[2002-07] Luglio 2002 - ISS Mission Log

Libera traduzione e adattamento degli articoli “Orbital operations” di Neville Kidger, pubblicati sui numeri dei mesi di Settembre ed Ottobre 2002, Vol. 44 della rivista Spaceflight della BIS.

02/07/02
Il sistema audio dello Zvezda è stato spostato sul canale di riserva, dove è previsto che debba rimanere per le prossime 2-3 settimane.
Sono continuate le operazioni di scarico della Progress, e i due cosmonauti hanno montato nel cargo la “matching unit”, in modo tale da farlo interagire con i computers dello Zvezda.
Whitson ha completato la raccolta e l’analisi dei campioni di acqua del sistema di rifornimento dello Zvezda, dopo di che ha compilato l’Interaction Questionnaire.
La NASA ha riferito che gli ingegneri stavano monitorando gli eventi dei giorni precedenti, con tre i Remote Power Control Module Computers (RPCM).

03/07/02
I due cosmonauti russi hanno eseguito una minuziosa ispezione di tutti e 12 i finestrini dei moduli Pirs e Zvezda, alla ricerca di graffi e cavità causati da fattori esterni come le micrometeoriti. Poi hanno continuato le operazioni di scarico della Progress.
Whitson ha lavorato con diversi analizzatori dell’atmosfera e dell’acqua, ha svolto la manutenzione periodica del Resistive Exercise Device e ha compilato il food questionnaire.

04/07/02
E’ stata una giornata di vacanza, per permettera all’equipaggio di celebrare l’Indipendence Day.
Nel frattempo a terra, era divenuto oramai chiaro che la durata pianificata dell’Expedition 5 sarebbe stata da rivedere, poiché essa si sarebbe protratta indefinitamente, per via della scoperta, da parte della NASA, di piccole crepe nei condotti dei flussi del propellente del Main Propulsion System dell’Atlantis, che aveva obbligato i responsabili dell’ente spaziale americano a provvedere per l’ispezione dell’intera flotta degli Shuttle, alla ricerca di simili crepe. Questi controlli minuziosi, finiranno, inoltre, per ritardare progressivamente tutte le missioni degli shuttles per il resto del 2002.

05/07/02
Nella mattinata i cosmonauti russi Valeri Korzun, comandante dell’ISS, e Sergei Treshchev, Flight Engineer-2, si sono sottoposti ai prelievi sanguigni. I campioni sono stati poi analizzati con il sistema Reflotron.
Più tardi, i due cosmonauti, assieme al Flight Engineer-One, Dr. Peggy Whitson, si sono sottoposti a vicenda ad un check up medico per la verifica periodica del proprio stato di salute.
Whitson ha passato del tempo familiarizzando con l’esperimento SUBSA nella Microgravity Science Glovebox (MSG) dell’ESA, nel Laboratorio Destiny.
Dal punto di vista tecnico, i lavori svolti dalla coppia russa nel Modulo di Servizio Zvezda, hanno incluso delle lunghe riparazioni sul sistema di misurazione di bordo, sostituendone un sensore termico. Inoltre è stata riparata un’unità di registrazione nel modulo Destiny.
Dopo di ciò si è proseguito nelle operazioni di scarico della Progress M-46, agganciata al punto di attracco inferiore del modulo Zvezda. Korzun ha scattato delle fotografie della superficie della sonda di docking dello Zvezda, al fine di permettere delle ulteriori analisi per prevenire l’ulteriore graffiatura della medesima, durante il docking della Progress.

6-7/07/02
Durante il weekend si sono tenute le regolari operazioni di pulizia e riordino della Stazione. La NASA ha voluto dare le seguenti informazioni riguardanti i risultati delle precedenti sessioni di pulizia: "I prelievi effettuati lo scorso mese, con i campionatori russi, sulle superfici interne dell’ISS, sugli equipaggiamenti, e sui suoi elementi strutturali, hanno rilevato la presenza, di quantitativi di funghi e colture microbiche eccedenti le tolleranze stabilite nel Service Module (superficie del tavolo da pranzo, e dietro il pannello 137); e nel FGB (sul tronco dei cavi BKS dietro il pannello 214, e sul pannello della pompa, dietro il pannello 420). E’ stato quindi chiesto all’equipaggio di includere nelle loro normali operazioni di pulizia del Sabato, un trattamento specifico su questi siti con il disinfettante russo “Fungistat”.

