1961/2011 e... sogno per il 2019

Ieri sera stavo facendo una piccola riflessione sulla date del 5 Maggio 1961… cioè esattamente 50 anni fa.

Mi permetto di postare qui la mia riflessione, tra il serio e il faceto, sperando di non annoiare nessuno ma se possibile invece offrire una piacevole lettura :stuck_out_tongue:

Come TUTTI qui dentro sapranno, quel fatidico giorno il caro Alan Shepard venne sparato nello spazio in una specie di scatoletta di sardine per un misero voletto sub-orbitale di 15 minuti, in cima ad un missile che praticamente aveva meno spinta della LES dell’Apollo… :star_struck:

Dopo una ventina di giorni, il presidente Kennedy fece il suo famoso discorso, promettendo cose mirabolanti come lo sbarco sulla luna entro il decennio. :beer:

Faccio notare che in quel momento gli USA avevano accumulato come esperienza di volo spaziale umano la rilevantissima cifra di 1.350 SECONDI!!!

Adesso immaginiamo di traslare tutto una cinquantina i anni nel futuro… :ok_hand:

Nel maggio 2011 il Presidente Obama, che tanto si afferma ispirato dalla figura di Kennedy, si rende conto che fatto fuori Bin Laden non ha poi più tante cose a cui pensare… :nerd:

Si fa quindi preparare il seguente riassunto:

Maggio 1961: Shepard nello spazio :grin:
Maggio 2011: STS 134… ultimo shuttle “ordinario” :disappointed:

Febbraio 1962: Glenn in orbita :grin:
Febbraio 2012: Niente

Marzo 1965/Novembre 1966: Programma Gemini ( EVA, Docking, rendez-vous in orbita ecc.ecc…) :beer:
Marzo 2015/Novembre 2016: Niente

1967/1972: Programma Apollo :ok_hand:
2017/2022: Niente…

Insomma… un po di vergogna non vi verrebbe???
Magari così tanta da fare un bel discorsetto con i seguenti punti e confronti:

Maggio 1961: Shepard nello spazio :grin:
Maggio 2011: STS 134… ultimo shuttle “ordinario” … ma poi c’è il Bonus (STS 135) :cry:

Febbraio 1962: Glenn in orbita :grin:
Febbraio 2012: Ares 1-Y :smile:

Marzo 1965/Novembre 1966: Programma Gemini ( EVA, Docking, rendez-vous in orbita ecc.ecc…) :beer:
Marzo 2015/Novembre 2016: Orion 1-2-3-4 + Ares V-X :ok:

1967/1972: Programma Apollo :ok_hand:
2017/2022: Orion 5-6-7-8… + Ares V + Allunaggio ecc . ecc… :beer: :beer:

Dopo il 2022… Beh, ci vogliamo andare su Marte o no??? :star_struck:

Insomma, ma l’orgoglio della nazione USA dov’è finito???
Affogato nei panini del Mc Donald’s???

Le belle foto spaziali degli anni 60/70?
Photoshoppate coll’iPhone???

e chi più ne ha più ne metta…

Beh, si ritorna sempre sui soliti discorsi. L’orgoglio nazionale non c’entra proprio niente. Nel 1961 la spinta principale ad andare sulla Luna fu generata da ragioni che non hanno niente a che vedere con l’esplorazione dell’ignoto o l’amore per la scienza, con buona pace di noi amanti nello spazio. Se non ci fosse stata la guerra fredda non credo che Kennedy avrebbe mai degnato più di qualche secondo al pensiero di mandare scatolette metalliche nello spazio e tanto meno sulla Luna.

Oggi posso pensare a mille ragioni per puntare sull’esplorazione spaziale e lo sviluppo delle attività orbitali, ma nessuna di queste ha, almeno per ora, lo stesso impatto nell’opinione pubblica e nell’interesse generale della popolazione di quanto poteva averlo la paura del nemico sovietico.

