Questo passo non mi è molto chiaro. Parla di riflessi o luci installate sugli starlink?
Qui la frase in lingua originale: Note there is a lamp installed on the upper surface of each Starlink visible, for some reason presumably related to the launch sequence for this mission
Si tratta forse di un beacon (faro) ottico per aiutare i satelliti a distanziarsi durante il dispiegamento della fase iniziale?
Sono parabole, ma non ne capisco il senso. Anche se fossero dedicate alla ricezione/trasmissione con satelliti a orbite più alte, non sarebbero comunque le più indicate in questo contesto. Sono antenne con caratteristiche direzionali, quindi non adatte a satelliti che si muovono piuttosto velocemente rispetto ad eventuali ripetitori in GEO o comunque posti al di sopra della rete starlink (parlo da molto ignorante, quindi abbiate pazienza per eventuali castronerie)
Tutte le immagini hanno credit SpaceX (le ho embeddate comunque con il mio account Twitter a scanso dubbi per l’utilizzo)
FCC ha appena votato per consentire a Starlink di fare offerte a basso livello di latenza nell’asta di sussidi per la banda larga rurale da $ 16 miliardi.
Buone notizie potenzialmente enormi per Starlink:
FCC terrà un’asta il 29 ottobre per assegnare un sussidio di $ 16 miliardi in 10 anni per la costruzione di infrastrutture a banda larga per l’America rurale.
L’asta ha due livelli di latenza alti e bassi, il livello di latenza bassa richiede che la latenza sia inferiore a 100 ms e i venditori in questo livello avranno un grande vantaggio nell’asta.
SpaceX ha sostenuto che Starlink è in grado di soddisfare questa soglia di latenza, ma dal momento che (e tutte le altre costellazioni LEO) non sono ancora in servizio commerciale, ci sono proposte per vietare loro di fare offerte su un livello a bassa latenza.
Meno di un mese fa, FCC ha pubblicato un documento in cui si afferma che la costellazione LEO non può fare offerte sul livello a bassa latenza, ciò renderebbe difficile per Starlink ottenere una quantità significativa di sussidi da questo programma.
Oggi FCC ha votato se proseguire con l’asta, sembra che poco prima del voto abbiano cambiato posizione sul problema e ora consente a costellazioni LEO come Starlink di fare offerte a livello di bassa latenza.
Per ottenere il sussidio, Starlink deve ancora dimostrare la sua latenza con soddisfazione di FCC e dovrà affrontare gli altri fornitori di servizi a banda larga nell’asta, ma ciò potrebbe potenzialmente consentire a Starlink di ottenere una quantità significativa di sussidio (ovvero un multiplo di miliardi) da questo programma, potrebbe essere un grande impulso per Starlink e Starship in termini di finanziamento.
Senza polemica, beninteso, ma la fonte di quest’affermazione non è proprio neutrale, né questi numeri sono nuovi. Ma va sicuramente bene che Mr. Musk ce li ripeta soprattutto in giorni in cui si è riaperta la possibilità - proprio grazie alla bassa latenza - di ottenere cospicui finanziamenti federali.
In ogni caso è da apprezzare il linguaggio: “it’s designed to” non è “it will deliver” e “it could be” non è “it will be (for sure)”.
A Elon, e credo a chiunque, non basterà scrivere su twitter per vincere la gara, anzi sarà particolarmente difficile.
La dimostrazione che chiede la commissione tecnicamente dovrebbe comprendere una rete completamente funzionante, vedremo se riuscirà a convincerli usando una rete non ancora ottimizzata.
L’11 giugno scorso la FCC ha rilasciato il documento che specifica requisiti e procedure per candidarsi ad ottenere i finanziamenti del Rural Digital Opportunity Fund (cfr.https://docs.fcc.gov/public/attachments/FCC-20-77A1.pdf).
A una sua prima lettura direi che i punti più significativi per il nostro thread sono:
per la sezione “bassa latenza” sono ammesse proposte di tecnologie satellitari LEO, con l’onere della dimostrazione del rispetto dei requisiti a carico del candidato (§ 100); di conseguenza è stata rimossa l’ipotesi di un divieto di partecipazione;
tuttavia la FCC non solo dichiara che non ci sono casi reali di servizi internet satellitari a bassa latenza, ma esprime anche dubbi e scetticismo sulla loro attuale realizzabilità (§ 111, 112), affermando che per i candidati sarà complesso dimostrare la propria capacità di rispettare i requisiti;
nelle note del documento si trovano riferimenti alle considerazioni presentate da SpaceX;
Infine il chairman dichiara personalmente (grassetti miei): “And, at the request of one of my fellow commissioners, we also don’t entirely close the door on low earth orbit satellite providers bidding in the low-latency tier. However, it is also important to keep in mind the following point: the purpose of the Rural Digital Opportunity Fund is to ensure that Americans have access to broadband, no matter where they live. It is not a technology incubator to fund untested technologies. And we will not allow taxpayer funding to be wasted. A new technology may sound good in theory and look great on paper. But this multi-billion-dollar broadband program will require “t”s to be crossed—not fingers. So any such application will be given very close scrutiny.”
