Perdita di liquido refrigerante dalla Sojuz MS-22 (68S)

Secondo me la discrepanza tra le due temperature si riferisce al prima (50°C) ed il dopo (30°C) la ventilazione forzata di aria dalla ISS, il che sarebbe perfettamente logico.

Il punto è che fintanto che la MS-22 resta attraccata alla ISS non ci sono e ne ci saranno problemi. Resta da capire se e come può rientrare a terra, ma questa è un’altra storia…

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Ho impostato una live per l’ispezione della MS-22

L’operazione andrà avanti per diverse ore. Tenete d’occhio il canale YT, in modo da vedere la live in corso. Purtroppo le dirette non possono andare oltre le 12 ore.

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Non è strettamente collegato, ma potrebbe: diciamo che la soyuz ci mette 3.5h per rientrare, e che Roscosmos dia il via libera per l’undocking ritenendo che la temperatura rimanga accettabile per 6 ore e che quindi ci sia margine. È contemplato un piano di abort dopo l’undocking dalla ISS nelle normali operazioni? Si tratterebbe di un re-docking?

Questa dovrebbe essere quella interessante.

Il braccio dovrebbe cominciare a riposizionarsi alle 13:30 UTC e l’ispezione iniziare alle 16:30 UTC

EDIT, maremma suina… È crashato e sono a 200 chilometri da casa.

Sorry :pleading_face:

EDIT. Riavviata

Intanto un amico di NSF in collaborazione con Apaiss ha aggiornato a mano

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Sinergia

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Alla fine hanno deciso che non andranno su Zarya, ma utilizzeranno la telecamera sull’End Effector di DEXTRE (identico a quello di Canadarm2) per l’ispezione.

La base del braccio sarà il PDGF su USLAB

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Andare con il braccio su Zarya è difficoltoso non tanto per gli spazi, ma per le zone interessate dalle emissioni radio delle antenne

Se ci si avvicina troppo, vanno disattivate e questo richiede coordinazione con l’equipaggio.

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Roscosmos ha detto che a fine dicembra valuterà le conclusioni dei gruppi di lavoro e prenderà quindi una decisione, accelerando se necessario le operazioni di preparazione della MS-23.

Negli ultimi aggiornamenti comunque la temperatura all’interno della capsula continuava a scendere e a rimanre nei margini operativi.

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RIA Novosti, riferendosi a una fonte anonima, ha affermato che l’esatta posizione della fuga in #SoyuzMS22 è stata stabilita dagli specialisti di Roscosmos utilizzando le foto e i video inviati dalla stazione. Si trova sul radiatore del sistema di raffreddamento vicino al gruppo di blocco della batteria solare.

(RIA Novosti, usare pinze medio lunghe)

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:joy: a me pare sempre più chiaro che nessuno si assumerà la responsabilità di mettere la firma alla usabilità di MS-22 in queste condizioni.

Mettiamola così: una cosa del genere, fosse avvenuta a terra, avrebbe richiesto o no un rinvio del lancio e una squadra di intervento per permettere di investigare la cosa e riparare la navetta?

E allora perché ciò non dovrebbe essere vero se il lancio avviene dallo spazio?

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Serie di tweet con una bella disamina sul sistema di raffreddamento delle Soyuz (en francaise, trois deux un piiiii)

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Arriva la prima relazione ufficiale di Roscosmos

https://www.roscosmos.ru/38641/

Traduco Google

Sulla situazione con il veicolo spaziale con equipaggio Soyuz MS-22 sulla ISS
I cosmonauti russi sulla Stazione Spaziale Internazionale continuano a lavorare secondo il programma, nulla minaccia la loro vita e salute. Il Mission Control Center vicino a Mosca controlla i sistemi del segmento russo della stazione, funzionano normalmente. Tuttavia, attorno alla situazione con la navicella spaziale con equipaggio Soyuz MS-22 viene intenzionalmente scatenata un’isteria: i falsi vengono lanciati in modo anonimo nei canali dei media e dei telegrammi: “la temperatura nella nave è salita a +50 gradi Celsius” o “i cosmonauti devono essere urgentemente evacuato sulla Terra”, o “sulla Terra sta già preparando una nave di soccorso”. Vediamo cosa sta realmente accadendo sulla ISS e come intende agire Roscosmos.