08/07/02
La nuova settimana di lavoro è incominciata con l’installazione dell’esperimento russo di geofisica “Molniya-SM”, sul finestrino n. 1 dello Zvezda. L’esperiento utilizza un sistema video-fotometrico e dell’equipaggiamento specifico di supporto, per studiare l’atmosfera terrestre, l’interazione elettromagnetica fra la ionosfera e la magnetosfera e le loro interazioni con le tempeste e le attività sismiche. L’esperimento è stato smontato più tardi.
I russi, poi, si sono occupati della sostituzione dei filtri nei moduli Zarya e Zvezda, e hanno continuato nelle operazioni di scarico del cargo Progress.
Nel frattempo, Whitson ha iniziato a controllare tutti i sottosistemi della rack Glovebox dell’ESA. L’accensione dell’unità è stata ritardata per via di un errore nella documentazione allegata all’attrezzatura.
Riguardo al lavoro scientifico, è stato preparato l’equipaggiamento russo per l’analisi delle urine, nell’ambito di un altro esperimento russo. Inoltre si è effettuata la raccolta dei fluidi per il Renal Stone Experiment (del quale il Dr Whitson è il Principal Investigator). Quest’ultimo esperimento ha lo scopo di studiare le modalità per la prevenzione della formazione di calcoli renali, durante le missioni spaziali a lunga durata.
La NASA ha riferito che durante il periodo di sonno dell’equipaggio, il Russian Control Centre di Korolev, il TsUP, aveva svolto due importanti attività: “Il TsUP ha eseguito il reboot del sistema centrale dei computers (TsVM) del Modulo di Servizio, che dalla scorsa settimana stava lavorando solamente con una delle tre linee disponibili. L’operazione di restart ha avuto successo, e tutte e tre le subunità TsVM sono ritornate nella modalità di ridondanza. Al contrario il TVM (Terminal Computer System) stava continuando a lavorare con due delle sue tre linee.”

09/07/03
Nel mattino l’equipaggio ha eseguito l’analisi delle proprie urine, nell’ambito dell’esperimento Urilux. Treshchev ha incominciato la sua parte dell’esperimento Renal Stone, compilando un diario sulla propria dieta. Più tardi Whitson ha risposto ad un questionario sul cibo. Dopo di che Korzun e Whitson hanno studiato con il pacchetto grafico (simulatore) in vista delle prossime operazioni con il Canadarm 2 previste per il giorno seguente, mentre Treshchev ha lavorato nello Zvezda registrando i livelli di rumore durante lo svolgimento degli esercizi fisici da parte degli astronauti.
Sono state svolte alcune parti del lavoro scientifico russo da parte dei due cosmonauti, in particolare quello con l’equipaggiamento per il monitoraggio medico, nell’ambito dell’esperimento Profilaktika.