Mi associo a quanto scrive mcarpe.
La maggiore motivazione dell’impegno lunare americano fu di natura politica.
Non è un caso che, una votla esaurita la “spinta” politica, anche il programma Apollo fu rapidamente avviato verso la sua (prematura) conclusione.

Il programma Constellation è stato null’altro che la riesumazione, da parte di Bush figlio, di quanto già aveva proposto a suo tempo Bush padre. Un programma di pura immagine per distrarre l’opinione pubblica americana da una guerra in Iraq sempre più fallimentare ed onerosa (in termini di vite e di economia). Un programma che fin dall’inizio è partito con delle “sparate” tipo Luna e Marte ma con poca o pochissima consistenza economica alle spalle per la NASA, insomma il solito “tanto fumo e niente arrosto”. Infine la sua controversa fine ad opera dell’amministrazione Obama.

Il Constellation è oramai un ricordo ed il futuro della capsula Orion, formalmente ancora in fase di sviluppo, è quanto mai incerto dati i tentennamenti e la mancanza di chiarezza di Obama in tal senso ed il rampantismo dello spazio per così dire “privato”. Se poi prendiamo gli avvenimenti degli ultimi giorni, con la morte di Bin Laden, oggi come oggi gli americani hanno ristabilito l’orgoglio nazionale e possono, se vogliono, formalmente disimpegnarsi dal conflitto in Afghanistan il tutto con un colpo di mano condotto ad opera dell’intelligence più che di battaglioni, carri armati e bombardieri pesanti.

Ergo, ora come ora, gli americani non hanno più nemmeno bisogno della “spinta” politica a perseguire una certa linea spaziale.
Insomma l’orgoglio nazionale è salvo, e senza nemmeno ripassare per la Luna (figuriamoci per Marte poi…).

Questo non significa tout-court un qualcosa che va a discapito del settore spaziale, anzi se le spese militari dimiussero nel prossimo futuro forse la NASA potrebbe, e dico potrebbe, ricavarne qualcosa di buono. E il Constellation?? Un sogno oramai dimenticato di un ex-presidente oramai in secondo (se non terzo) piano nei confronti della Storia.

E’ il caso di dirlo: Constellation?
No grazie…(il che poi non significa affatto che un giorno o l’altro non si torni davvero sulla Luna, ma almeno risparmiamoci le sparate politico-propagandistiche).

Sempre che non ci tornino per primi i cinesi sulla Luna e allora l’orgoglio nazionale americano che fara’?

Ma che discorso è?
Nessuno è in “gara” con la cina e gli obiettivi mi paiono decisamente diversi.

Aspettiamoci ora l’acquisto della ISS da parte dei cinesi.

Scusa ma non vedo il nesso.
Gli americani sono stati primi sulla Luna come i russi primi nello Spazio, questo nessuno lo potrà mai cancellare o “resettare”.

Come ho scritto sopra il ritorno americano alla Luna era legato ad opportunità politiche e propagandistiche piuttosto che di orgoglio.

Il problema è porre le basi.
Il guaio maggiore è stato non aver programmato una conquista dello spazio step by step.
“Ok,la luna è raggiunta,adesso una navetta spaziale realmente sostenibile.
Fatto,ora un heavy lift ed una stazione orbitale.
Fatto,adesso uno space tug per le orbite alte.
Fatto,ora si torna sulla luna con un traghetto sevito dalla stazione.
Fatto,ora un avamposto semipermanente sulla superficie lunare”.
Il tutto spalmato su decenni,adeguatamente finanziato con un budget realistico ma non soggetto a tagli,e senza salti tecnologici da palo in frasca.
Passare dallo Shuttle (e da questo shuttle,sovradimensionato e poco economico) all’ Shuttle-II-no-Al ritorno alla luna di Bush padre-no-al venture star-no all’OSP,no-al Constellation-no ai privati-no-al semiconstellation con una spruzzatina di iniziativa privata, è SEMPLICEMENTE DEMENZIALE.

qualcuno giustamente ha fatto notare che e’ come la storia dei grattacieli: fino a 30 anni fa tutti i piu’ alti erano negli Stati Uniti, ora i piu’ alti sono tutti in paesi come Dubai, Taiwan e compagnia, ma questo non ha fatto scattare nessuna molla di orgoglio. chi se ne frega insomma se i Cinesi vanno sulla Luna!

superato il pionerismo l’ esplorazione dello spazio potrebbe procedere senza troppi
condizionamenti derivanti da giochi di equilibrismo di politica internazionale.

