[2009-05] Maggio 2009 I.S.S. Mission Log

Continua il lavoro robotico
Il 7 Maggio, il Mobile Transporter è stato spostato lungo il traliccio principale dell’ISS sotto controllo remoto, verso il Worksite 7. Il giorno seguente Barratt e Wakata hanno spostato il Canadarm2 in posizione in modo da svolgere una ricognizione video di un carrello per gli attrezzi Crew Equipment Translation Aid (CETA) e del giunto dei pannelli solari Solar Alpha Rotary Joint (SARJ) lato stelle in preparazione alla prossima missione dello Space Shuttle.

Problemi con il sistema di refrigerazione

Il 15 Maggio, l’ente spaziale americano ha riferito che l’ISS: “è stata manovrata in un attitudine di volo tale da permettere lo scarico di circa quasi 25 kg di ammoniaca dal pannello danneggiato di un radiatore, sulla Starbotard 1 Truss.” Lo scarico è stato comandato per evitare uno spegnimento automatico di metà del sistema di refrigerazione esterno della Stazione, e la possibilità di perdita di un quantitativo importante di ammoniaca utilizzata appunto per refrigerare i sistemi dell’ISS. Non c’è stato pericolo di contaminazione né per l’ISS né per il suo equipaggio durante l’operazione. Il pannello danneggiato è stato notato per la prima volta nell’Agosto del 2008, quando è stata fatta su di esso una ricognizione fotografica da parte di due spacewalkers e di alcune videocamere esterne.

La partenza della Progress M-66
Alle 15:18 GMT del 6 Maggio il veicolo cargo russo è stato fatto sganciare dal modulo Pirs ed è stato fatto allontanare dal complesso spaziale. Più tardi, un’accensione dei suoi propulsori, durata circa quattro minuti, ha aumentato la distanza fra i due veicoli spaziali, mentre un’ulteriore accensione avvenuta il giorno seguente ha posto la Progress M-66 su di un’orbita indipendente. Su questa orbita il cargo sarà soggetto dell’esperimento Plasma-Progress, durante il quale le osservazioni effettuate dal suolo della capsula in orbita mireranno a studiare la densità del plasma attorno alla capsula stessa dopo ogni accensione dei propri motori.
Il 18 Maggio alle 14:28:30 GMT è avvenuta l’ultima accensione dei retrorazzi della Progress M-66, che ha collocato il mezzo spaziale in una traiettoria di rientro distruttivo negli strati più densi dell’atmosfera.

Il volo della Progress M-02M

Alle 18:37:09 GMT del 7 Maggio la Progress M-02M, la seconda navicella cargo con un nuovo sistema di controllo digitale, è stata lanciata con un vettore Soyuz dal Pad 1 del Cosmodromo di Baikonur.
Invece di effettuare la manovra standard di avvicinamento alla ISS di due giorni, il veicolo ha impiegato cinque giorni per il suo viaggio, per permettere l’esecuzione di alcuni tests sul nuovo sistema di controllo e comando digitale.

La Progress M-02M aveva una massa al lancio di 7119 kg con una massa totale di carico di 2259 kg. La navicella trasportava carburante, cibo, ossigeno (51 kg), acqua (106 kg), doni per l’equipaggio, ed altro materiale di consumo ed equipaggiamenti vari sia per il Segmento Russo che per quello Americano, oltre ad una seconda tuta da EVA Orlan-MK.
Il docking è avvenuto sotto il controllo automatico del sistema Kurs, al boccaporto del modulo Pirs alle 19:24:23 GMT del 12 Maggio.

