Recentemente mi è stato chiesto quali saranno le differenze e le sfide nel passaggio dalla ISS al Gateway.
Ho risposto che secondo me la logistica sarà uno dei problemi principali del Gateway, proprio perché non è così facile portare le cose su e giù oppure farle bruciare in atmosfera. Sicuramente NASA ci ha già pensato, ma non ho mai letto da nessuna parte di quale sia la soluzione.
Farli schiantare sulla Luna in un’area definita e controllata? Magari misurando i gas emessi dopo l’impatto, che serve anche come esperimento (al netto degli elementi presenti nel modulo schiantato)?
A me pareva che l’argomento fosse gia’ stato sfiorato ma non ricordo dove, probabilmente qui.
Edit: ho trovato questo:
According to the statement of work and requirements documents included in the draft RFP, each mission would be required to deliver at least 3,400 kilograms of pressurized cargo and 1,000 kilograms of unpressurized cargo to the Gateway. The spacecraft must be able to remain docked to the Gateway for up to three years, and depart with at least as much cargo as it delivered for disposal “to a government-approved safe and stable end-of-mission disposal orbit or other government-approved disposal location.”
Era proprio questo il mio dubbio. Non è facile farle bruciare in atmosfera?
Non riesco a trovare i dati del delta V per il deorbitamento dalla ISS, ma a occhio dovrebbe essere di 0,1-0,2 km/s.
Da NRHO alla Terra è di 0,45 km/s. Capisco che per andare da LEO a NRHO il costo è molto maggiore, perché c’è tutta la manovra di TLI che consuma un sacco, ma al ritorno chissenefrega, no? Anzi, brucia ancora meglio a quella velocità.
È veramente un problema lo smaltimento dei cargo? Mi sembra molto semplice, strano che non riesco a trovare niente.
Ho il dubbio che sia già stato postato, dato che è un ICYMI…
JAXA e CSA hanno concluso gli accordi internazionali con NASA per il Gateway, con i primi che forniranno alcune funzionalità per il modulo abitativo, mentre la seconda, come si sapeva, le interfacce robotiche per i moduli del Gateway.
Forse al discorso si può aggiungere la possibilità del Centaur V riutilizzabile.
Non paragonabile al Falcon9, ma impostato come un muletto tra orbita terrestre e lunare, potrebbe essere un appoggio ad entrambi gli scenari (rientro o parcheggio). Magari non specificamente per il Gateway, ma per altri mezzi/moduli coinvolti
Boeing ha rispolverato l’ipotesi di in-space refueling e propellant depots?
E’ un tema molto sensibile, sarebbe un bel cambiamento rispetto a quello che si diceva in giro. C’e’ un famoso articolo di Eric Berger in proposito che non linko.
se non è un grosso problema di gestione detriti avere un’orbita su cui parcheggiare materiale, mi sembra utile averlo a disposizione in futuro, magari non prossimo, questo materiale, piuttosto che bruciarlo. Magari tra 50 o 100 anni avere qualche centinaio di tonnellate di materiale raffinato su un’orbita in zona luna sarà utile
Magari si può fare, non lo so con certezza, ma sinceramente non ho mai visto come sia possibile avere un’orbita cimitero in prossimità di un’orbita HALO. L’orbita del Gateway non sarà affatto stabile, anzi questa è anche una delle peculiarità dell’orbita scelta, che potrà spostarsi facilmente per coprire vari siti d’atterraggio sparsi su tutta la superficie lunare. Il paragone con l’orbita cimitero dei satelliti geostazionari non calza, secondo me, visto che quell’orbita ha una stabilità di un milione di anni.
Dopo un decennio i satelliti passivati in orbite vicine alla NRHO andrebbero praticamente ovunque con le perturbazioni che ci sono, in orbite lunari diverse, in orbite geocentriche, e addirittura, se si incastrano una serie di coincidenze molto poco probabili, potrebbero finire anche in orbita eliocentrica.
Ripeto, non sono sicuro della non esistenza di un’orbita cimitero stabile presso NRHO.
Se il Centaur può fare da taxi, sarà una passeggiata rientrare a Terra (da NRHO a TEO).
Questo è quello che affermava il vecchio articolo di space news citato prima:
La cosa migliore, secondo me, sarebbe quella di farli atterrare sulla Luna senza farli schiantare.
Possono sempre essere riutilizzati, magari (in futuro) come serbatoi di carburante prodotto in loco …
Un’ultima considerazione, che mi era sfuggita, c’è da considerare la possibilità di eseguire una traiettoria balistica, una simile a quella descritta qui:
Potete notare come prima cosa che i movimenti sono simmetrici, TLI to NRHO e NRHO to Earth, ad esempio è sempre lo stesso valore.
Il valore NRHO to Earth è di 0,45 km/s, esattamente come avevo riportato sopra, leggermente superiore al valore riportato di 0,12-0,13 riportato da Cristoforetti tramite Paolo. Ma se zoomate bene nella slide in basso a destra ci sono questi bei valori interessantissimi:
Da BLT (Ballistic Lunar Transfers) a NRHO, e quindi anche viceversa, solo 0,03 km/s! Attenzione, è solo un quarto del valore di rientro dalla stazione spaziale alla Terra.
Vuol dire che se uno gioca bene con Terra, Luna e Sole (e con la matematica), può risparmiare un sacco di propellente, e tornare dalla Luna (da NRHO) sarà molto più economico che tornare da LEO. Il viaggio durerà 3-4 mesi, ma se si tratta di buttare la spazzatura non c’è fretta. Ovviamente se c’è un carico più urgente da far rientrare in pochi giorni, ad esempio un equipaggio, si può seguire la strada diretta NRHO to Earth.
Canadarm2 e DEXTRE si sono mossi per la prima volta in autonomia, testando il software che permetterà loro (e ai loro successori sul Lunar Gateway) di operare senza la guida del ground control.
Probabilmente è già stato scritto, ma ho letto ieri che il gateway a differenza della iss, sarà per la maggior parte del tempo disabitato tra una missione e l’altra. Questo a meno di eventuali altri accordi con altre nazioni partecipanti al progetto che potrebbero riempire i “buchi” con ricerche in orbita lunare
Guardando la foto notavo sul “soffitto” quello che sembrerebbe essere un braccio robotico. E già si fantastica su bracci robotici interni comandati da terra…
Qui tutte le foto dall’album “Gateway” nella pagina Flickr di Alex