Launcher, un'altra small company per small satellite

Non ne ho visto traccia sul Forum, per cui ho deciso di fare un riassunto relativo a Launcher, anche se graficamente sarebbe LΛUNȻHER, un’azienda che si vuole inserire nel mercato degli small satellite.
È stata fondata da Max Haot, attuale CEO, un appassionato di spazio che ha progettato e sviluppato alcune piattaforme come Livestream e la divisione interattiva di IMG, vede come chief designer Igor Nikishchenko, ex membro di Yuzhnoye e con un’esperienza anche in Avio, si vuole porre come leader nel mercato dei piccoli satelliti, posto attualmente occupato da Rocket Lab.

Per raggiungere questo obiettivo sta sviluppando il più potente razzo per piccoli satelliti, chiamato Rocket-1.

Rocket-1

Avrà 5 motori Engine-2, sarà alto 20 metri e con una capacità di 773 chilogrammi in LEO: questa caratteristica permetterà a Rocket-1 di essere il lanciatore con il più alto rapporto payload/massa del razzo nell’industria dei smallsat.

Altre caratteristiche sono riassunte di seguito.

Pyaload per LEO (200 km) 773 kg
Payload per SSO (500 km) 400 kg
Altezza 20 m
Diametro 1.7 m
Stadi 2
Propellente LOX/RP-1
Motori del primo stadio 4 Launcher E-2
Motori del secondo stadio 1 Launcher E-2 adattato al vuoto e con capacità di riaccensione
Massa al decollo 33,400 kg
Percentuale di payload 2.3%


Carichi verso due orbite.


Spaccato del razzo.

Profilo di missione tipico

Rocket-1 partirà probabilmente dal Kennedy Space Center o da Cape Canaveral (sempre che non vengano riunite). In alternativa potrebbe partire da Wallops Island, dove attualmente c’è il secondo pad di lancio, l’unico americano, di Rocket Lab, diretta competitor. In soli sei minuti raggiungerà i 200 chilometri di altitudine e una volta inserito in orbita, rilascerà i satelliti.


Profilo di missione.

Alcune immagini simulate di una missione.

Engine-2

Alcune caratteristiche del motore di Rocket-1:

Spinta 97.8 kN
Propellente LOX/RP-1
Burn 365 s (in versione vacuum)
Tipo combustione Oxidizer-rich staged combustion
Efficienza 98%
Raffreddamento LOX
Lega Rame
Stampa 3D

In caricamento: E2-Square-720P.mp4…

L’azienda non risparmia elogi su questo motore, definendolo il più performante nella classe dei razzi per piccoli satelliti, avendo la più grande spinta, il più basso consumo di propellente e il più basso costo per grammo di spinta.

Altra caratteristica del motore è che sarà disponibile per aziende e governi per l’integrazione con altri veicoli di lancio, un po’ come il Photon di Rocket Lab, solo che in quel caso si parla di kick stage.

La promessa di queste performance straordinarie sarà rispettata utilizzando la stampa in 3D con una lega di rame e sfruttando l’esperienza di Nikishchenko, alla guida con il motore più prestante a ciclo chiuso.

E-2 è in sviluppo con il test previsto per il 2020, mentre il suo gemello a scala ridotta E-1 è già stato testato più di un centinaio di volte.

Scelte di design sul motore

Oltre ai già citati propellenti e tipo di motore, l’azienda comunica che E-2 avrà una pressione interna di 95 atmosfere, con una miscela tra ossidante e propellente con rapporto 2.62. Inoltre avrà un sistema di raffreddamento duale, utilizzando LOX per il cilindro e la gola (?) e il cherosene per l’ugello, mentre i materiali della camera di combustione verranno consumati anch’essi. Gli impulsi specifici sono di 365 secondi per la versione vacuum del secondo stadio, mentre 327 nel vuoto e 290 a livello del mare per quelli del primo.


Dettagli sul ciclo di E-2.

Stampa 3D in lega di rame

L’utilizzo di questa tecnica consente di ridurre costi, complessità e tempo di fabbricazione per molte componenti, incluse la camera di combustione, gli iniettori e le turbopompe. La camera verrà inoltre stampata in un pezzo unico e sarà la più grande al mondo di questo tipo, rendendo più efficienti le tecniche di raffreddamento

Test a scala ridotta

Come già detto E-1 ha effettuato più di un centinaio di test. inoltre, grazie al sistema di raffreddamento e la stampa D, si è potuto osservare un esausto blu, mai successo nella storia dei motori a cherosene. È stato testato con la miscela di E-2 e con entrambi i sistemi di raffreddamento.

Ecco il video.

Mentre in questo è presente la fabbricazione tramite stampa 3D.

Fonte: Launcher - Rocket-1.
Fonte: Launcher - Engine-2.

Tutti i crediti per le immagini sono di Launcher.

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E io che pensavo che il minimo storico di fantasia sui nomi l’avessimo toccato con Astra Rocket 3.0…

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Tutta questa presentazione era necessaria anche per non piazzare a caso le foto del test del motore E-2, svolti ieri.

L’azienda comunica che nelle prossime due settimane verrà sostituita la camera di combustione con quello effettivo per il volo. Quello di ieri non era ancora quindi il vero E-2.

Qui un video del test.

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Presso il centro Stennis di NASA Launcher ha completato un test completo della turbopompa che sarà montata sul motre E-2. Sono stati raggiunte tutti gli obiettivi, ovvero pressione (320 bar), efficienza (64%), usso (24kg/s) e duata (120 s).

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È stato completato un test del motore di Orbiter, il kick stage dell’azienda, progettato per volare anche su un F9.

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Nel frattempo l’azienda ha comprato 3 missioni rideshare con SpaceX, che vedranno volare orbiter nel gennaio, aprile e giugno 2023 (tre missioni transporter, probabilmente). Altre date e dettagli nell’articolo di sotto.

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È stato completato un test del motore E-2 presso lo stabilimento NASA di Stennis: l’azienda si sta avvicinando a raggiungere gli obiettivi che si era preposta con questo motore, ovvero 10 tonnellate di spinta (raggiunte per ora le 8,6), un rapporto ossidante/carburante di 2.62 (ora 2.4) e 100 bar di pressione (ora 90).

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Launcher ha firmato un contrattoper lanciare due satelliti con il suo kickstage Orbiter.

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Orbiter, il kick stage dell’azienda, ha passato i test vibrazionali.

Il video del test.

Alcune foto, visibili anche su flickr.

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Nuovo articolo di Luca Frigerio pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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sembrerebbe che il vettore sia stato cestinato dalla nuova proprietà