Intervista al New York Times di Robert Bigelow

No, purtroppo no… (ho visto le foto)
Gli studi però continuano.

Un corposo aggiornamento al sito della Bigelow.

Dettagli tecnici su Sundancer e BA330:
http://www.bigelowaerospace.com/sundancer.php
http://www.bigelowaerospace.com/ba330.php

Dettaglio sull’espansione e le nuove strutture in costruzione nel Nevada:
http://www.bigelowaerospace.com/prosper.php

Sequenza di costruzione delle stazioni orbitanti:
http://www.bigelowaerospace.com/orbital-complex-construction.php

Training astronauti:
http://www.bigelowaerospace.com/training-astronauts.php

Alcuni dettagli sul leasing delle stazioni complete:
http://www.bigelowaerospace.com/leasing-information.php

Che voi sappiate è previsto che almeno un astronauta sulla stazione sarà fornito dalla Bigelow stessa per il maintenance delle apparecchiature di bordo? Non possono certo far lavorare i turisti che hanno sborsato decine di migliaia di dollari. Ve lo vedete un multimiliardario con le mani dentro alla toilette comune per cercare di farla funzionare?
Personalmente sarei disposto anche a pulire i cessi pur di stare lassù ma non certo dopo avere pagato una cifra spropositata.

Beh sicuramente ci sarà almeno un’astronauta come pilota della capsula che porterà alla stazione, quindi…

Hai ragione. Certo che se ci saranno gli stessi problemi di gioventù incontrati da molti sistemi della ISS al “malcapitato” gli toccherà di lavorare giorno e notte.

Non sono solo problemi di gioventù. Su Columbus c’è una media di quasi un’anomalia al giorno. Se consideri tutto l’USOS la media sale. È inevitabile per un sistema di questa complessità. La maggior parte di queste sono ovviamente anomalie minime, e vengono risolte da terra senza l’intervento degli astronauti. Però il tempo impiegato dagli astronauti per effettuare riparazioni o attività di mantenimento al sistema rimane comunque considerevole…

Come dici giustamente sono sistemi estremamente complessi e quindi sempre a rischio di guasto o con delle cadenze di manutenzione molto frequenti, e non credo che Bigelow possa fare meglio di NASA, ESA, JAXA o dell’agenzia spaziale russa. Mi sa tanto che un tecnico solo a bordo non sarà assolutamente sufficiente. Se non si era capito, la mia più grande preoccupazione/dubbio su queste stazioni private è proprio l’affidabilità dei sistemi di bordo, soprattutto quelli per il controllo ambientale.

Però la Bigelow ha gia Genesis I e II in orbita da anni senza problemi e d’altra parte la NASA e le altre agenzie spaziali hanno sempre fatto costruire ciò che hanno mandato in orbita da ditta private più o meno grandi .

Però se non sbaglio i due Genesis non hanno i sistemi di supporto vitale che sono (diciamo così) i sistemi più importanti, infatti non sono studiati per essere “manned”, si tratta di articoli di test per verificare la resistenza dell’idea del modulo gonfiabile

E soprattutto non hanno neanche nessuno a bordo. :wink:

Intendiamoci, a me farebbe molto piacere se davvero realizzassero quello che dicono e soprattutto nei tempi dichiarati. È solo che mi sembrano delle sparate pubblicitarie un po’ difficili da realizzare sul serio. Vedremo…

Qui un video promozionale con l’utilizzo della capsula Boeing cui accenna Bigelow nell’intervista a inizio thread:
http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=13579.msg145459#msg145459