Paracadute per rientri spaziali

Nemmeno la capsula Apollo sfuggì alla “febbre da Rogallo”, tanto che furono condotti dei test in galleria del vento sia con parawing sia con ali di Rogallo vere e proprie:

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Sia per l’Apollo CM sia per la Soyuz SA furono considerati addirittura dei rotori liberi (come per l’autogiro) dispiegabili:

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Forse anche perche’ non e’ cosi’ indispensabile il controllo nella fase finale dell’atterraggio, l’oceano e’ grande, le previsioni del tempo e delle correnti sono sviluppati e i mezzi di recupero possono raggiungere il veicolo abbastanza velocemente.

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Guarda @indaco che l’ala di Rogallo per il progetto Gemini prevedeva l’atterraggio sulla terraferma, non in mare. Solo la precisione dell’ala di Rogallo avrebbe permesso, finalmente, di far tornare gli astronauti sulla Terra senza fargli fare il bagno.

Okkei, siamo molto OT, se qualcuno vuole spostare o creare nuovo argomento faccia pure.

Mi sembra di capire che l’assoluta priorita’ sia farli restare vivi, e nonostante i sacrosanti dubbi e cautele che non bastano mai, probabilmente il paracadute tradizionale con splash down continuera’ ad essere ancora per un po’ la soluzione piu’ prudente.

Secondo me il problema di fondo nel realizzare oggi quello che è stato fatto 50 anni fa, è che 50 anni fa la “Safety” non esisteva: bisognava far arrivare un uomo sulla Luna “costi quel che costi”… anche se il “costo” era un astronauta. Anche se 3 astronauti fossero morti al rientro, “pazienza”, sulla Luna c’erano arrivati.
Quello che rende quasi impossibile mandare un uomo sulla Luna oggi non è la tecnologia, ma le normative di sicurezza.

Non mi ricordo come si chiamava, ma il tizio che ai tempi dell’Apollo continuava a dire che era impossibile realizzare l’impresa entro il '69 senza mettere a rischio la vita degli astronauti… fu semplicemente sbattuto fuori dalla NASA.

Poi le cose andarono anche peggiorando col programma shuttle, abolendo la escape tower: così non solo gli atterraggi, ma anche i lanci divennero “o la va o la spacca”…

Ora bisogna “tornare indietro” e rimettere al primo posto la sicurezza dell’equipaggio, sarà dura… Figuriamoci se finissero su internet i piani di volo completi, con le probabilità di riuscita della missione! (per la prima missione Apollo credo fosse del 30%…)

Non capisco cosa intendi.

non credo che all’epoca fosse stato sviluppato un piano statistico dettagliato proprio perché non era una priorità, visti i tempi ristretti si è fatto il meglio che si è potuto e via

Era mio cuggino forse. Glielo chiedo al pranzo di Natale.

Per piacere, evitiamo il “sentito dire”.

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I documentari su History Channel non sono esattamente “sentito dire”.

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