Bellissimo paragone!
Ricordi di chi è, così se lo dovessi ripetere potrò dare credito where credit is due? (anche tre, via…)

cosi’ a memoria direi Dwayne Day, ma non ci giurerei…

il romanticismo impera, nessuno pesa che c’è ISS che permette a ricercatori “medi” di posrtare in orbita loro progetti (ALTEA docet).
oppute i cubosatellites che permetteonoa studenti di effettuare a costi relativamente bassi esperimenti in orbita.

certo la parte eroica è bella, di copertina, malo spazio, almeno in LEO, è aperto molto più di quanto non si pensi.

l’ orgoglio americano stava tutto nel battere i russi per far vedere che erano superiori in campo aerospaziale: la guerra fredda non è mai stata un guerra di armi : è stata una lunga rivalità che si faceva sentire in uguale misura in tutti i settori : politico, economico, nucleare, industriale, aerospaziale e chi più ne ha più ne metta. Posso per esempio dire che nel 1980, alle Olimpiadi di Mosca, per volere dell’ Urss, gli Stati Uniti non parteciparono ma ricambiarono agevolmente quattro anni dopo a Los Angeles nell’ 84. Capisco che questo non centra niente con l’ astronautica, ma è solo un esempio per fare comprendere quanto queste nazioni si odiassero.

Gli Stati Uniti non parteciparono alle Olimpiadi di Mosca non per volere dell’URSS ma per protestare contro l’invasione sovietica dell’Afganistan e nel 1984 fu L’URSS che per ripicca non partecipò e non furono gli americani a escludere i russi.

Grazie per la citazione

Però qualcosa stà cambiando nello scenario astronautico mondiale. Intanto fino a gli anni '80 andare nello spazio era prerogativa quasi esclusiva del “pubblico” mentre oggi lo stazio è “privato”.
Già, se escludiamo la navetta, la ISS, i satelliti geodetici e quelli militari, tutto il resto è privato. Anche i missili sono privati. Con il nuovo corso NASA anche le capsule saranno private, vedere Dragon e CST -100. Alora? Eì forse la volta buona che lo spazio si alimenterà con voli commerciali? Al momento è così.
Se pensiamo che nei periodi di crisi economiche la società che gestiscono missili non hanno visto calare le commesse…
Dieci anni fà avrei risodelle capsule e degli alberghi spaziali privati… accidenti, ma adesso mi pare che ci sia poco da ridere.
poi, il previsto volo lunare turistico alla fine non sembra nemmeno troppo campato per aria: stai a vedere che quelli che ci torneranno saranno due ricconi e Lev Andropov?
Il futuro non stà scritto da nessuna parte e lo fà chi lo fà.
Starsene lì con le mani a sostenere gli attributi non è un buon sistema per realizzare qualcosa. Ormai la tecnologia c’è. C’era quarant’anni fà ed oggi ne abbiamo anche di più.

Quanto alla politica, mah, quasi ogni presidente USA si è finto il novello Kennedy promettendo Marte e monti, per poi lasciare tutto come prima. Adesso però mi è piaciuto Obama che ha dichiarato gli asteroidi. Più concreto e magari con un sottinteso perché tuto sommato un asteroide potrebbe essere un buon affare, migliore della Luna o dell’iperambizioso Marte. L’ho già detto in un altro post, ma a mio parere la scelta degli asteroiodi forse è coerente con una futura politica di sfruttamento minerario, cosa non improbabile e diplomatiamente meno impegnativa della Luna.