10/07/03
Questo è stato un giorno importante per il programma dell’International Space Station, per via del lavoro “robotico” eseguito da Korzun e Whitson dall’interno del Laboratorio Destiny. Essi, infatti, hanno lavorato con il Canadarm2 dalla Robotic Work Station del modulo. La NASA ha così descritto le attività svolte: “Per la prima volta, il Canadarm2 si è staccato dal modulo del Laboratorio dell’ISS, segnando una tappa cruciale in vista della missione 9A (trave S1), e della missione 11A (trave P1), che si svolgeranno entro quest’anno. La nuova patch di software OCS (Operation Control Software) numero 11 era stata caricata ieri, ed il sistema, con questo novo software ha passato il check out. Il SSRMS che era stato mantenuto in una modalità di funzionamento “Failed Keep Alive”, fin dalla missione UF-2 (STS-111), è stato alimentato e governato dalla MBS PDGF 1 (Mobile Base System/Power & Data Grapple Fixture 1), ritornando allo stato operativo, grazie alle due stringhe di software via via aggiunte. Ognuna delle due stringhe è stata lasciata in modalità Operativa per un esteso periodo di tempo nel corso della giornata. E’ stata verificata la connessione del PDGF scambiando i canali ed effettuando delle riprese video da tutte le videocamere del SSRMS, con entrambe le stringhe.
Tutte le procedure di preparazione sono state completate nominalmente, e tutti i sistemi (compreso il nuovo giunto del polso WR), stanno lavorando bene. Quest’oggi, prima dell’inizio delle attività del SSRMS, il Comandante Valeri Korzun ha riconfigurato i cablaggi dell’RWS UOP (Robotics Workstation/Utility Outlet Panel), sconnetendo un cavo di bypass del DCP (Display and Control Panel) della Cupola, e connettendo il DCP del Laboratorio.
Successivamente, il comandante e Peggy Whitson hanno notato un problema temporaneo con il display della RWS. Dopo un reboot, l’SSRMS ha lasciato con successo il punto di aggrappaggio (PDGF) del Lab, che è stato la sua “base” fin dalla missione 6A, e ha eseguito le prime operazioni lontano dalla MBS, eseguendo una prova in bianco dell’installazione della trave S1, che si effettuerà durante la missione 9A. L’ultima fatica del braccio, è stata la presa del punto di aggrappaggio MBS PDGF 3, con il suo secondo punto di presa LEE (Latching end Effector). Questa operazione è avvenuta con successo alle 17:30 GMT.”
Riguardo le altre attività, nell’arco della giornata, Whitson ha attivato la rack della Glovebox installandovi i primi campioni dell’esperiento SUBSA approntandoli per le operazioni. Per la verità, Whitson ha incontrato qualche difficoltà, quando il POC (Payload Operations Control Centre) del Marshall Spaceflight Centre non riusciva a ricevere la telemetria.

11/07/02
Durante la notte il POC ha lavorato sul problema della telemetria della MSG SUBSA, comunicando le proprie raccomandazioni a Whitson. Durante la giornata lavorativa, l’astronauta ha lavorato seguendo i consigli dei tecnici di Terra, per tentare di avviare le trasmissioni telemetriche, verificando le connessioni elettriche e i flussi dei dati. “Dopo un attento esame, è stato chiesto a Peggy di rimuovere il campione # 6 dalla camera termica e di stivarlo fino al suo utilizzo previsto per il 16 luglio. Dopo l’esecuzione della procedura, la MSG (Microgravity Science Glovebox) è stata spenta.” Ha detto la NASA.
A dispetto dei problemi avuti, l’attivazione della MSG è stata “L’inizio di una più ampia capacità di ricerca per la Stazione, negli anni a venire.” Ha detto Linda Jeter, team leader per la Glovebox, e project manager per i primi due esperimenti.
Il POC ha detto che “La caratteristica chiave della rack della Glovebox, delle dimensioni di una cabina telefonica, è la possibiltà di lavorare in un’area racchiusa, con una buona visibilità e con l’ausilio dei guanti applicati sul fronte e sui lati. Essa è stata ideata per accrescere le capacità scientifiche della Stazione, fornendo un’attrezzatura con la quale l’equipaggio possa lavorare in sicurezza con quegli esperimenti che prevedono l’utilizzo di fluidi, fiamme, particolati e fumi, che altrimenti, sarebbero difficilmente contenibili, in condizioni di microgravità.”
L’esperimento SUBSA “Usa dei tubi di vetro, chiamati ampolle, riempite con cristalli di antimoniato di Indio precedentemente solidificati sulla Terra. Queste ampolle con i cristalli sono poste in una fornace, nella quale essi vengono fusi e raffreddati per risolidificare in microgravità a formare dei cristalli solidi singoli. Gli scienziati da Terra saranno in grado di osservare ogni singolo campione mentre viene processato, inviando alle fornaci gli opportuni comandi.”

