110.000mila anni per raggiungere proxima???

scusate, ma è vero che occorrono così tanti anni pr un viaggio intergalattico?? :angry:

comunque sn nuovo studio da poco ste cose, penso che diventerò calciatore anziché astronauta, ma forse nessuno dei due, però è bello sapere che c’è su internet chi ti dice cosa succede nello spazio, è bella pensare che per ogni cosa ci sia da pensarla per ogni minio dettaglio, ed è anche bello pensare che ci siano persone che si dannano per farcela, ma se poi per davvero ci tocca un viaggio di 110.mila anni per andare oltre, forse qualcosa non torna…
torneremo?? :beer:

Col rischio di essere banale, posso solo dirti che la durata di un viaggio nello spazio e’ funzione della velocita’ del mezzo.
La stella piu’ vicina e’ a circa 4 anni luce. Ad una velocita’ media di (diciamo) 0.5 C, ci vorrebbero, dunque 8 anni di tempo soggettivo degli astronauti. Ovviamente per avere una velocita’ media di 0.5 C bisogna che la tua velocita’ massima sia ben piu’ alta, perche’ devi prima accelerare, poi decelerare (se vuoi fermarti alla destinazione, s’intende). Allora diciamo che la tua velocita’ massima e’ 0.9 C.
A questa velocita’ gli effetti relativistici sono evidenti, ma non insormontabili: l’aumento della massa e’ inferiore al 100% di quella a riposo (ovvero se la tua nave, “ferma” “pesa” 100 tonnellate, a 0.9 C non arriva a “pesarne” 200), cosi’ come le distorsioni temporali tra il tempo nave e quello della Terra.

Il modo piu’ “semplice” di raggiungere velocita’ simili e’ far esplodere dietro la nave una serie di cariche atomiche in sequenza, come gia’ ipotizzato piu’ di 50 anni fa (progetto Orion), e come puoi vedere nel primo episodio della serie tv americana Virtuality. In questo modo un viaggio interstellare potrebbe durare una ventina di anni, fra andata, soggiorno e ritorno.

Non dico che sia una cosa che si puo’ fare l’anno prossimo, ma con la volonta’ ed i soldi (tanti) non sarebbe fisicamente impossibile.
Ci sono molti altri modi per viaggiare tra le stelle: questo e’ quello che, a mio parere, e’ il piu’ vicino alle nostre attuali conoscenze scientifiche e soprattutto tecnologiche.

Per adesso, perchè non accontentarsi di esplorare il sistema solare?
Ne abbiamo di cose da imparare prima di avventurarci tra le stelle…

ok ok mi chiedevo solo se tutto quello che stiamo facendo ha un barlume di coscienza o un lume di follia, perchè quando sn alla stazione noto i dati di peso in frenata del treno e peso accellerato… fin lì c’ero arrivato senza tnt studiarla la cosa del c ( scusa- è solo per farla facile, grz cmq delle spiega, non sarei riuscito a collegare le cose tra il tuo C e quelle informazioni sulle scocche dei treni :wink:
poi ok, ma se dobbiamo partire, come leggo che stiamo “tentando”, mi chiedo perché dobbiamo partire se possiamo arrivare a vedere da lassù quello che c’è qui giù così nel più preciso e perfetto modo possibile anche infinitesimale.
non potremmo farlo anche per arrivare là? Senza inquinare come al solito quello che di Bello Davvero possiamo ammirare, con i nostri occhi e un canocchiale? o dobbiamo portare la coca cola e le nike anche su proxima??
:beer:

scusa peso da fermo e peso da fermare eehe scusa :ambulance:

In che stazione viaggiano questi treni relativistici?!
Qui neanche rispettano gli orari previsti… quelli credo abbiano proprio un bel viaggiare…

( scusa- è solo per farla facile, grz cmq delle spiega, non sarei riuscito a collegare le cose tra il tuo C e quelle informazioni sulle scocche dei treni ;)

Le quali cose non hanno il minimo nesso da collegare perchè in tutto il resto del planisfero i treni non sono relativistici…

poi ok, ma se dobbiamo partire, come leggo che stiamo "tentando", mi chiedo perché dobbiamo partire se possiamo arrivare a vedere da lassù quello che c'è qui giù così nel più preciso e perfetto modo possibile anche infinitesimale. non potremmo farlo anche per arrivare là? Senza inquinare come al solito quello che di Bello Davvero possiamo ammirare, con i nostri occhi e un canocchiale? o dobbiamo portare la coca cola e le nike anche su proxima?? :beer:

Ha un senso questa cosa che hai scritto? Perchè non riesco a trovarlo e se non lo avesse comincio a stufarmi di post senza senso.

Allora, andiamo con ordine.
C e’ la lettera con cui si indica, di solito, la velocita’ della luce, che e’ suppergiu’ 300mila km al secondo.
A velocita’ prossime a quella della luce, in base alle leggi della relativita’, si possono osservare diversi “strani” fenomeni:

  • la massa dell’oggetto in movimento aumenta (= diventa “piu’ pesante”)
  • esso subisce una contrazione lungo l’asse della direzione del moto (= si “accorcia”)
  • il tempo per l’oggetto in questione scorre molto piu’ lentamente rispetto ad un osservatore “fermo”

Alla velocita’ della luce tutti questi fenomeni tendono all’infinito: un’astronave a quella velocita’ avrebbe massa infinita, lunghezza pari a zero ed il tempo su di essa sarebbe virtualmente fermo rispetto al resto dell’universo considerato fermo. Questo si evince dalle equazioni della relativita’, ed e’ in pratica il motivo per cui nulla puo’ arrivare a quella velocita’.

