Starlink - La costellazione di satelliti di SpaceX per i servizi Internet

Quindi se d’ora in poi ne terranno conto potranno prevenire episodi come questo in futuro con un semplice scrub del lancio?

Sinceramente penso che già ne tenessero conto. Magari le loro stime sono risultate sbagliate. Il meteo spaziale non è ancora accurato come il meteo terrestre. La modalità safe prima dell’arrivo di un flusso di particelle è una procedura standard per molti satelliti.
Il vero problema, a quanto ho capito, non è stato l’arrivo improvviso di una tempesta geomagnetica, ma la mancata uscita dalla modalità safe.

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Intanto, per chi volesse approfondire sull’aumento della resistenza atmosferica a seguito di tempeste geomagnetiche

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Suppongo che in futuro potrebbero essere piu’ conservativi e lanciare solo quando ci sono margini di sicurezza piu’ elevati.

Grazie per le spiegazioni.

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o andranno ad una quota leggermente più alta, o moduleranno la quota in funzione dell’attività solare. Il problema, come detto, è che l’impatto di un CME non è prevedibile così accuratamente; seguo da anni spaceweather.com, e gli eventi mancati sono tantissimi, così come alcuni “unexpected”

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Satelliti dei quali entro pochi giorni avremo una diapositiva qui. :stuck_out_tongue:

Purtroppo i dati di questo specifico trenino di satelliti non sono ancora stati rilasciati da SpaceTrack, anche se dovrebbero essere visibili a giorni, probabilmente gia’ nel weekend.

Se andate a sbirciare in ogni post dedicato ai singoli lanci potete vedere in colori diversi i singoli esemplari che sono al di sotto della quota ottimale di ~500 km. I dati vengono aggiornati automaticamente da @astronautibot ogni due ore.

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Ci sono stati danni anche ad altri satelliti?

ma non sono “danni a satelliti”, almeno non in senso diretto. I satelliti non sono danneggiati, solo non ce la fanno a raggiungere la quota. Il Sole sta rapidamente aumentando l’attività, ma finora non ha prodotto nulla di eccezionale, anche per lo space weather.
A dimostrazione di quanto poco ne sappiamo del Sole, le previsioni dell’intensità del corrente ciclo sembrano sbagliate del 100% circa

https://www.swpc.noaa.gov/products/solar-cycle-progression

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In parole povere l’attività solare non ha tanto danneggiato l’elettronica dei satelliti, quanto ha causato l’espansione degli strati più densi dell’atmosfera.

Questo, combinato col fatto che la quota di rilascio degli Starlink è molto più bassa dei 500 km della quota operativa, ha causato un attrito che i piccoli propulsori di manovra degli Starlink non sono stati in grado di compensare, portando ad un loro rientro anticipato in atmosfera.

Questi 40 satelliti sono già rientrati o stanno per rientrare in atmosfera.

Il comunicato stampa di SpaceX infatti dice, a un certo punto:

Sfortunatamente i satelliti rilasciati giovedì hanno subito un impatto significativo da parte di una tempesta geomagnetica avvenuta venerdì.
Queste tempeste causano un riscaldamento dell’atmosfera e un aumento della densità atmosferica alla nostra bassa quota di rilascio.

Un’analisi preliminare ha evidenziato che l’aumentato attrito alle basse quote ha impedito ad alcuni satelliti di uscire dalla modalità safe mode e di iniziare le manovre di innalzamento dell’orbita. Circa 40 satelliti rientreranno o sono già rientrati in atmosfera terrestre.

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Ah ok, grazie della risposta, quindi anche altri satelliti hanno avuto un leggero abbassamento dell’orbita? O rientra tutto nella “normale amministrazione”?

Non saprei, non ho letto altre notizie, ma ad esempio per la ISS (che è ben più alta, anche se sempre in LEO) non noto particolari anomalie; però mi sembra che ci sia un reboost in corso. Da Heavens Above:

Scott Manley ha messo online poco fa uno spiegone molto chiaro e ben circostanziato

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… e spettacolare rientro in massa su Porto Rico:

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Reboost era già pianificato per le navette in arrivo nelle prossime settimane

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Prima gli danno completa autonomia nelle manovre anticollisione, adesso si preoccupano.

Ne parlano anche qui:

A quanto sembra già adesso l’8% delle foto astronomiche di Hubble sono affette da strisciate di satelliti. Anche l’idea di trasferire i telescopi in orbita non basta più.

Su Hubble però non capisco che colpa abbia SpaceX, Hubble è più in quota degli Starlink, non dovrebbe proprio vederli se non con osservazioni molto radenti la Terra che non penso esegua. La seconda generazione forse volerà più in alto?

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Credo che nell’articolo si riferissero a satelliti in generale, non solo Starlink. Il problema dell’inquinamento luminoso non riguarda solo Starlink o Oneweb ma potenzialmente tutte le varie costellazioni previste e a questo punto, immagino, tutti i satelliti che possono trovarsi a transitare sul campo di vista di Hubble.

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