Presento qui una serie di grafici per mettere a confronto le varie Stazioni spaziali finora abitate dall’uomo, Skylab, Salyut (ho unito i dati delle sei Salyut/Almaz), Mir, Tiangong (ho unito i dati delle due Tiangong), CSS e ISS.
Il programma ISS ha surclassato tutti i precedenti, conteggiando fino ad ora 457 ingressi. In questo grafico se una persona è salita tre volte viene conteggiata tre volte. Un po’ come il conteggio dei passeggeri per una compagnia aerea. Lo Skylab è l’unico programma che non ha mai visto donne a bordo.
Qui notiamo che le Salyut sono complessivamente rimaste in orbita più a lungo della Mir ma, come si evince dalla barra arancione, questo è dovuto alla molto tardiva deorbitazione dopo che gli ultimi equipaggi hanno terminato le operazioni. Le barre arancioni indicano infatti il periodo in cui le Stazioni sono state utilizzate, dal primo ingresso fino all’ultima uscita. La barra grigia indica infine i giorni in cui è effettivamente stato presente qualcuno a bordo.
In questo grafico vediamo i singoli individui che sono saliti a bordo, con la ISS che la fa ancora da padrona grazie alle 258 persone che possono vantare di averci abitato. La barra arancione indica i giorni di permanenza media sommando tutte le missioni dei vari astronauti mentre quella grigia divide questo valore per le missioni effettuate. Per questo motivo la ISS soffre nei confronti della CSS le molte permanenze brevi degli equipaggi non di Expedition, mentre la totalità delle persone finora salite sulla Stazione cinese hanno effettuato missioni di lunga durata.
Il programma Tiangong è l’unico che non ha visto uscite extra-veicolari mentre la CSS ha quasi pareggiato lo Skylab. La ISS è di un’altra categoria con quasi 67 giorni passati all’esterno dai 143 diversi astronauti che hanno effettuato le 251 EVA.
Qui possiamo (fra le altre cose) notare come nel programma Salyut siano state utilizzate più Soyuz che nella Mir e che l’enorme differenza sta nel numero di Progress. Questo perché sulla Mir vennero effettuate missioni molto più lunghe e quindi gli equipaggi avevano bisogno di maggiori rifornimenti e materiali. Sulla ISS il rapporto fra Progress e Soyuz è inferiore in quanto sono stati utilizzati molti altri veicoli di rifornimento.
Qui si nota come gli astronauti delle Salyut mediamente siano stati i più giovani fra tutti mentre per ora la CSS ospita per lo più persone “di una certa età”. La forbice anagrafica maggiore si ha invece sulla ISS (favorita anche dal grandissimo numero, e quindi varietà, di individui ospitati) che nel complesso non spicca comunque per gioventù.
Incredibile ma vero… sulla Mir sono saliti più astronauti statunitensi che russi. Notiamo anche che la Francia ha portato i suoi astronauti su tre diverse Stazioni, al pari dei colossi USA e Russia.
I 741 giorni complessivi passati da Avdeyev, tra l’altro in “sole” tre missioni, sulla Mir sono tutt’ora ineguagliati. Sono più di due anni (!), una soglia che oltre a lui solo il connazionale Kononenko (sulla ben più spaziosa ISS) ha finora superato. Fra i primi dieci in questa classifica ci sono solo altri due abitanti della Mir, mentre l’unica persona non russa è la statunitense Peggy Whitson.
La Mir si dimostra comunque il laboratorio leader delle lunghissime permanenze individuali, con le missioni di Polyacov, Avdeyev e della coppia Titov/Manarov ancora insuperate e con i primi due che hanno superato un anno continuativo in orbita.
C’è infine un altro record imbattuto della gloriosa Mir. Come abbiamo visto nel precedente grafico relativo alle EVA, la ISS è assolutamente dominante in materia ma nessuno ha ancora superato le 14 uscite di Anatoly Solovyev e soprattutto le sue oltre 68 ore all’esterno della Mir.