Perdita di liquido refrigerante dalla Sojuz MS-22 (68S)

Tanto focalizzati sulle due Sojuz che è passato in secondo piano il destino di un altro mezzo di supporto: la Progress MS-21. Com’era prevedibile, la partenza del veicolo di rifornimento è stato ancipato, dal 16 al 9 febbraio. A Bajkonur c’è soltanto la piattaforma 31/6 attiva per i lanciatori Sojuz 2.1, di conseguenza non è possibile gestire due lanci molto ravvicinati nel tempo. C’era infatti la sovrapposizione tra la finestra di lancio della Progress MS-21 e della Sojuz MS-23.

Mediamente un Sojuz 2.1 necessita di sostare tre giorni al sito di lancio per essere pronto al 100% al decollo. Portata a termine la “corsa” del razzo verso lo spazio, le infrastrutture di terra vanno ispezionate alla ricerca di danni dovuti alla forza dei gas combustibili del primo stadio del lanciatore e configurate per servire una nuova missione. Quanto richiedono queste operazioni? Verosimilmente qualche ora come un paio di giorni. Non si sa con esattezza, Bajkonur non ha una frequenza di lanci elevata, di solito sono ben dilazionati nell’arco dell’anno.

Comunque una settimana può essere una buona misura del tempo di rotazione per i siti di lancio russi.

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