Starship - Starbase / Boca Chica

Nuova scritta luminosa “Occupy Mars” all’interno del Pony Reastaurant presso la Starbase.

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Attività del 1 ottobre.

L’anno scorso di questi tempi iniziarono le gettate di cemento dei pilastri per la piattaforma di lancio del SH.

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Tuoni e fulmini!

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Situazione del complesso al 2021-09-30T22:00:00Z, disponibile anche a risoluzione originale.

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Foto dettagliata delle grid fin di Booster5 .

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Attività del 2 ottobre.

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sembra che SpaceX abbia definitivamente deciso che non debbano essere ripiegabili :thinking:

posso solo pensare che il costo in termini di spinta per superare le perdite in resistenza aerodinamica delle grid fins dispiegate nella fase di decollo sia compensato dalla minore massa del booster senza il meccanismo di dispiegamento, ma la cosa mi perplime (cit.)

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Al di là di queste giuste considerazioni mi sorprende che abbandonino il principale metodo di controllo dell’assetto, su cui hanno già modelli provati

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Non stanno abbandonando nulla, hanno semplicemente (se confermato) rinunciato al meccanismo “ripiegare” le grid fin durante il decollo. Per il resto, faranno esattamente lo stesso lavoro di quelle del Falcon 9.

Musk lo aveva accennato come una possibilità nella maxi intervista con Tim Dodd; evidentemente hanno preso una decisione.

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A me sembrava già chiaro nel video di Dodd con Musk. C’è da dire che il modello di sviluppo che hanno adottato potrebbe farcele vedere ripiegabili nel giro di 2 lanci.
Essendo che una scelta del genere ha ripercussioni su tutto il veicolo penso proprio che avranno vantaggi da altre parti. Sicuramente peso e complessità ma magari minori richieste di vectoring della spinta e semplificazioni là sotto. Oppure un contributo significativo nel controllo in caso di perdita di più motori sterzanti.

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Ah vedi che me l’ero perso! Grazie.

Comunque qui c’e’ un equivoco, almeno per qualcuno: una grid fin non deve essere vista come una superficie perpendicolare al movimento, non e’ cosi’.

Le grid fin sono piu’ da vedere come un multiplano. Sono tante pinne parallele ciascuna delle quali e’ nella direzione giusta con l’angolo di attacco giusto. Come i biplani e i triplani forse a certi regimi hanno piu’ resistenza di superfici aereodinamiche semplici come quelle previste per il New Glenn, ma magari a velocita’ ipersonica vanno meglio o hanno vantaggi (supposizione mia).

Avranno fatto i loro conti e avranno visto che lasciandole in posizione l’aumento di resistenza aereodinamica al decollo e’ compensato dalla maggiore semplicita’, robustezza e riduzione di peso.

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Queste grid fin voleranno su un veicolo di test verosimilmente a perdere, che la scelta di non ripiegarle sia definitiva o no.
Che senso avrebbe installare un aggeggio costoso per poi perderlo con il resto?

Pproprio perché collaudatissime il loro uso non darebbe lezioni utili.

Penso che l’effetto di freno areodinamico al decollo sia ben poca cosa rispetto alla massa che un SH+SS una volta completo dovrà portar su, ma che ancora non ha.

Sarebbe interessante capire se pensano di poterle usare a mo’ di timone, come aiuto ai gimbal dei motori, per ampliare il range di condizioni di vento in cui un decollo sia fattibile in sicurezza.

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Giusto per fare un paragone, nel vettore russo N1 le grid fin del primo stadio (Blok-A) le quali avevano la funzione stabilizzatrice erano ripiagate durante il trasporto e bloccate in posizione fissa durante il lancio.

La potenza dello N1 era tale che la resistenza indotta dalle grid fin (senza contare il loro benefico effetto stabilizzatore, simile alle alette presenti sullo S-1 del razzo Saturn V) poteva dirsi trascurabile.

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Nel caso ci fosse un vantaggio significativo (ma che dubito anche se solamente “a pelle”… servirebbero dei modelli aerodinamici….) potrebbero tenere le grid fin “in bandiera” durante l’ascesa?

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L’ho pensato anche io, credo abbia senso.
Ma senza le prove non possiamo dire nulla…

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Tralasciando il problema del girarle di 90 gradi (non penso possano), la posizione in cui sono adesso è una delle posizioni che rendono minima la resistenza aerodinamica. Poi che sia anche il minimo globale non lo possiamo sapere, ma sicuramente la superfice laterale delle grid fin non è indifferente, mentre frontalmente le lamelle sono sottili anche se sono tante. Comunque la relazione area/drag quasi sicuramente non è lineare per le grid fin, quindi chi lo sa.

Le grid fins in ascesa potrebbero anche rimanere in scia alle alette posteriori di Starship, il che potrebbe aiutare.

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Qualche foto aggiornata della Tank Farm. Si sta lavorando sulle nervature di GSE-2.

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Piccola curiosità, confermatami da StarshipGazer: la torre del complesso di lancio di Boca Chica è ben visibile anche a occhio nudo dal Messico.

Per rendere l’idea, nella prima foto è inquadrato il lato destro della spiaggia, nel quale le auto parcheggiate si trovano oltre il confine degli USA, mentre dall’altro lato si vede il complesso di lancio di SpaceX.

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Attività del 3 ottobre.

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