[2008-12] Dicembre 2008 I.S.S. Mission Log

Il 4 Dicembre, il TsUP di Korolev ha svolto un test sui propulsori della nuova variante di capsula Progress, per verificarne la piena integrazione nei sistemi di controllo direzionale dell’ISS e per assicurarsi della loro funzionalità al fine del controllo attitudinale e dello svolgimento di altre tipologie di manovre. Il 17 Dicembre i motori della Progress sono stati usati in un test relativo ad una futura possibile Debris Avoidance Manoeuvre (DAM).
Due dei propulsori di approccio ed orientamento sono stati azionati alle 03:58:50 GMT per 583 secondi, alzando l’altitudine media del complesso di circa 800 metri, a circa 354 km.

L’ente spaziale americano ha evidenziato che in questo mese di Dicembre si sono avuti diversi eventi di “congiunzione” con i detriti del satellite russo Kosmos 2421 e di un razzo Pegasus, benché non si siano rese necessarie delle manovre DAM, in quanto i sistemi di tracciamento avevano evidenziato che i detriti sarebbero comunque passati sufficientemente lontano dalla Stazione.

Spostamento dell’ESP-3
Nel corso della missione STS-126/ULF2, è stato montato un componente di riserva (FHRC) sulla External Stowage Platform N°3 (ESP-3), che era stata spostata dalla sua normale posizione e montata sul Mobile Base System (MBS) del Mobile Transporter (MT). Dopo la missione STS-126, l’ESP-3 doveva tornare al suo posto.

Il 3 Dicembre, il Canadarm2, comandato dagli ingegneri della Control Room di Houston, è stato spostato dal nodo Harmony all’MBS. Il giorno seguente il Mobile Transporer è stato fatto muovere lungo i binari del traliccio, fino al worksite 7.
Il 5 Dicembre, Finke e Magnus lavorando dal laboratorio Destiny, hanno mosso il Canadarm2 spostando l’ESP-3 dall’MBS al lato di zenith del traliccio P3, ovvero alla normale posizione di questa piattaforma. Nel frattempo, Sandra aveva riposizionato il braccio principale del manipolatore robotico di Kibo in modo da poter osservare l’evento.

Altre attività
Le altre attività svolte agli inizi di Dicembre hanno incluso le regolari operazioni di manutenzione, nella camera di decompressione Quest, delle tute americane da EVA, la sostituzione di un filtro e di un’unità di pompaggio e di separazione della condensa nel sistema di gestione della condensa del modulo Zvezda. Inoltre si è lavorato sulla connettività ethernet nel laboratorio giapponese Kibo.

Magnus ha settato il sistema di comunicazione di prossimità HTV, che verrà utilizzato in futuro con il Japanese H-II Transfer Vehicle (HTV) durante il suo rendezvous con l’ISS. Tramite un pannello posto nel laboratorio Destiny, l’astronauta americana ha coordinato i tests del sistema con la stazione di terra situata a Tanegashima, in Giappone.

Il 9 Dicembre, Fincke ha predisposto ed attivato nell’EXPRESS Rack 2, il nuovo esperimento ENose, che serve a monitorare l’atmosfera della Stazione alla ricerca di sostanze chimiche pericolose come ammoniaca, mercurio, metanolo e formaldeide; funzionando autonomamente ed in continuazione. La NASA ha spiegato che l’esperimento era il primo strumento a bordo dell’ISS che poteva rilevare e quantificare le eventuali perdite di questi agenti chimici in maniera subitanea.
Dopo due settimane di funzionamento, un report della NASA ha dichiarato che nell’atmosfera di bordo non era stato rilevato nulla di imprevisto.

Il 12 ed il 13 Dicembre, Magnus ha avuto il tempo di svolgere una minuziosa pulizia nel laboratorio Kibo, per rimuovere l’olio siliconico che si era rovesciato all’interno del esperimento Marangoni Experiment Cell (MS), per impedire un’ulteriore contaminazione, e per proteggere l’hardware per il seguente Marangoni Experiment #2, che volerà con il prossimo incremento.