12/07/02
Si è tenuta la seconda parte del test operativo sul Canadarm2, tramite la Mobile Base System. Nel corso di questo test, l’SSRMS è stato unito, da Korzun e Whitson, ai punti di attacco PDGF1 e al PDGF4 della MBS, che era posizionata nella così detta Work Station 4 del segmento della trave S0.
Riguardo agli altri lavori, Korzun e Treschev hanno installato delle pareti divisorie nelle postazioni di stoccaggio (zone 15 & 18) del modulo Zarya FGB, dietro i pannelli delle pareti. “Questi nuovi contenitori assicurano i materiali stivati in posizione, impedendo che possano muoversi andando a bloccare i flussi del sistema di aerazione dell’FGB, interferendo con il controllo termico.” Ha spiegato la NASA.
L’ente spaziale americano ha riferito che Whitson si era riportata alla pari con i suoi esercizi, dopo i due giorni spesi con l’esperimento SUBSA, che l’avevano costretta a perdere le sessioni di esercizi programmate per quei giorni.

13-14/07/02
La routine standard del weekend ha anche incluso le ispezioni dei finestrini 1 e 9 del modulo Zvezda, e del portello 2 del modulo EVA Pirs, ad opera di Korzun. Dopo di che, i finestrini sono stati chiusi con le apposite coperture.
Korzun ha anche scattato delle fotografie della superficie terrestre, dell’esperimento Diatomea, prendendo anche delle immagini della piastra “spia” Kromka, posta vicino ai jets del modulo Zvezda.
L’ente americano ha riportato che il nuovo software per l’Inventory Management System (IMS), il sistema computerizzato per la traccia delle locazioni dei vari materiali, inviato sull’ISS per aiutare l’equipaggio, era stato “caricato” con successo.

15-16/07/02
In queste due giornate, Korzun e Whitson sono stati impegnati nella riparazione di una delle unità CDRA del modulo Destiny. La durata programmata di questa operazione, era di 8 ore nei due giorni.
La NASA ha detto che la Desiccant/Sorbent Bed Assembly dell’unità (una di due) "non stava funzionando correttamente fin dal suo lancio sulla Discovery con l’STS-98 nel Febbraio del 2001, per via di una valvola fra i lati “desiccant” e “sorbent” che si era bloccata nella posizione aperta. Il secondo “letto”, stava continuando a funzionare, e nel segmento russo era anche disponibile uno scrubber per il biossido di carbonio.
“Whitson e Korzun sono riusciti nella riparazione, pur dovendo affrontare una serie di difficoltà minori insorte durante il lavoro. Gli ingegneri e i controllori del volo da Terra stanno riattivando la rack dell’Atmosphere Revitalization Rack, all’inteno della quale è posto il CDRA, che verrà riattivato martedì e verrà lasciato lavorare per qualche giorno per verificare il successo della riparazione.”
Per effettuare la riparazione si è dovuta sollevare una delle coperture del “pavimento” del laboratorio, in modo tale da poter accedere al CDRA.
Il 16 Luglio Whitson ha svolto dell’altro lavoro con la Glovebox, per determinare l’entità dei problemi insorti la settimana precedente. L’ente americano, ha riferito che “l’obiettivo era determinare il perchè il SAMS II (Space Acceleration Measurement System II) non stesse comunicando attraverso la connessione MSG LAN2 (Local Area Network 2). Peggy è dovuta intervenire sui laptop computers del MSG e del MLC, per permettere al Mission Control di continuare a investigare sul problema. La sessione odierna con l’esperimento SUBSA è stata posticipata al 18/07.”