La cosa positiva e’ che per vedere questi effetti devi muoverti a frazioni significative di C, diciamo da 30mila km al secondo in su. Nella vita quotidiana gli effetti della velocita’ sono presenti, ma assolutamente trascurabili.

Per quanto riguarda il c.d. “peso frenato” che si vede sui vagoni ferroviari, l’ho notato anche io, ma francamente non so cosa sia.
Sicuramente con Einstein non c’entra assolutamente nulla, visto che un treno velocissimo puo’ arrivare al massimo a 0.08 Km/secondo, che e’ parecchio di meno di 30mila o 300mila km/sec.

Per danje_999 sei giovincello oppure straniero?

tratto da http://www.see.it/ok/gfmib/docs/terminologia.html

"Un’altra dicitura compare di fianco a quella del peso reale: peso frenato. Tale misura indica il grado di frenatura rispetto al peso del veicolo. E’ una necessità, stando a quanto spiegatomi in varie occasioni da personale di macchina, data dal rendere il più possibile omogenea la ripartizione della forza frenante fra i vari rotabili durante il servizio in convogli spesso e volentieri non omogenei. Durante la fase di accelerazione tutti i ganci sono in tensione (ora con i treni reversibili navetta il locomotore può essere in “spinta”, ma il concetto non cambia). Dovendo passare da una fase di accelerazione ad una di frenata, se il locomotore avesse una forza frenante in proporzione al proprio peso superiore a quella delle carrozze si troverebbe a dover frenare oltre a sé stesso anche una frazione del suo convoglio. In termini pratici le carrozze spingerebbero il locomotore durante la frenata. Ma questa condizione è da evitare perché a frenata finita, dovendo riaccelerare, i ganci dovrebbero prima tornare in tensione per poter compiere il loro lavoro. Questo provocherebbe degli strappi che, oltre a rendere la marcia poco confortevole per passeggeri e merci delicate, alla lunga potrebbe portare alla rottura prematura dei ganci (condizione remotissima visti i coefficienti di sicurezza adottati). Per evitare tutto questo si deve cercare di tenere il convoglio sempre in tensione (o in compressione se la locomotiva è in spinta). La cosa si ottiene facendo in modo che il locomotore freni poco meno del suo convoglio, tenendo così sempre in tensione i ganci. "

di relativistico non c’è proprio niente :smiley:

Infatti come diceva Albyz…che c’azzecca?

Tratto da un altro forum, ma penso che qui ci stia bene lo stesso, e non credo ci siano problemi di diritti di autore:

La lingua usata in questo forum è l’Italiano (sigla internazionale: I).

Incredibile a dirsi, essa vanta:

  1. Una punteggiatura (ovvero l’utilizzo di appositi segni ortografici che hanno lo scopo di favorire la lettura e la comprensione di ciò che si scrive, separando concetti e permettendo al lettore di … riprendere fiato).
  2. Una lettera C che - sorprendentemente - anche se posta accanto alla lettera H, come ad esempio nelle parole “chi” o “che” non viene sostituita da una K (ad esempio “ki” o “ke”).
  3. Parole articolate che, in nessun caso, vanno sostituite con delle contrazioni.
    Qualche esempio:
    * “qualcuno” non si trasforma in “qlcn”
    * “perchè” non si trasforma in “xkè”
    * “comunque” non si trasforma in “cmq”
    * etc…

Anche se per molti di noi queste possono rappresentare delle novità, questo Paese ci ringrazierà se faremo tutti un piccolo sforzo per rispettarne la lingua ufficiale.

Grazie, di cuore.

:ok_hand:
CRAP NON PENSAVO MIKA DI AVERE COSì SPIEGA IN UN FOGLIO SOLO!!

ganzo… non ciò capito nulla perchè me le rileggo dopo con + calma e rigaurdo a come scrivo… ok ok siamo in Italia…ma vai all’estero o fatti u giro su GMps per farti un’idea di come altrove ormai si scrive in barba alle regole di grammatica e dii come si vive in base all’etica… e di cosa si cerchi tra le righe e di cosa si capisca tra le risposte… forse nulla forse sono io troppo piccolo per realizzare… però stà che anche voi grandi che c’avete l’occhio su queste cose un po’ per gioco come io e un po’ per lavoro come altri… però non è che la sapete meglio… eheheh è divertente cmq saxe k c’è chi ti spiega le cose e te le fa capire alla bellè mejo… io ci provo… cmq sò già leggendo che anziché spingere e frenare un’astronave con sistemi nucleari e forze d’attrito naturali sulla terra e deceleratori di energia con dei sistemi conversi… è molto più facile che dalla ISS si parta con dei motori ad impulso ed il controllo sia delle manovre che del viaggio verso non sodove si voglia arrivare prima… io credo sia più facile… basta che ci ragiono su per l’elewttronica di controllo dell’impulso generato cmq da un sistema nucleare… invece di distruggere questo mondo… con una supposta… lanciamoci, senza uttarci però né, grazie delle spiega stamattina dopo il lancio di Ares è tutto + bello… forse ci arriviamo… studiamo!