Nei weekends, ogni membro dell’equipaggio ha svolto delle attività scientifiche volontarie, in diverse discipline. Riguardo a Fincke, esse hanno incluso diverse sessioni con l’esperimento SHERE utilizzando l’European Microgravity Glovebox, nel laboratorio Columbus. Magnus ha usato l’esperimento Lab-on-a-Chip registrando anche dei video educazionali, mentre Lonchakov ha lavorato sulle osservazioni della superficie terrestre e sull’esperimento di crescita delle piante nel modulo Zvezda.
Una delle attività occasionali di Magnus ha riguardato il monitoraggio dell’esperimento CGBA-5/CSI-3 che è composto da un habitat in cui vivono una farfalla e due ragni, di cui viene valutata la capacita di tessere le proprie ragnatele.

Un giorno importante
Il 2 Dicembre, Fincke ha trascorso diverse ore installando e configurando la rack del nuovo Waste and Hygiene Compartment (WHC) nel laboratorio Destiny. Il WHC è stato collocato momentaneamente nel Destiny in attesa dell’arrivo del Node 3, e fornirà il necessario supporto igienico al Segmento Americano. Fincke ha unito i collegamenti ombelicali l’8 ed il 9 Dicembre, ed ha iniziato il self test dell’unità, che è però terminato in anticipo a causa di un malfunzionamento dell’Urine Processing Assembly (UPA).
Per i tests sul Water Recovery System (WRS) sono state utilizzate le urine delle cisterne russe. Nelle prima parte di questo mese il WRS è stato attentamente preparato per questi tests, e particolare attenzione è stata posta ai problemi del Total Organic Carbon Analyser (TOCA) del sistema.

Il report quotidiano della NASA, relativo al 13 Dicembre, ha descritto la giornata come “importante”. L’agenzia ha detto: ”Per la prima volta, dell’urina pretrattata è stata lavorata e distillata dall’UPA, e quindi tale distillato è stato inviato al WPA (Water Processor Assembly), dove viene processato in acqua che l’OGS (Oxigen Generator System) sta attualmente utilizzando per produrre l’ossigeno che sta respirando l’equipaggio in questo momento! Tutte le racks rigenerative ECLSS stanno finalmente lavorando assieme. Grazie al duro lavoro dell’equipaggio, al duro lavoro dei loro colleghi dello Shuttle, ed agli anni di duro lavoro del personale di terra, ora noi abbiamo un sistema chiuso a bordo!”

Dei campioni provenienti dal WPA sono stati raccolti ed analizzati ogni pochi giorni usando il TOCA (Total Organic Carbon Analyser), un Water Microbiology Kit, ed una Coliform Detection Bag per la rilevazione dei livelli batterici. Altri campioni sono stati stoccati per il loro invio sulla Terra con il prossimo Shuttle per delle ulteriori analisi.

Dopo un ulteriore troubleshooting, il WHC (Waste and Hygiene Compartment) è stato dichiarato “fully functional” il 18 Dicembre, benché debba esservi ancora installato un sistema di tutela della privacy. Ad ogni modo, verso la fine dell’anno, si sono avuti altri problemi con il TOCA (Total Organic Carbon Analyser), e all’inizio del nuovo anno anche con l’Urine Processing Assembly (UPA), in cui si sono avuti picchi anomali di corrente e difficoltà di rotazione della Distillation Assembly (DA), che hanno costretto gli ingegneri a predisporre un piano di intervento.

La NASA ha detto che un dispositivo funzionante era“preferibile”, anche se non “obbligatorio”, per la prevista introduzione di un equipaggio di sei persone sull’ISS.
Il picco di corrente notato durante il funzionamento della DA (Distillation Assembly), ha portato gli ingegneri a sospettare di un suo eventuale grippaggio.

