Ieri sera la Luna era troppo alta e invitante, per non tentare qualche foto… per cui eccole
Dall’alto, sul terminatore, i crateri Letronne, Gassendi, il Mare degli Umori con (lato basso a destra) il promontorio Kelvin, e i crateri Doppelmayer (con montagnola centrale) e Lee (appena visibile, quasi pieno di lava del Mare Humorum). In basso a destra, la Palude delle Epidemie (Palus Epidemiarum).
Si vedono bene le dune di lava nel Mare Humorum, dette dorsali marine, causate dall’arrivo e solidificazione di nuove ondate di lava. Il mare è successivamente sprofondato, causando le fratture che si osservano a destra in basso, tre concentriche (Rimae Hippalus).
Il Golfo degli Arcobaleni (Sinus Iridum) a sinistra, il promontorio Laplace al centro, e i Monti Diritti (Montes Recti) a destra. Sotto, il grande Mare delle Piogge. Lì in mezzo, al confine fra due zone di differente composizione chimica delle lave, è atterrata Chang’e 3. E’ una delle zone più belle da osservare. Notate anche l’ombra proiettata da Lapalce sulla pianura a sinistra: Laplace è alto circa 2700 m.
La zona sud-est della Luna, con Clavius (in basso), Tycho (alto a dx) e Longomontanus (al centro). Questa zona è fatta di rocce leggere, non è stata spianata come i mari, ed è pesantemente craterizzata a più riprese. La base lunare USA di 2001 Odissea nello Spazio era in Clavius dove probabilmente ci sono decine di metri di regolite, buona anche per coprire il monolite TMA-1 (Tycho Magnetic Anomaly 1) che doveva essere da quelle parti.
Copernicus è il “re della Luna”, uno dei crateri più belli. E’ recente, circa un miliardo di anni, e non ha eguali per contrasto e dettagli.
Tutte le immagini sono state riprese ieri sera, telescopio Celestron C9.25, camera ASI120MM con filtro rosso. Elaborazione con Avistack2, Registax6.
Aspettando le prossime missioni lunari, me ne porto qualche pezzo in casa almeno virtualmente.
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