Cos’è successo alla nave?
Il 15 dicembre 2022, in preparazione della prevista passeggiata spaziale russa, è stata registrata una caduta di pressione nel sistema di controllo termico esterno della navicella spaziale con equipaggio Soyuz MS-22, che ha portato i cosmonauti di Roscosmos Sergei Prokopiev e Dmitry Petelin e l’astronauta della NASA Francisco Rubio al ISS a settembre.

Un’ispezione visiva della nave dalla stazione ha confermato una perdita di refrigerante, quindi l’uscita è stata annullata.

Secondo le prime informazioni, il danno potrebbe essere stato causato dall’ingresso di un micrometeoroide o detriti spaziali in un frigorifero-radiatore esterno situato nel vano strumenti e assemblaggio della navicella Soyuz MS-22.

Il sistema di controllo termico della nave è costituito da due circuiti: interno (contorno dei compartimenti abitativi) ed esterno (contorno dei radiatori incernierati). È progettato per rimuovere il calore e raffreddare lo spazio abitativo (il veicolo di discesa e il vano di servizio) e lo strumento del veicolo spaziale e il vano di assemblaggio.

In che modo la situazione ha influenzato l’equipaggio?
Non c’è modo. Vale la pena notare che le navi della famiglia Soyuz operano nello spazio dal 1966 e hanno dimostrato la loro affidabilità e sopravvivenza per mezzo secolo. Ora la loro ultima modifica - Soyuz MS - viene utilizzata per consegnare gli equipaggi alla ISS e riportarli sulla Terra, nonché un mezzo per l’evacuazione di emergenza degli astronauti dalla stazione, se necessario. Al momento non è necessaria l’evacuazione di emergenza.

Dopo l’arrivo alla ISS, Sergei Prokopiev, Dmitry Petelin e Francisco Rubio, e fino al momento della partenza dalla stazione, lavorano e riposano negli alloggi dei segmenti russo e americano della ISS. La navicella spaziale Soyuz MS-22 è in uno stato di messa fuori servizio alla stazione e occasionalmente i cosmonauti la visitano.

Nei primi giorni dopo il danno dovuto ai test di sistema, la temperatura nello spazio abitativo della navicella Soyuz MS-22 ha raggiunto +30 gradi Celsius, nel suo vano strumentazione e assemblaggio - +40 gradi Celsius, tuttavia, negli ultimi giorni, con allo spegnimento dei sistemi della nave, la temperatura nei suoi compartimenti si è stabilizzata a circa +30 gradi Celsius. Il superamento del regime di temperatura nella navicella Soyuz MS-22 è consentito e non è fondamentale né per il funzionamento dell’attrezzatura né per la salute dei cosmonauti se devono trovarsi nella navicella.

Per mantenere una temperatura confortevole nello spazio abitativo della Soyuz MS-22, l’aria raffreddata viene fornita dal segmento russo della ISS utilizzando condotti dell’aria e ventole.

Come viene determinata la causa?
Sono stati formati due gruppi di lavoro per determinare le cause della situazione di emergenza, analizzare le condizioni tecniche della navicella Soyuz MS-22 e sviluppare raccomandazioni per ulteriori azioni da parte degli specialisti di terra e dell’equipaggio del segmento russo della stazione. Analizzano tutte le informazioni provenienti dalla ISS e dalla navicella Soyuz MS-22.

Gli specialisti MCC monitorano e analizzano costantemente il funzionamento dei sistemi del segmento russo della stazione e della navicella Soyuz MS-22. Il 16 dicembre 2022 sono stati effettuati numerosi test sui sistemi della navicella Soyuz MS-22, incluso un test del suo sistema di controllo del movimento con un’attivazione a breve termine dei motori di attracco e orientamento. I test sui sistemi della nave hanno mostrato che non c’erano altri difetti. Si prevede che continueranno.

Il 18 dicembre 2022, la superficie esterna della navicella Soyuz MS-22 è stata esaminata utilizzando le telecamere del manipolatore remoto della stazione. Un’analisi dei dati ricevuti sulla Terra ha permesso di rilevare un possibile luogo di danno al compartimento strumentale-aggregato del veicolo spaziale.

A fine dicembre 2022 saranno ascoltate le conclusioni dei gruppi di lavoro e verranno delineati i piani per il futuro.