Di seguito, per la metà di Gennaio 2009, gli ingegneri sono riusciti a sviluppare delle procedure di troubleshooting per determinare se la pompa poteva operare con questi picchi di corrente. Nel caso in cui la DA non avesse potuto operare in quelle condizioni, era già allo studio l’eventualità di inviare sull’ISS un pezzo di ricambio con l’STS-119/15A a metà Febbraio 2009.

Il guasto del Total Organic Carbon Analyser (TOCA) del 23 Dicembre, che si è manifestato con un innalzamento della pressione nel circuito del gas sembra essere dovuto all’umidità presente nel circuito stesso. A metà Gennaio la NASA ha detto che i tests regolari dell’acqua proveniente dal sistema, avevano rivelato un conteggio batterico superiore al previsto nel Portable Water Dispenser (PWD), pertanto è stato chiesto all’equipaggio di svolgere dei lavaggi del circuito con acqua iodata, per sradicare i batteri.

Le nuove cuccette
Prima dell’EVA, Magnus ha installato una nuova cabina per l’equipaggio Crew Quarter (CQ) nel nodo Harmony, che è stata presto occupata da Finke. La preparazione delle nuove cuccette prevedeva la rimozione dei numerosi fermi utilizzati durante il lancio e delle coperture protettive, l’installazione di rivestimenti fonoassorbenti, di sistemi elettronici e di connessioni elettriche. L’installazione di un secondo CQ in Harmony è stata completata sempre da Magnus, l’8 Gennaio.

Sandra è stata molto impegnata anche nel laboratorio Kibo, supportando il Japanese Control Centre di Tsukuba durante l’attivazione del Microgravity Measurement Apparatus e la configurazione della subrack facility Clean Bench. Questa subrack fornisce un ambiente sterilizzato per la conduzione di esperimenti di scienze della vita e di biotecnologia.

EVA-21

Nella notte fra il 22 ed il 23 Dicembre, Fincke e Lonchakov hanno svolto l’EVA-21 dal Segmento Russo. Si è trattata dell’unica attività extraveicolare in programma per l’Expedition 18. Fincke era alla sua quinta EVA mentre era alla sua prima uscita nello spazio orbitale.
I preparativi relativi all’EVA hanno incluso delle estese manutenzioni sulle tute russe Orlan, la raccolta degli attrezzi, lo svuotamento del modulo di decompressione Pirs, ed una prova di vestizione completa. Inoltre, i portelli fra l’airlock Pirs e la Progress M-01-M sono stati chiusi, isolando la capsula cargo dal complesso. Sempre relativamente ai preparativi, l’ESA ha detto che l’8 ed il 9 Dicembre, Lonchakov aveva trascorso diverse ore installando e connettendo i cablaggi del payload Expose-R che era stato trasportato dalla Progress M-01M, e che in precedenza, egli aveva steso i cablaggi all’interno dello Zvezda per l’esperimento IMPULSE.

L’EVA ha avuto origine dal modulo Pirs, con i due astronauti che indossavano la tuta russa da EVA Orlan. La tuta di Lonchakov era stata completata con l’aggiunta di un paio di luci per il casco provenienti da una tuta americana EMU, e di una telecamera. Anche la tuta di Finke aveva delle luci sul casco ma non aveva la telecamera.

L’EVA è incominciata con l’apertura del portello del Pirs avvenuta alle 00:51 GMT del 23 Dicembre, con 36 minuti di ritardo dovuti al problema insorto con la valvola di equalizzazione della pressione del portello fra il modulo Zvezda e l’airlock Pirs, che ha richiesto l’intervento manuale di Magnus. Una volta al di fuori, Fincke ha ritirato il payload container n°2 dall’esperimento Biorisk-MSN situato sul modulo Pirs mentre Lonchakov ha iniziato l’installazione della sonda Langmuir con i suoi relativi cablaggi sul Pirs. La sonda serve a misurare il campo elettrico ed il plasma nei pressi della Soyuz TMA-13 agganciata all’ISS. La NASA ha spiegato che le misure dell’energia elettromagnetica potrebbero essere utili nelle indagini dei loro effetti sui bulloni esplosivi che servono a separare i moduli della Soyuz al momento del rientro.
Questi bulloni sono i principali sospettati nelle indagini in corso per stabilire le cause dei rientri balistici delle capsule Soyuz delle Expedition 15 e 16.