17/07/02
Korzun e Treshchev hanno proseguito nell’installazione delle partizioni speciali per il carico, all’interno del modulo Zarya, per permettere ai flussi di aria del sistema di condizionamento di scorrere liberamente senza essere deviati dal materiale stoccato, e migliorando quindi le condizioni termiche del modulo.
Whitson ha lavorato ancora con l’esperimento MSG SUBSA.
“L’esperimento SUBSA è il primo di due esperimenti scientifici sui materiali dell’Expedition Five, che studierà i processi fisici di base similari a quelli usati per produrre i semiconduttori per i dispositivi elettronici, e alcuni componenti per i motori a reazione. La sessione di questo esperimento della scorsa settimana, della durata di 16 ore, verrà seguita, nel corso di questa settimana, da un test addizionale senza campione. Nel corso di questa Expedition verranno processati un totale di 10 campioni.” Ha detto il POC.

18/07/02
Korzun e Treshchev hanno completato l’installazione delle partizioni dello Zarya. Whitson ha lavorato ancora con l’esperimento SUBSA nella MSG, ed è in procinto di tenere la prima sessione dell’esperimento “Microencapsulation Electrostatic Processing Experiment” (MEPS), che studia nuove metodologie con le quali veicolare i farmaci.
A propositi di ciò il POC ha specificato che: Esperimenti come questo, potrebbero portare allo sviluppo di farmaci antitumorali che potranno permettere l’invio di elevate dosi di farmaci chemioterapici in specifici siti da trattare, riducendo gli sgradevoli effetti collaterali tipici dei pazienti sottoposti a chemioterapia."

19/07/02
E stata completata la rigenerazione di un canestro metal oxide (Metox), incominciata ieri da Whitson. (Una simile procedura di rigenerazione, lo scorso mese di Febbraio, aveva causato cattivo odore nell’airlock Quest e nel segmento statunitense, dopo l’EVA del 20 Febbraio di Carl Walz e Dan Bursch. Tale odore aveva costretto l’equipaggio a sigillare il segmento per permettere ai sistemi di ventilazione del segmento stesso di pulire l’aria.)
La corrente rigenerazione non aveva manifestato un simile inconveniente, e comunque Korzun aveva monitorato l’ambiente con un campionatore d’aria posto nel modulo Pirs, 15 minuti circa dopo la fine del ciclo.
Whitson ha completato l’esperimento MEPS sostituendo un video e sottoponendo tre campioni al dispositivo.
Korzun ha sostituito un filtro nel sistema di recupero della condensa d’acqua (SRVK-2M) ed ha aiutato Treshchev a smantellare e imballare il sistema per il rendezvous Kurs-A dalla capsula Progress M-46. L’unità verra rispedita sulla Terra, dove verrà riutilizzata su un’altra Progress.

20-21/07/02
I controllori del volo, vista la grossa eruzione solare dei giorni scorsi, hanno avvisato gli spazionauti di tenersi pronti ad osservare le aurore boreali che si formeranno durante il weekend, al di sopra di entrambi i poli terrestri.
Nel suo status report, la NASA ha voluto menzionare il continuo invio a Terra di immagini elettroniche da parte degli uomini dell’ISS, relative alle aree selezionate della superficie terrestre: “Il Mission Control sta apprezzando il continuo sforzo dell’equipaggio, nell’acquisire delle immagini a dispetto delle limitazioni imposte dall’attitudine di volo della Stazione XPOP. Durante questa settimana sono state inviate a Terra altre 546 immagini, portando il totale a 2417. L’MCC-H, sta ancora valutando tutte le riprese. Alcune osservazioni del suolo degli Stati Uniti, facevano parte di un esperimento chiamato CRYSTAL-FACE.” Ha concluso la NASA.