Quali sono le prossime azioni?
La commissione speciale deve prendere una decisione sulla possibilità o impossibilità di un ulteriore utilizzo della navicella Soyuz MS-22 per il ritorno degli astronauti sulla Terra, previsto per marzo 2023.

Nel primo caso, si propone nel marzo 2023 di effettuare un regolare cambio di equipaggio del segmento russo della ISS, nel secondo caso, il veicolo spaziale senza pilota Soyuz MS-23 può essere rapidamente preparato per il lancio in sostituzione della Soyuz MS-22. La navicella Soyuz MS-23 si trova presso il cosmodromo di Baikonur e ha già superato parte dei test prima del lancio previsto nel marzo 2023.

Inoltre, la commissione dovrà prendere una decisione sull’ulteriore programma di volo per il segmento russo della ISS.

Le informazioni di una serie di canali di telegrammi sull’esistenza di una certa nave di riserva in piena prontezza per il varo, che potrebbe essere varata in pochi giorni o ore per evacuare l’equipaggio della ISS, non corrispondono alla realtà.

Gli specialisti dell’industria missilistica e spaziale russa chiamano una nave che ha già subito parte dell’addestramento al cosmodromo e può essere lanciata in orbita 45 giorni dopo il verificarsi di un’emergenza alla stazione, una nave di riserva. Baikonur ha a disposizione una nave del genere: questa è la Soyuz MS-23.

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Se di MMOD si è trattato, imvho è più preoccupante che un detrito capace di bucare un sistema di una capsula abbia passato le maglie della sorveglianza orbitale, che il danno stesso.

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Come ho scritto vari post sopra, Roscosmos sta facendo delle analisi termiche per confermare la capacità di effettuare un rientro dell’equipaggio anche senza controllo termico attivo. I primi feedback erano positivi (continuano a dire che la Soyuz è operativa), ma ovviamente per essere sicuri ci vogliono delle analisi dettagliate che richiedono settimane.

È tutto calcolo di probabilità, ma bisogna sempre considerare la sfiga…

Ci sono tracce di impatti sulla struttura primaria della ISS, più tutti quelli che hanno fatto danni ai pannelli solari, che sono tutti avvenuti senza possibilità di monitoraggio da terra, semplicemente perché sono detriti troppo piccoli. Se sbattono contro la struttura primaria fano un piccolo buchino e non succede niente, ma se vanno a sbattere nel punto sbagliato, allora rischiano di fare un grosso danno, anche se sono abbastanza piccoli da essere non-tracciabili.

In questo caso poi stiamo parlando del lato a poppa della ISS, il che aumenta ancora di più il fattore di sfiga di questo impatto (per dire, Columbus e JEM sono molto più esposti ai detriti, visto che stanno a prua)

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Grazie Buzz :slightly_smiling_face:

Adesso tutto sta a vedere dove ha bucato precisamente e di che entità era (l’eventuale) detrito colpevole. Sicuro tra qualche mese avremo tutte le risposte sull’orbital debris quarterly news.

“La fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo…” (Roberto Freak Antoni, https://it.wikiquote.org/wiki/Freak_Antoni)

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Tramite Telegram la sempre ottima Katya Pavluschchenko riporta alcune dichiarazioni del Presidente di Roskosmos Borisov e gli screenshots di un articolo uscito sul sito di Roskosmos, che ho tradotto e riadattato con Google Traduttore. Perdonate qualche stranezza sintattica, ma credo si capisca relativamente bene.

Le dichiarazioni di Borisov

  1. Il diametro del foro pare essere di 0,8 mm.
  2. La decisione sulle future azioni da compiere sarà presa il 27 dicembre prossimo.
  3. Se vi fosse un qualsiasi dubbio sulla sicurezza della Sojuz MS-22 allora sarà rimpiazzata dalla MS-23 che può essere preparata a partire entro il 19 febbraio.

Dal sito di Roskosmos

I cosmonauti russi sulla Stazione Spaziale Internazionale continuano a lavorare secondo il programma, nulla minaccia la loro vita e salute. Il Mission Control Center vicino a Mosca controlla i sistemi del segmento russo della stazione, che funzionano normalmente. Tuttavia, riguardo la situazione della navicella spaziale con equipaggio Soyuz MS-22 viene intenzionalmente scatenata un'isteria: false informazioni vengono rilanciate in modo anonimo nei canali dei media e di Telegram: « la temperatura nella navicella è salita a +50 gradi Celsius» o «i cosmonauti devono essere urgentemente evacuati sulla Terra», oppure «sulla Terra è già in preparazione una nave di soccorso». Vediamo cosa sta realmente accadendo sulla ISS e come intende agire Roskosmos.

