[0901-UNM] MSL: probabile cambio di strategia per l'esplorazione di Marte

La destinazione del rover Mars Science Laboratory potrebbe essere spostata verso una bocca di sfogo di metano, per cercare tracce della possibile vita su Marte.
Il lancio dell’MSL, su un Atlas 5 della ULA, è stato rinviato al 2011 a causa di ritardi tecnici e questo spostamento apre la possibilità di variare la sua destinazione.

Questa variazione nasce dalla scoperta di grosse sacche di metano nell’atmosfera marziana che potrebbero essere il risultato di esalazioni di grandi quantità di microrganismi presenti nel sottosuolo.
Nelle quattro zone dove il metano è stato rilevato la produzione dello stesso risulta essere di 500 gr al secondo e, su Marte, non ci sono vulcani attivi.

Le sacche di metano non sono una rarità nell’atmosfera marziana e tutte le strategie di esplorazione potrebbero essere spostate verso la ricerca della prenenza di microbi viventi, piuttosto che cercare di individuare quelli che vissero miliardi di anni indietro quando sulla superficie scorreva l’acqua.

La scoperta è stata possibile grazie all’osservazione dell’atmosfera, per molti anni marziani, tramite due diversi telescopi situati alle Hawaii, l’Infrared Telescope Facility e il W.M. Keck telescope. L’analisi tramite spettometro ha confermato il risultato.

La presenza del metano indica che il pianeta è biologicamente che geologicamente attivo, infatti tale gas viene prodotto sia da processi biologici che geologici quali l’interazione tra rocce rare ed acqua o l’ossidazione del ferro.
Anche se il metano non fosse dovuto a processi biologici, la sua presenza potrebbe essere l’evidenza che nel sottosuolo c’è acqua.

Il rover MSL avrà una capacità di rilevare anche piccole quantità di metano ma non potrà direttamente raccogliere ed analizzare campioni di eventuali microbi presenti.
Infatti la combinazione roccia, acqua e temperatura ottimale per la vita, si trova a qualche metro di profondità e quindi non raggiungibile se non con sonde più avanzate di MSL.

Analogamente alla Terra, dove sono stati trovati microrganismi a profondità di 2/3 Km, e dove la radioattività naturale scinde le molecole di acqua in idrogeno ed ossigeno, anche su Marte potrebbero essere sopravvisuti dei microrganismi che utilizzano l’idrogeno come fonte di energia e l’anidride carbonica come fonte di carbonio.
E’ da sottolineare il fatto che microbi che producono metano da idrogeno ed anidride carbonica sono stati una delle prime forme di vita sulla Terra.

E’ stato osservato che il metano, accumulato nel sottosuolo, verrebbe in superfice durante la stagione calda attraverso spaccature dello strato di ghiaccio, crateri o canyons e comunque in aree geologiche dove una volta c’era presenza di acqua.