22/07/02
L’inizio della settima settimana di volo dell’Expedition Five, ha visto i due cosmonauti russi al lavoro per sostituire una delle grandi batterie da 800A nel modulo Zarya FGB. La vecchia batteria si è guastata, ed è stata stivata per il rientro. Korzun e Treshchev hanno anche sostituito una Remote Control Unit nel modulo Pirs, iniziando un audit IMS, per l’aggiornamento del sistema all’interno del segmento russo.
La NASA ha riferito che Korzun e Whitson hanno condotto la “rimozione e la sostituzione dei moduli per la conversione della potenza nell’airlock Quest. Questi moduli avevano manifestato dei segni di malfunzionamento, e benchè questi inconvenienti fossero rimediabili, gli ingegneri del Controllo ne avevano raccomandato la sostituzione. I controllori di Houston hanno poi confermato il buon funzionamento delle nuove unità installate. Le unità malfunzionanti, invece, verranno imballate e rispedite a Terra per le dovute indagini.”
Whitson è stata impegnata nel Destiny, nell’accensione del sistema HRF GASMAP approntandolo per l’uso futuro. Inoltre Peggy ha lavorato con il Common Cabin Air Assembly (CCAA), come parte delle procedure da espletare per l’inversione delle operazioni fra le due unità identiche.

23/07/02
Korzun e Treshchev hanno completato l’audit dell’IMS del segmento russo, registrando infine le quantità degli articoli per l’igene personale a bordo del Complesso.
Inoltre Treshchev ha svolto un test sui livelli sonori in prossimità del pannello della pompa del circuito termico interno.
I lavori interni hanno visto Korzun e Whitson sottoporsi all’esperimento sulla funzionalità polmonare PuFF mediante l’HRF GASMAP, mentre il comandante russo si è anche sottoposto a dei tests di fitness con il TVIS.
Korzun più tardi ha lavorato con il dispositivo PUMA per aggiornare il sistema di guida dello Zvezda, e ha sostituito un compressore dell’unità del condizionatore dell’acqua SRVK-2M del modulo russo.
Gli altri lavori scientifici di Whitson hanno riguardato la posa di alcune guide in schiuma nel dispositivo ARIS dell’EXPRESS Rack 2 (la rack con il sistema di isolamento dalle vibrazioni che è in uso da oltre un anno), la fotografia delle piante dell’esperimento ADVASC, e dell’altro lavoro nella Glovebox con la serie successiva di campioni SUBSA. La NASA più tardi ha riferito che la fornace dell’esperimento SUBSA non era in grado di raggiungere la temperatura pianificata di 845 gradi F.

24/07/02
Dal punto di vista tecnico, l’equipaggio si è occupato del ripristino delle normali condizioni di funzionamento del sistema di ventilazione del segmento russo. Le operazioni di set-up dei percorsi dell’aria fra i vari moduli, sono state registrate in modo tale da essere viste anche sulla Terra.
I cosmonauti russi hanno svolto dei tests sui detectors del fumo, nel modulo Zarya, hanno registrato delle altre misurazioni acustiche sui circuiti termici del modulo Zvezda, ed infine hanno anche testato il sistema per la rimozione del biossido di carbonio Vozdukh.
Lo status report della NASA ha riportato: “Il CDRA (Carbon Dioxide Removal Assembly) del Destiny non sta ancora lavorando. Il Controllo lo ha traslato quindi sulla posizione di Stop durante il periodo di sonno dell’equipaggio, nell’attesa di revisionare i dati ottenuti per formulare una strategia di “troubleshooting”.”
Il report settimanale ha riportato che dopo la sostituzione di uno dei due letti assorbenti del sistema, il 24 Luglio, “i controllori del volo hanno tentato di attivare il nuovo letto, che contiene dei cristalli di Zeolite che assorbono l’eccesso di biossido di carbonio espirato dall’equipaggio. Ma esso ha subito evidenziato delle perdite simili a quelle viste sul letto originale, anche se di entità inferiore. Gli ingegneri del sistema di supporto vitale della base di Houston, sospettano che ci possa essere un’altra perdita da qualche parte nel CDRA, che non era stata corretta dalla sostituzione del letto. Essi stanno valutando i dati in loro possesso al fine di considerare altre opzioni. Inoltre i tecnici hanno verificato che il sistema può funzionare normalmente, anche con un solo letto operativo. Nel frattempo, gli scrubbers del segmento russo della Stazione stanno continuando a rimuovere la CO2 prodotta dall’Expedition 5, e dagli eventuali taxi crews.”
Whitson ha raccolto dei campioni batterici per le successive analisi, e ha lavorato ancora con l’esperimento SUBSA nella MSG.
Il POC ha detto che durante “il secondo dei 10 tests pianificati con l’esperimento Solidification Using a Baffle in Sealed Ampoules (SUBSA), la fornace non è riuscita a riscaldarsi dovutamente durante la prova, probabilmente per via di un errore del software che può essere risolto da un comando inviato da terra. Il team scientifico e i controllori stanno lavorando sul problema. Questo poblema potrebbe causare lo spostamento di un’altra sessione dell’esperimento, prevista per il 25 Luglio.”

