11 ottobre 1968

alle ore 15.02 dal pad 34 partì Apollo7 con a bordo Shirra Eisele Cunningham.
La ripresa dei voli umani dopo la tragedia di Apollo1.

Una missione che testò le capacità del complesso CSM, l’integrazione fra equipaggio e navicella e le procedure di rendez-vous.
durante la missione una forma di sinusite colpì Shirra e poi gli altri due membri dell’equipaggio, per tale motivo gli astronauti iniziarono ad insistere sul fatto di voler eseguire la manovra di rientro senza indossare gli appositi guanti ed il casco della tuta spaziale. Motivarono tale insistenza con la paura che la pressione che viene a crearsi durante questa fase avrebbe potuto causare lo scoppio dei loro timpani. La NASA dovette dunque valutare accuratamente i rischi di una tale decisione. Solo dopo lunga ed accurata discussione la direzione del volo si piegò alla pressione degli astronauti e consentì di svolgere la manovra accogliendo la richiesta.

Dopo tale missione iniziò l’epopea Apollo

Si,l’equipaggio contrasse un raffreddore pochi giorni prima del lancio.
La cosa fu sottovalutata ed il povero Schirra passò gran parte della sua permanenza in orbita con il naso chiuso (i sintomi furono aggravati dalla zero G.).
Anche Eisele e Cunningham furono colpiti dal raffreddore,da quì il forte nervosismo che condizionò tutto il volo,facendo addirittura parlare di “ammutinamento”.