito che non c’è un modulo abitativo solo il crew module e il modulo di servizio non pressurisation
Lascio in pace il proxy e vado a dormire
-_-

Mi tuffo anche io ad azzardare una proposta.
Ma se la navetta fosse composta da due sezioni cilindriche, una per gli astronauti ed una di riserva nel caso qualcosa andasse storto nella prima (Apollo 13 docet), collegate da un cavo srotolabile e se dopo il lancio la navetta fosse posta progressivamente in rotazione così da portare le due sezioni ad allontanarsi e ruotare attorno ad un centro di rotazione equidistante tra le due fino a raggiungere una distanza idonea a rendere fruibile l’effetto centrifugo?
All’arrivo o in caso di emergenza, le due metà potrebbero frenare la rotazione e ricongiungersi e continuare in normale assenza di gravità.
Motori a ioni per imprimere il moto rotatorio lentamente ed in modo costante, cavi ad alte prestazioni attualmente in sperimentazione presso NASA.
Che ne pensate?
PS: sicuramente qualcun altro ci avrà già pensato.

Sì, è stato effettuato un esperimento simile nel 1966 nella missione Gemini 11, collegando con un cavo la capsula a uno stadio Agena. I risultati non sono stati soddisfacenti per le difficoltà di controllo del sistema.

È molto simile a quello mostrato in questo video. Tutti sistemi molto complessi, che prevedono docking, EVA e altre cose. A sto punto è più facile fare il ciambellone…

Si in effetti, adesso che lo vedo, è abbastanza simile, ma io proponevo 2 habitat uniti da uno o più cavi avvolgibili: il docking, che in questo caso sarebbe guidato dai cavi, rappresenta un problema? Perché la EVA?

Il controllo del tutto mi sembra abbastanza complesso. Il cavo blocca un solo grado di libertà, in un sistema con due corpi ne hai altri 11 da controllare…
La EVA la pensavo per passare da un modulo all’altro; in caso di emergenza nel modulo principale, non mi sembra plausibile fare un docking

Ti riferisci al mantenimento della rotazione uniforme, in regime di crociera, o alle operazioni di separazione/unione, lancio ed arrivo in atmosfera, in condizioni nominali? Mi domandavo a quali tipi di perturbazioni fosse soggetto il sistema in regime di crociera.

Pensavo a questa come una ipotesi che richiede molta meno massa rispetto ad una ciambella e più semplice rispetto alla presenza di un corpo principale in rotazione non solidale. Ritengo inoltre che la fruibilità del sistema in caso di emergenza dipenda dall’emergenza. I cavi in fin dei conti sono necessari per sostenere la forza centrifuga durante il lungo viaggio, ogni altra funzionalità è discutibile: non potrebbero essere sostituiti o conteniti da un tubo di materiale non rigido ospitante cavi per i trasporto di energia ed atmosfera, e forse anche una teleferica per il trasporto di materiali ed astronauti?
Non ritenete che dal programma Genesi sia disponibile qualche soluzione tecnica in più?

Beh, sì, però nel caso della ciambella per lo meno tutta la massa è “utilizzabile”, nel senso che è spazio vivibile per l’equipaggio. Nel tuo concetto invece uno dei due corpi è solo una zavorra per equilibrare il sistema, in sostanza stai raddoppiando la massa del modulo principale con un’altra massa che rimarrà inutilizzata…

Tutto si può fare, ma ogni cosa che aggiungi aggiunge complessità al sistema, e aggiunge “failure cases”. Non si può rispondere a tutte le domande dettagliate a meno che non sviluppi un progetto preliminare :wink:
Io rimango dell’idea che la cosa più semplice è non fare nessuna centrifuga, perché per un viaggio di 6 mesi non serve…

E fare whatiffing per quando dovremo fare viaggi di 5 anni oltre la cintura di Kuiper ha poco senso, perché passeranno minimo 100 anni prima che questo sia possibile, e non abbiamo idea delle tecnologie che ci saranno allora

Siam d’accordo. Era solo per rispondere ad una domanda del tipo: se dovessimo farlo oggi, come potremmo farlo?
NB: mi dò una risposta, poi mi faccio la domanda.

Tornando alla domanda originale:

Nell’ambito di una riunione del NASA Advisory Council:

"Specifically, Mr. Hale was interested in how artificial gravity might help address some of the issues facing long-duration microgravity missions.

Mr Gerstenmaier responded that NASA had no studies showing the need for artificial gravity, leading Mr. Hale to point out “you’ve got a lot of really critical things that you’re trying to investigate, and if it pans out that you can’t mitigate one of those risks” with what is currently under development, might artificial gravity be something to consider.

Mr. Gerstenmaier responded that all microgravity considerations are currently mitigatable with the systems in place or under development.

Further, Mr. Gerstenmaier noted that “you’re never gonna provide a partial gravity environment throughout the entire vehicle.

“I think the changes associated with trying to provide partial gravity are so fundamental and large … that I don’t think that’s an area that’s really a problem. [We have] real problems that need to be addressed, and partial gravity isn’t something that we should be spending quality time on right now."
"
Fonte: https://www.nasaspaceflight.com/2016/08/nasa-progress-deep-space-habitat-development/

Chi sa, forse il visionario farà uscire qualcosa dal cilindro anche in proposito, la fine di settembre. :smile:

Fa piacere vedere che il signor Gerstenmaier la pensa come me. La prossima volta che esce la vacancy da “NASA Associate Administrator for Human Exploration and Operations” quasi quasi provo a mandar loro il CV :stuck_out_tongue_winking_eye:

Già, ricordo di aver letto queste considerazioni da parte di baffetto Gerstenmaier ancora lo scorso anno.
Anzi, avevo proprio visto il video in cui le esprimeva a parole, se non sbaglio era una conferenza stampa in cui si parlava proprio dello stato attuale dei concetti di moduli abitativi per i viaggi verso Marte.

E’ vero che ufficialmente non mi pare che al momento, almeno da parte della Nasa, ci siano studi e progettazioni in tal merito … ma non mi stupirei che a breve invece la questione venisse presa più in seria considerazione …
C’è da dire cmq che in effetti con gli ultimi sviluppi che vediamo sulla ISS, un viaggio di 6-7 mesi ormai non sembra che abbia così bisogno di gravità artificiale, soprattutto considerando come dopo poche ore dal rientro gli austronauti sembrano stare già fisicamente bene.

Comunque come dice Peter, chissà che Musk non tiri fuori qualcosa in merito a settembre :clap:

Anche io la penso come te, attualmente le soluzioni proposte difficilmente passerebbero un analisi FMECA e sicuramente i costi / benefici non sarebbero tali da giustificare un investimento in tal senso.
Però io non posso mandare il CV alla NASA :flushed:

Con tutto il rispetto per Mr. Musk, ma se tira fuori qualcosa di inutile non me la sento di applaudire.
La fantascienza è piacevole, ma chi fa le cose per davvero non si può basare su di essa. Se dopo decenni di studi salta fuori che invece di fare ciambelloni rotanti conviene sviluppare una “palestra” adeguata, continuare a pensare alle ciambelle è reazionario, non più rivoluzionario…

Concordo totalmente con Buzz, e una “ruota gravitazionale” per mandare su Marte una Dragon cargo non mi sembra il massimo dell’utilità…