25/07/02
Si sono proseguiti i lavori nell’ambito scientifico, con le rilevazioni delle radiazioni, con del lavoro sull’esperimento SUBSA, con delle misurazioni audiometriche nello Zvezda, ed infine con il set-up dell’esperimento Plasma Crystal 3 da parte di Treshchev.
Korzun ha lavorato nel recupero dei fluidi BZh nel generatore di ossigeno Elektron, e ha anche effettuato dei checks sui misuratori di pressione dei moduli russi e del Laboratorio Destiny.

26/07/02
A seguito delle attente analisi sull’ avaria del SUBSA, il POC ha deciso di disdire il tentativo in programma per oggi, di rendere operativo l’esperimento.
La NASA ha detto: “La prova effettuata con il SUBSA la scorsa settimana, non è andata come previsto. Sembra che una falla del software abbia impedito l’invio degli opportuni comandi alla fornace, impedendole di raggiungere la corretta temperatura per la prova. Nel frattempo, a terra, nell’unità ingegneristica della MSG è stato aggiornato il software del controller della fornace ed è stato poi testato con l’hardware del SUBSA. Non appena i suddetti tests termineranno con esito positivo, verrà inviato all’ISS il software d’aggiornamento. Se questa operazione verrà condotta nei tempi opportuni, i campioni 6 e 10 verranno ritestati.”
Whitson ha installato altre guide per l’allineamento nel sistema ARIS dell’EXPRESS Rack 2. A tal proposito la NASA ha detto: “Per via delle difficoltà incontrate da ogni equipaggio, nell’installazione delle guide dell’allineamento dell’ARIS, il Controllo ha pensato bene di chiedere alcuni consigli agli astronauti riguardo questa procedura. Il feedback fornito dall’equipaggio aiuterà gli ingegneri a capire meglio cosa si potrà fare a livello operativo, per rendere l’installazione più semplice, modificando, se necessario, il design dell’hardware.”
Lo status report quotidiano ha riferito che: "Il sistema centrale dei computers russi TsVM ha perso il proprio settaggio, Delle tre “linee” ridondanti, è operativa solamente la “linea” 2. Il TVM (Terminal Computer System) sta ancora funzionando, anche se fuori settaggio.

27-28/07/02
Durante il weekend, l’equipaggio si è dedicato alle attività di routine e ai colloqui privati con le famiglie.
Sono stati riferiti dei problemi con un’unità dei freezers ARCTIC del Destiny, e una perdita di potenza in una pompa esterna del sistema di controllo termico. I tecnici americani si sono messi subito al lavoro per risolvere questi problemi.

