Macchine fotografiche su ISS

Don Pettit ha postato sul suo account Google+ una curiosa foto in cui è circondato da macchine fotografiche all’interno di Cupola.

mega timelapse con riprese quasi a 360°??

Wow… non sapevo che ne avessero così tante. Ma che se ne fanno?
Voglio dire, potrei al massimo concepirne 6 di macchine, considerando l’ipotesi (molto molto improbabile) che tutti e 6 stiano facendo una diversa attività che per coincidenza richiede la macchina fotografica contemporaneamente per tutti… Ma in quella foto ne conto 10 di macchine! Non bastava mandar su gli obiettivi?

Beh se consideri che ultimamente in certi periodi alcune sono impegnate nella realizzazione dei tanti timelapse cui ci hanno abituato, altre potrebbero essere controllate da remoto o dedicate a particolari esperimenti… Ci sta… è pir sempre il più bel panorama che una macchina fotografica possa riprendere… :slight_smile:

Beh, domanda: li cambiano gli obiettivi o no? Magari hanno valutato davvero pro e contro della procedura di montaggio smontaggio obiettivi in assenza di gravità ed hanno vinto i contro, dovendo quindi avere un corpo macchina per obiettivo.
Sicuramente è più facile pulire la lente esterna che l’interno di un corpo machina…

Questa è solo una supposizione eh…

A me viene in mente un’altra possibile spiegazione!
Se ogni nazione /agenzia spaziale partecipante alla ISS ha una sua macchina fotografica di proprietà, come minimo abbiamo già 14 macchine…

I corpi macchina devono essere cambiati periodicamente per l’effetto dei raggi cosmici sul sensore.

Ah, già, me n’ero dimenticato! :slight_smile:
Di sicuro il CCD si rovinva progressivamente, ogni volta che viene colpito da qualche ione pesante si perde qualche pixel. Sulla ISS la degradazione deve essere abbastanza veloce.

Però non ha molto senso mandare su 10 macchine contemporaneamente, non è una ridondanza che funziona, perchè statisticamente le dieci macchine si degraderanno contemporaneamente (a meno di non tenere le macchine di riserva dentro uno shelter…). Quindi non credo che ne abbiano 10 per quel motivo, mi conince di più la spiegazione di Alby

Mi era anche capitato di vedere in fasi particolarmente concitate di avvicinamento di mezzi esterni, come Progress, shuttle o Soyuz almeno 2 astronauti impegnati in riprese fotografiche da punti differenti della ISS, con ciascuno diverse macchine a disposizione equipaggiate con obiettivi differenti per passare rapidamente a riprese con lunghezze focali differenti senza cambiare obiettivo su un solo corpo macchina…

Credo siano proprio tutte di Don Petit, tutte Nikon. Ne ha tante perché ha fatto questo lavoro

(immagine ingrandita qui >> http://blogs.airspacemag.com/pettit/files/2012/06/cupola-1-931_7859.jpg

Dal suo blog, traduco:

Eliminare la luce riflessa
Quei fastidiosi riflessi di luce sulle finestre della nostra Stazione Spaziale possono rovinare l’estetica delle immagini e la loro visualizzazione notturna. La luce riflessa dai nostri numerosi pannelli di controllo e schermi di computer è quasi impercettibile, fino a quando non la troviamo ispezionando attentamente le immagini, cosa che in genere avviene dopo il ritorno sulla Terra quando non vi è nessuna possibilità di ripeterle. Le riflessioni sono aggravate dal design della cupola: quattro strati di vetro con conseguente otto superfici parallele a specchio. Per i fotografi, questi strati possono creare un tunnel inquietante di macchie colorate che si ripetono all’infinito, come quando ci si trova in una casa di specchi.

Per eliminare questi riflessi é richiesta al fotografo l’attenzione ai tanti piccoli dettagli. Qualsiasi fonte di basso livello di luce deve essere mascherata. Anche quando questo viene fatto, la luce proveniente dai moduli del nodo adiacente 3 e 1 è sufficiente a rovinare una sequenza di immagini notturne. Poi c’è il bagno, vicino alla Cupola, che, se occupato, genera luci sufficienti a rovinare l’immagine. Ho scoperto che è possibile allenare l’equipaggio per usarlo al buio.

Come misura radicale, ho steso un panno nero alla base della Cupola con un’apertura sufficiente solo per la mia testa. Fatta come un un pullover a collo alto appiattito, questa barriera esclude di fatto tutti i raggi luminosi erranti. Non appena gli occhi si sono abituati, il panorama e le fotografie diventano davvero spettacolari.

Fra Don e Paolo Nespoli dobbiamo fare una gara a “chi si è divertito di più a fotografare dalla ISS”. Ma mi sembra che, senza nulla togliere al Poalone nazionale, Don abbia un tocco più professionale :wink:

Mi ha fatto sorridere la foto di Don che spunta dal buco, anche se l’avevo già vista… ho pensato: “e come fa ad usare le mani??” :wink:
Mi immagino la seccatura dei colleghi che oltre a non poter utilizzare la cupola perchè monopolizzata dalle macchine devono pure farla al buio :flushed:

È probabile che queste riprese venissero fatte durante i turni di sonno.

questo fa del Pirs uno dei moduli più vecchi della Iss…peccato!oltretutto,scusate se vado un po’ in off-topic ma mi fa anche riflettere guardare queste foto,che probabilmente sono state scattate ancora in 35mm. La ISS dall’alto ha visto cambiare il mondo veramente tanto. Mi piacerebbe molto mettere a confronto delle foto di bordo in un apposita sezione “Then & Now” es. Zvevda in una foto del 2000/3 circa e una del 2019/21 idem per zarya, e i successivi. Qualcuno però magari sa esattamente quando si è smesso di usare fotocamere analogiche a bordo della Iss?

Credo non siano mai state usate, ma andiamo anche questa volta OT quindi basta aprire un Topic apposito nel caso. ho spostato i nostri messaggi qui.
Buona lettura.

P.S.
Altri due topic, che si trovano usando la magica funzione ricerca del forum:

2 Mi Piace