(grezza traduzione in italiano): “Su richiesta di uno dei miei colleghi commissari non chiudiamo completamente la porta a fornitori di satelliti in orbita terrestre bassa che presentano offerte per servizi a bassa latenza. Tuttavia, è anche importante tenere presente il seguente punto: lo scopo del Fondo per le opportunità digitali rurali è garantire che gli americani abbiano accesso alla banda larga, indipendentemente da dove vivono. Non è un incubatore tecnologico per finanziare tecnologie non testate. E non permetteremo di sprecare il denaro dei contribuenti. Una nuova tecnologia può sembrare buona in teoria e avere un bell’aspetto sulla carta. Ma questo è un programma da svariati miliardi di dollari che non consente di incrociare le dita. Pertanto, ogni proposta di questo tipo verrà sottoposta a un attento esame”.
Le proposte devono essere presentate entro e non oltre il prossimo 15 luglio.
La tecnologia di Starlink non mi pare molto innovativa, certo c’è la miniaturizzazione dei componenti del satellite e la sua forma non convenzionale ma nell’insieme fanno quello che già altri sistemi satellitari fanno da decenni, ricevono e trasmettono dati attraverso radiofrequenze.
L’innovazione che in parte già c’è e che dovrà esserci infatti riguarda la riduzione dei costi e l’aumento della banda.
Il problema fondamentale di queste costellazioni non la tecnologia di per se, che esiste da decine di anni, ma è avere un sistema che porti profitti e non la bancarotta (Ed esistono molti esempi al riguardo, recenti e meno recenti).
Per fare ciò i satelliti devono costare poco e i terminali devono costare poco a loro volta. Inoltre è necessaria una grande banda per satellite, per poter ridurre il costo dei Gbps. Per avere tutto ciò servono sicuramente miglioramenti tecnologici su tutti fronti.
Si hai ragione Raffaele ma io commentavo ciò che ha dichiarato il presidente del FCC:
“Lo scopo del Fondo per le opportunità digitali rurali è garantire che gli americani abbiano accesso alla banda larga, indipendentemente da dove vivono. Non è un incubatore tecnologico per finanziare tecnologie non testate. E non permetteremo di sprecare il denaro dei contribuenti. Una nuova tecnologia può sembrare buona in teoria e avere un bell’aspetto sulla carta. Ma questo è un programma da svariati miliardi di dollari che non consente di incrociare le dita”
Mi sembra di capire che ciò che vogliono appurare non è il “come” ma se questa tecnologia è disponibile e produce le basse latenze previste.
Tutto il contorno di innovazione, e rispondo cosi anche al commento di Solnastro, come il permettere la sostenibilità finanziaria del progetto e la rapida messa in orbita di tale quantità di satelliti è già un fatto non confutabile. SpaceX lancia 60 satelliti circa ogni 15 giorni da qualche mese ormai!
La comunicazione laser tra i satelliti a quanto ho capito non viene ancora utilizzata, ma questo non impedisce (al momento^_^) ai satelliti di raggiungere la loro posizione e comunicare, o mi sono perso qualcosa?
Dipendenti e dirigenti di SpaceX stanno sperimentando le potenzialità di Starlink dai terminali a terra, quelli per intenderci che servono per ricevere il segale proveniente dal satellite eche dovrebbero essere relativamente economici, facili da istallare e poco ingombranti (la parabola avrebbe il diametro di una pizza).
Presto vedremo di cosa si tratta nei particolari, intanto chi ne fa uso sembra entusiasta:
Si sono d’accordo anche io con quanto dici e per di più, mi sono sempre sbilanciato nel dire che in effetti la copertura wi fi globale per tutti non è la ragione principale della esistenza di Starlink.
In questo caso si fa bene a porre una data di scadenza per la richiesta di risultati concreti.
Ho letto che Starlink non è progettato per sostenere un traffico concentrato (non so il motivo tecnico) ma distribuito nella rete di satelliti, quindi credo che sarà consigliato l’acquisto del servizio solo a chi non ha la banda larga già disponibile e nei centri urbani c’è già a prezzi popolari.
Se la FCC ha come finalità la diffusione della banda larga nelle zone rurali, dovrebbe tenere in considerazione il fattore di velocità che un sistema satellitare ha nel coprire una certa zona della mappa rispetto alla fibra che normalmente viaggia sottoterra. Questo è un grande punto a favore dei satelliti!
Se con velocità intendi la rapidità con cui un operatore può arrivare a coprire e servire una data area, allora certamente il servizio satellitare è praticamente imbattibile, potendo fornire una copertura praticamente globale (e apparentemente con tecnologie COTS).
Se invece intendi velocità trasmissive allora è un po’ più complicato: l’ultimo miglio della rete essendo wireless ha un ritardo di propagazione più basso rispetto ad un cavo o ad una fibra, ma non dimentichiamo che l’infrastruttura di rete è più complessa (vedi comunicazioni inter-satellite, ritorno a terra, ecc).
Inoltre c’è da considerare che più la risorsa è concentrata su di un’area piccola e meglio è per capacità e latenza. Questo punto deve essere un compromesso per un sistema satellitare, fra copertura (e quindi penetrazione della rete sul territorio) e qualità del servizio offerto (banda, latenza, perdita).
Come già capita con le più comuni ADSL, se molti utenti si trovano a condividere la stessa risorsa le performance di ognuno ne risentono, limitando i vantaggi che si avrebbero sulla carta.