29/07/02
La settimana, come al solito, è incominciata con i consueti rilievi della massa corporea e del volume dei polpacci dei tre astronauti.
Treshchev ha lavorato con la turbopompa dell’esperimento del Plasma Crystal 3, mentre Korzun ha ispezionato il guscio dello Zvezda dietro i diversi pannelli del “pavimento” (130, 134, 135, 138 e dietro il TVIS).
Inoltre Treshchev, assistito da Whitson, ha iniziato il campionamento dell’acqua dal dispositivo di trattamento dell’acqua condensata SRV-K, da entrambi i punti di prelievo caldo e freddo.
Korzun ha controllato le connessioni dei cavi dei detectors del fumo, nel modulo Zarya.
Whitson, nel Destiny, ha provveduto ad eseguire il controllo periodico del defibrillatore. Il tempo che, durante la prossima settimana, gli astronauti avrebbero dedicato agli esperimenti scientifici statunitensi, è stato stabilito essere di 12 ore.
La NASA ha riferito che i due cosmonauti avevano: " Installato un “trainer per la forza” sul Velo ergometro (VELO). Per via delle costrizioni temporanee imposte dal TVIS, il regime di lavoro fisico dei cosmonauti è stato aggiornato ad una sessione con il VELO (un’ora), più una sessione VELO-plus-RED (1,5 ore), come richiesto dalle procedure di bordo. Gli esercizi del VELO del terzo giorno del micro-ciclo di tre giorni, dovrebbero essere basati sul carico di lavoro del primo giorno (sviluppo della resistenza in velocità)."

30/7/02
Il primo lavoro di Korzun e Treshchev è consistito nelle analisi dei campioni sanguigni con l’unità Hematocrit, e l’attivazione dell’esperimento Plasma Crystal 3, per un altro ciclo quotidiano.
Dopo che il controllo dell’attitudine dell’ISS era stato trasferito al TsUP russo, sono stati azionati i motori della Progress, per l’esecuzione di un test dinamico sulla loro funzionalità, in vista dell’operazione di reboost della Stazione, prevista per il primo giorno di Agosto. Al termine del test, il controllo della Stazione è ritornato al Controllo statunitense.
Più tardi, la Progress ha pompato ossigeno nell’ISS, e Treshchev ha preparato le taniche usate dell’acqua della navetta cargo, per ricevere le urine dalla toilet dello Zvezda.
Dopo di che, sono continuate le analisi dei campioni di acqua raccolti in precedenza, mentre i due cosmonauti hanno lavorato nel compartimento Pirs per iniziare a preparare le tute da EVA Orlan, per le due EVAs previste per il 16 e il 23 Agosto.

31/07/02
Korzun ha passato diverse ore lavorando con il generatore di ossigeno Elektron. L’agenzia spaziale americana ha riferito che: “Dopo aver predisposto l’unità per la rimozione e la sostituzione dei sottosistemi, egli ha staccato il generatore dal sistema telemetrico di bordo BITS2-12 scollegando il suo connettore TMI. Assistito dal FE-2 Treshchev, Korzun ha quindi rimosso l’Unità dei Fluidi # 4 sostituendola con la Fluids Unit # 3, seguendo le indicazioni degli specialisti a terra, sulla banda S. Il BITS2-12 è stato quindi riconesso al sistema. Più tardi, durante la giornata, le nuove Fluids Unit sono state ripressurizzate, el’Elektron è stato riattivato da un computer portatile, per l’esecuzione dei tests. Il voltaggio delle sue celle elettrolitiche è stato monitorato ogni 10 minuti, per 1,5 ore.”
“L’unità liquida originale del sistema, nello scorso mese di Aprile, aveva manifestato un problema, e l’equipaggio l’aveva sostituita con un’unità di backup, che aveva funzionato in manuale, richiedendo l’intervento dell’equipaggio per l’attivazione delle sue valvole. Durante questa settimana, l’equipaggio ha riattivato la Liquid Unit originale. Purtroppo però, questa operazione non è servita a rimettere il sistema online. Quindi gli astronauti hanno dovuto ancora un volta sostituire l’unità originale con quella di backup, ripristinando l’operatività del sistema in modalità manuale.”
Il POC ha riferito che il team dell’esperimento SUBSA “…che stava lavorando sui problemi legati all’esecuzione dei comandi da parte del sistema, ha trasmesso il nuovo software all’esperimento. Esso è stato ideato per verificare il cambiamento nella temperatura alla quale la fornace fonde e cristallizza il materiale semiconduttore al suo interno.”