Starship - Starbase / Boca Chica

Si.

Almeno nell’accezione di R&D che hanno in casa SpaceX che è “alla russa”.

Se l’avesse sviluppato la NASA avrebbero avviato il programma in pompa magna, fatto ennemila simulazioni/paper scientifici/pubblicazioni ecc., costruito qualche prototipo in scala, mangiato qualche miliardo di dollari per poi far cancellare l’intero programma dopo, diciamo, una decina di anni.

Se pensate che sono troppo duro con l’ente spaziale americano questo è quello che è successo, a partire dagli anni 80 del secolo scorso, con un fracco (giusto come direbbero i miei amici lombardi) di programmi tipo: X-30, HL-20, X-33, X-34, X-38 ecc. ecc.

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Questo ti costa trenta secondi di sospensione dal forum. :blush:

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Attività del 3 aprile.

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Attività del 4 aprile.

Esattamente la prima che hai detto!

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E questi dovranno attendere ancora un po’ per essere installati.

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quindi nessuna o poche modifiche alla struttura. più che altro modifiche alle procedure?

mi viene da pensare se accadeva su marte… :sweat_smile:

astronauta: “e mo?” :scream:

Beh questo lo dice Elon, che con il suo commento furbetto induce a pensare che l’hardware non fosse il problema, quando invece sia procedure che hardware devono ancora dimostrarsi all’altezza.

Per ora, hardware 0 su 2, procedura 0 su 3 (dando per scontato che la procedure di riempimento fosse la stessa in tutti e 3 i test condotti fin qui). Se così fosse, i problemi alle saldature hanno portato al botto prima che il problema alle procedure portasse all’affloscio.

Per come la vedo personalmente, ancora non sappiamo se le modifiche all’assemblaggio di SN3 (naturalmente quali e quante non ci è dato sapere) hanno reso Starship più robusta.

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Molto vero. Ci sono due punti che iniziano a lasciarmi un po’ dubbioso:
Il primo riguarda l’approccio “come agli albori” quando non siamo più agli albori e ci sono tutta una serie di conoscenze e sistemi enormemente più evoluti che consentono, pur mantenendo l’approccio “spacca e migliora” di procedere con qualche successo, cosa che attualmente sta un po’ iniziando a mancare.
Il secondo è che si sta creando un veicolo heavy duty. Questi fallimenti ripetuti non sappiamo a che punto siano avvenuti nel corso dei test (a che pressioni rispetto a quelle nominali etc). La sensazione che ho è che per un veicolo di questo tipo abbiano intrapreso una strada molto ardua, limare il kg per massimizzare il carico utile, al punto che gli risulta difficile ottenere un prototipo stabile in condizioni controllate.
Personalmente, visto il target voli civili, credo che se la strada continuerà così sarà difficile instillare quella confidenza che consentirà a dei milionari di metterci il sedere sopra. Forse un approccio un po’ più conservativo, con eventuale limata sugli spessori o sulle procedure successiva, sarebbe più adeguata in questo senso

resto affascinato dalla velocità cojn cui escono i prototipi: mi aspetto sn4 entro fine maggio :grin:

Anche prima, probabilmente…

Io direi entro due settimane… :nerd_face:

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Attività del 5 aprile.

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Vista di un header tank

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Ecco quanto già pronto per SN4:

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Stavo guardando questo video qualche giorno fa:

Al minuto 1:30 dice che in futuro i serbatoi non saranno tenuti in pressione dal rilascio di elio ma dai motori stessi, usando gas semicombusto. Questa cosa mi era sfuggita, si sanno altri dettagli? Esistono altri razzi che usano questa tecnica?

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Il secondo stadio del Proton fa qualcosa del genere. Un’unica fonte dichiara che lo fa pure il primo, ma non ne sono sicuro

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in effetti uno spillamento risibile da una mandata delle pompe combustibile sarebbe sufficiente

Lo Space Shuttle Main Engine aveva uno spillamento post pompa di alta pressione che andava a pressurizzare l’external tank.
EDIT:
Gli spillamento erano due: l’ossidante post pompa alta pressione che andava a pressurizzare lo stesso ossidante, e gas combusti che andavano a pressurizzare il carburante

https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9e/Ssme_schematic_(updated).svg

Schema da Wikipedia :

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Wow, quindi non è una tecnologia esotica, anzi! Gli SSME non smettono mai di stupire, davvero.