Cos’è successo alla nave?

Il 15 dicembre 2022, durante la preparazione della prevista passeggiata spaziale russa, è stata registrata una caduta di pressione nel sistema di controllo termico esterno della navicella spaziale con equipaggio Soyuz MS-22, che ha trasportato i cosmonauti di Roscosmos Sergei Prokopiev e Dmitry Petelin e l’astronauta della NASA Francisco Rubio al ISS a settembre.

Un’ispezione visiva della navetta dalla stazione ha confermato una perdita di refrigerante, quindi l’EVA è stata annullata.

Secondo le prime informazioni, il danno potrebbe essere stato causato dall’ingresso di un micrometeoroide o di un detrito spaziale nel radiatore - il radiatore esterno situato nel vano strumenti della Soyuz MS-22 -

Il sistema di controllo termico della nave è costituito da due circuiti, interno ed esterno. È progettato per rimuovere il calore e raffreddare lo spazio abitativo (il veicolo di discesa e il vano di servizio) e il modulo di servizio del veicolo spaziale.

In che modo la situazione ha influenzato l’equipaggio?

In nessun modo. Vale la pena notare che le navi della famiglia Sojuz operano nello spazio dal 1966 e hanno dimostrato la loro affidabilità e capacità di sopravvivenza per mezzo secolo. Ora la loro ultima modifica - la Soyuz MS - viene utilizzata per portare gli equipaggi alla ISS e riportarli sulla Terra, nonché come mezzo per l’evacuazione di emergenza degli astronauti dalla stazione, se necessario. Al momento non è necessaria l’evacuazione di emergenza.

Dopo l’arrivo alla ISS, Sergei Prokopiev, Dmitry Petelin e Francisco Rubio, e fino al momento della partenza dalla stazione, lavorano e riposano negli alloggi dei segmenti russo e americano della ISS. La navicella spaziale Soyuz MS-22- è in uno stato di “fuori servizio” agganciata alla stazione e occasionalmente i cosmonauti la visitano.

Nei primi giorni dopo i danni dovuti ai test di sistema, la temperatura nello spazio abitativo della navicella Soyuz MS-22 ha raggiunto +30 gradi Celsius, nel suo vano strumentazione +40 gradi Celsius, tuttavia, nei giorni scorsi, con lo spegnimento del sistemi della nave, la temperatura nei suoi compartimenti si è stabilizzata a circa 30 gradi Celsius. Il superamento del regime di temperatura nella navicella Soyuz MS-22 è consentito e non è nemmeno critico né per il funzionamento dei sistemi né per la salute dei cosmonauti se hanno bisogno di entrare nel veicolo spaziale.

Per mantenere una temperatura confortevole nello spazio abitativo della navicella Soyuz MS-22, l’aria raffreddata viene fornita dal segmento russo della ISS utilizzando condotti dell’aria e ventole.

Come viene determinata la causa?

Sono stati formati due gruppi di lavoro per determinare le cause della situazione di emergenza, analizzare le condizioni tecniche della navicella Sojuz MS-22 e sviluppare raccomandazioni per ulteriori azioni da parte degli specialisti di terra e dell’equipaggio del segmento russo della stazione. Analizzano tutte le informazioni provenienti dalla ISS e dalla navicella Sojuz MS-22.

Gli specialisti del MCC monitorano e analizzano costantemente il funzionamento dei sistemi del segmento russo della stazione e della Sojuz MS-22-. Il 16 dicembre 2022 sono stati effettuati numerosi test sui sistemi della navicella Sojuz MS-22, incluso un test del suo sistema di controllo dell’ assetto con un’attivazione di breve durata dei motori di attracco e orientamento. I test sui sistemi della nave hanno mostrato che non c’erano altri difetti. Si prevede che continueranno a funzionare correttamente.

Il 18 dicembre 2022, utilizzando le telecamere del manipolatore remoto della stazione, è stata esaminata la superficie esterna della navicella Sojuz MS-22. Un’analisi dei dati ricevuti sulla Terra ha permesso di rilevare un possibile luogo di danno al compartimento strumenti del veicolo spaziale.

A fine dicembre 2022 saranno ascoltate le conclusioni dei gruppi di lavoro e verranno delineati i piani per il futuro.

Quali sono le prossime azioni?

La commissione speciale deve prendere una decisione sulla possibilità o impossibilità di un ulteriore utilizzo della navicella Sojuz MS-22 per il ritorno degli astronauti sulla Terra, previsto per marzo 2023.

Nel primo caso, si propone nel marzo 2023 di effettuare un regolare cambio di equipaggio del segmento russo della ISS, e nel secondo caso, il veicolo spaziale senza pilota Sojuz MS-23 può essere rapidamente preparato per il lancio in sostituzione della Sojuz MS -22. La navicella Sojuz MS-23 si trova presso il cosmodromo di Baykonur e ha già superato parte dei test prima del lancio previsto nel marzo 2023.

Inoltre, la commissione dovrà prendere una decisione sull’ulteriore programma di volo per il segmento russo della ISS.

Le informazioni di una serie di canali di Telegram sull’esistenza di una certa nave di riserva pronta ad essere utilizzata, e che potrebbe essere lanciata in pochi giorni o ore per evacuare l’equipaggio della ISS, non corrispondono alla realtà.

Gli specialisti dell’industria missilistica e spaziale russa definiscono una nave che ha già subito parte dell’addestramento al cosmodromo e può essere lanciata in orbita 45 giorni dopo il verificarsi di un’emergenza alla stazione, una nave di riserva. Baykonur ha a disposizione una nave del genere: questa è la Sojuz MS-23.

Fonti:

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Vale la pena di notare che la MS-23 potrebbe essere lanciata in modalità totalmente automatica e senza equipaggio per andare a recuperare quello di MS-22. La Soyuz condivide con la Progress gli stessi sistemi di rendez-vous and docking automatici ed è prevista, per entrambe, la possibilità di ricevere comandi direttamente da terra (ovvero dallo TsUP).

Cosa ne sarà della MS-22 in uno scenario del genere è, invece, tutto da capire.
Sarà in grado di effettuare un rientro automatico?
Oppure il vano avionica raggiungerà rapidamente valori di temperatura tali da mandare in tilt l’elettronica di volo rendendo di fatto ingovernabile la capsula?

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Curiosamente, il giorno prima del fatto, Ars Tecnica aveva pubblicato questo artcolo.

Certo non è nulla di nuovo.

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La Sojuz MS-14 con il robot Fedor ne è stata una dimostrazione. Nessun essere umano a bordo per quello che viene ricordato essere stato il primo lancio di una Sojuz sul lanciatore Sojuz 2.1a, sostituto del Sojuz FG.

La finestra di lancio è nello stesso periodo in cui è prevista la partenza del veicolo cargo Progress MS-22. Può sembrare tanto avanti nel tempo la prima opportunità per inviare una capsula sostituitiva, ma prendete come esempio la vera emergenza occorsa con la Sojuz MS-10. Anche in questo caso, l’anomalia durante l’ascesa di Aleksej Ovčinin e Nick Hague si è verificata a circa tre mesi dall’invio della successiva Sojuz alla Stazione. Essendo le tempistiche dell’accaduto analoghe a quelle odierne, Roskosmos nonostante l’indagine interna riuscì a mettere in rampa di lancio la Sojuz MS-11 in poco meno di due mesi: 11 ottobre — 3 dicembre 2018.

La Terra non è né piatta né stazionaria. È sferoidale e ruota intorno ad un suo asse, per cui l’oggetto che orbita non passerà sullo stesso punto dopo un giro completo. Eventualmente non essendoci nessun equipaggio sulla Sojuz MS-23 Roskosmos userà uno schema di avvicinamento in due giorni, meno esigente come condizioni per il lancio. Se volete, potete prendere come riferimento il periodo orbitale dell’orbita d’ingresso, o l’angolo di fase, della Sojuz con quello della Stazione: lo scarto è di circa quattro minuti per giro.

È una bella domanda! Al momento non ho sottomano i dati del rientro di Sojuz o Progress per un confronto. Sicuramente per Roskosmos è uno scenario interessante, sebbene sia un’emergenza dalle ridottissine probabilità di avvenire in futuro, che potrebbe approfittarne per definire ulteriormente i limiti operativi della capsula.

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