I due si sono quindi spostati verso il diametro maggiore del modulo Zvezda “scomodamente vicino” ad uno dei grossi pannelli solari, per installare due esperimenti su di una speciale piattaforma. Il pannello solare è stato fatto allontanare dagli spacewalkers. Il primo ad essere installato è stato il monoblocco dell’esperimento russo IMPULSE, che misura i disturbi nella ionosfera attorno alla Stazione. Il seguente esperimento ad essere installato sulla piattaforma è stato l’Expose-R, che contiene una suite di nove esperimenti (otto dell’ESA e uno dell’IBMP di Mosca) che sono stati ideati per esporre all’ambiente spaziale una varietà di semi e spore per un periodo di oltre un anno. Un esperimento identico è già stato installato all’esterno di Columbus. Dopo aver lottato con delle connessioni capricciose dell’esperimento EXPOSE-R, esso è stato posizionato, ma il TsUP russo non è riuscito a captare la sua telemetria. A questo punto, il centro di controllo russo ha deciso di chiedere ai due spazionauti di smontare l’esperimento e di riportarlo a bordo dell’ISS per la sua spedizione sulla Terra.

Sono stati rinviati diversi lavori a causa dei problemi incontrati con l’esperimento EXPOSE-R, inclusa l’ispezione di un’antenna della Progress M-01M che era stata dispiegata con difficoltà dopo il lancio della capsula, lo scorso Novembre. Gli altri lavori rinviati ad un’altra EVA sono stati la rimozione dei fermagli nei pressi di un bersaglio di docking sul Pirs, la chiusura di un flap di protezione termica sul modulo Zvezda ed il riposizionamento di un esperimento di esposizione di materiali.
Infine, i due astronauti sono ritornati nel modulo Pirs con l’esperimento EXPOSE-R, ed hanno chiuso il portello dopo un’EVA durata 5 ore e 38 minuti.

Nei giorni seguenti Lonchakov ha potuto esaminare attentamente l’esperimento EXPOSE-R, ed alla fine ha scoperto una connessione allentata, probabilmente già dal momento della preparazione del payload, quindi, piuttosto che rispedire l’hardware a terra, è stato deciso di riprogrammare la sua installazione durante un’altra EVA, probabilmente a Marzo 2009.
L’equipaggio ha passato i giorni successivi all’EVA a riconfigurare il complesso spaziale per le normali operazioni orbitali, ha pulito e ricaricato i componenti delle loro tute Orlan, ha proseguito con i normali cicli di manutenzioni programmate, ed ha potuto godere di un giorno extra di riposo a Natale.
Lonchakov ha di nuovo aperto la Progress M-01M in modo tale da permettere il carico di altro materiale di rifiuto nelle settimane seguenti.

Si conclude così un altro anno importante per la Stazione Spaziale Internazionale. Il 2009 sarà un anno ancora più ricco di eventi, il più importante dei quali, probabilmente, sarà il passaggio del numero dei membri dell’equipaggio da 3 a 6 astronauti.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (5 dicembre 2008) Sandra Magnus ai comandi del Canadarm2 durante le operazioni di spostamento del ESP-3 dal Mobile Base System al Cargo Carrier Attachment System sul traliccio P3.

  2. (8 Dicembre 2008) Il comandante dell’Exp. 18 Mike Fincke esegue un controllo delle perdite sul Water Recovery System (WRS) nel laboratorio Destiny.

  3. (23 Dicembre 2008) Yuri Lonchakov al lavoro all’esterno dell’ISS.


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Per gli Admins: non riesco a caricare le foto! :cry:

Ok, ora ce l’ho fatta! :ok_hand: