Primo lancio Minotaur IV con un dimostratore ipersonico

Difficile dare una risposta in tal senso, mi verrebbe da dire subito di no, sia per il requisito che è alla base di questo veicolo sia per le sue caratteristiche intrinseche.
Certo potrebbe (e ribadisco potrebbe) essere visto come un dimostratore in scala, ma dimostratore per dimostratore punterei comunque su un derivato del ben più performante X-37B.

… che è comunque un dimostratore… e winged.
Non è per antipatia personale verso i veicoli alati, ma in ottica di un eventuale utilizzo extra LEO credo, da non addetto ai lavori, che sarebbe opportuno orientarsi verso uno sviluppo dei veicoli a corpo portante… altrimenti teniemoci le capsule (magari Gemini like… magari!) che fanno egregiamente quello che devono fare con una sicurezza intrinseca (credo) maggiore si qualsiasi altro veicolo;
per non parlare del fattore economico (che di questi tempi…).

Anche io mi ritengo un sostenitore dei corpi portanti, il vantaggio potenziale di un rientro pienamente portante rispetto a quello semibalistico delle capsule non ha termini di paragone.
Alla lunga le capsule serviranno solo come scialuppe di salvataggio mentre gli aerospazioplani, alati o meno, faranno la spola tra la terra e LEO.

Chiudo il semi OT con un paio di riflessioni: sicuramente molte delle tecnologie sviluppate per il MOL sono state utilizzate per altri progetti (satelliti della serie KH in primis), ma il programma in sé non può non essere considerato un fallimento: venne compiuto un solo volo unmanned, come tutti ben sappiamo, e furono in buona parte i ritardi per lo sviluppo di tutto il sistema a portare il dipartimento della difesa a cancellare tutto. Gli astronauti militari selezionati si trovarono “disoccupati” da un giorno all’altro, e solo alcuni (quelli sotto i 35 anni) poterono avere una chance con la NASA.
Dopottutto il programma era nato ai tempi del progetto Gemini, ed era rimasto mostruosamente indietro se comparato con il contemporaneo (più finanziato ma anche più complesso) progetto Apollo.

Minori sollecitazioni per gli occupanti e possibilità di atterraggio in sito prestabilito… giusto?

Ritorno al futuro… :rage:

Assolutamente corretto.

Semplicemente ritorno alla realtà dei fatti, le capsule sono buone per iniziare, ma per proseguire occorrono necessariamente gli spazioplani.

Anche se mancherebbe la possibilità di rientro balistico in caso di emergenza;
ma come già detto, questa è una caratteristica eventualmente richiesta per una lifeboat.

Beh, sul “necessario”, almeno a breve termine, si può discutere… una Big Gemini avrebbe potuto “surrogare” efficacemente i compiti degli spazioplani… o no?
Domanda O.T.:
la Big Gemini era eventualmente in grado di rientrare da un orbita extra LEO?

Beh non è corretto, non c’è nessuna necessità di rientro balistico per un mezzo adibito a lifeboat… anzi, fa sempre comodo non dover subire grandi sollecitazioni in scenari dove a bordo possono esserci feriti o membri di equipaggio in emergenza medica (uno degli scenari per cui la scialuppa è necessaria)…

Vero anche questo.
Un rientro balistico potrebbe però sopperire a una impossibilità da parte dell’equipaggio o dei sistemi di bordo ad effettuare manovre di assetto per un rientro portante (spazioplani) o semiportante (capsule).
Mi pare che una simile eventualità si sia verificata realmente, durante il rientro di una Soyuz (c’era un nostro connazionale a bordo se non ricordo male…), la quale per un guasto ai sistemi di controllo ha dovuto effettuare un rientro balistico (quel brutto ferrovecchio ultraquarantenne può fare anche questo ;)) salvando di fatto la vita all’equipaggio…

Beh non c’è legame fra il rientro balistico e l’impossibilità dell’equipaggio di avere il controllo del mezzo, ormai in qualsiasi caso è l’avionica di bordo a pilotare e controllare il mezzo e mai direttamente l’equipaggio e in ogni caso se viene utilizzata come scialuppa è perchè la ISS ha avuto un’avaria non la capsula di per sè.

Mi pare che una simile eventualità si sia verificata realmente, durante il rientro di una Soyuz (c'era un nostro connazionale a bordo se non ricordo male...), la quale per un guasto ai sistemi di controllo ha dovuto effettuare un rientro balistico (quel brutto ferrovecchio ultraquarantenne può fare anche questo ;)) salvando di fatto la vita all'equipaggio...

Certo, un rientro balistico della Soyuz è avvenuto anche di recente molte volte, ma come detto sopra il guasto è stato alla capsula e non alla ISS per cui dovrebbe fungere da scialuppa…

Pensa se un simile problema si verificasse, anche una sola volta su migliaia di voli, su uno spazioplano o anche una capsula non in grado di effettuare un rientro balistico…
Voglio solo dire che una capsula ha comunque una sicurezza teorica maggiore;
considerando però le performances e le potenzialità degli spazioplani, sono convinto che sarebbe più che opportuno puntare su tali sistemi nel medio/lungo termine… con una buona capsula nel breve…

Si ma è come dire di non voler passare al fly-by-wire sugli aerei perchè i comandi reversibili, se hai un blackout completo dell’aereo, continuano a funzionare mentre il FBW no… è certamente vero ma i vantaggi a volte sono maggiori dei rischi immessi nel sistema…
In ogni caso non è assolutamente detto che sia stato il rientro balistico della Soyuz a salvare la vita negli episodi che hai citato, il computer è passato autonomamente in modalità “balistica” perchè ha rilevato correttamente dei parametri anomali ma non è detto che se il rientro fosse proseguito in modalità nominale le cose sarebbero andate direversamente…

E’ quello che ho detto sopra.
E’ senz’altro molto positivo che l’USAF (e anche l’ESA) stia portando avanti dei progetti di tali sistemi, anche se a livello dimostrativo o a carattere militare.
Fa piacere constatare che si sta ritornando all’originale concetto di spazioplano e mi meraviglio del fatto che la NASA non stia facendo altrettanto.
Oltretutto, se fossero disponibili spazioplani o biconici manned anche di ridotte dimensioni per il LEO, l’Orion acquisterebbe veramente un senso in un ottica di utilizzo extra LEO, che a mio parere rappresenta la sua vera vocazione…