Acqua potabile

Il 20 Maggio è stata una giornata fondamentale per il volo spaziale umano quando gli uomini dell’Expedition 19 hanno potuto bere l’acqua depurata dal Water Recovery System (WRS) situato nel laboratorio Destiny.
Il sistema è installato nella toilet Waste and Hygiene Compartment (WHC) del laboratorio, e recupera e ricicla l’umidità dall’atmosfera della Stazione. Il Mission Control ha dichiarato l’acqua depurata idonea al consumo umano a seguito di svariati tests svolti su 20 litri di acqua riciclata riportati sulla Terra dall’STS-119.
Questa decisione ha segnato un’importante passo in avanti nello sviluppo dei sistemi ambientali e di supporto vitale della Stazione, e aiuterà a supportare gli equipaggi a sei membri che inizieranno ad avvicendarsi in orbita a partire dal mese di Maggio.

“Questo è materiale per la fantascienza,” ha detto Barratt. “Spesso si parla del riciclo dell’acqua in sistemi a circuito chiuso, ma nessuno lo ha mai fatto prima. E’ il tipo di tecnologia che ci porterà sulla Luna ed oltre.” Il sistema sta convertendo urina in acqua pura fin da quando l’equipaggio dell’STS-119 ha installato l’Urine Processing Assembly (UPA) di ricambio in Marzo.
Wakata ha partecipato alla riparazione rimuovendo una valvola capricciosa dall’UPA.

Nel corso della cerimonia della prima bevuta, il personale di Houston ed Huntsville hanno consumato acqua riciclata da una versione parallela della rack del WRS.

Problemi con il TVIS
Il 23 Maggio l’equipaggio aveva segnalato un rumore sordo proveniente dall’angolo anteriore destro del tappeto rotante TVIS nel modulo Zvezda. Le indagini sull’accaduto sono durate diversi giorni, ed hanno rivelato il distacco dello stabilizzatore anteriore destro e della relativa piastra di fissaggio. Il guasto ha portato ovviamente alla sospensione di tutte le attività inerenti l’utilizzo del TVIS. La sospensione è durata fino agli inizi di Giugno, quando il problema è stato risolto.
L’ispezione condotta da Wakata ha portato alla luce la rottura delle fibbie di una cinghia e di una molla. Wakata ha scattato delle immagini ed ha effettuato riprese video in HD degli stabilizzatori frontali.

La manutenzione seguente ha visto l’equipaggio rimuovere la piastra e la molla rotta dallo stabilizzatore, riposizionando la copertura. Quindi è stato sostituito lo stabilizzatore del TVIS, e di seguito è stato dato il “go” all’equipaggio per poter riutilizzare il tappeto rotante.

Incomincia l’Expedition 20
I tre dell’Expedition 20 sono stati lanciati su di una Soyuz TMA-15, con un razzo Soyuz FG, dal Gagarin Launch Complex del Cosmodromo di Baikonur alle 10:34:53 GMT del 27 Maggio.
Al comando della Soyuz TMA-15 vi era il cosmonauta rookie Roman Romanenko (call-sign “Parus”), figlio del cosmonauta russo veterano della Salyut e della Mir Yuri Romanenko. I due flight engineers erano l’astronauta belga dell’ESA Frank De Winne ed il canadese Robert Thirsk.
Le riserve dell’equipaggio dell’Expedition 20 erano il cosmonauta russo Dmitri Kondratiev, l’olandese André Kuipers e il canadese Chris Hadfield.

La Soyuz TMA-15 era in volo con un nominale profilo di rendezvous verso l’ISS, con la quale ha effettuato il docking , poco dopo essere entrata nel buio orbitale, con il boccaporto posteriore del modulo Zarya, in modalità automatica, alle ore 12:34 GMT del 29 Maggio.
Dopo lo svolgimento dei consueti tests sulla rigidità dell’interfaccia di docking fra i due veicoli spaziali durati il tempo di un’orbita della terra, sono stati aperti i portelli alle ore 14:14 GMT.

I tre nuovi giunti sono stati salutati dal Comandante dell’equipaggio dell’Expedition 19 Gennady Padalka e degli ingegneri del volo Michael Barratt e Koichi Wakata
Padalka resterà al comando della Stazione fino alla partenza del proprio equipaggio agli inizi di Ottobre, quando il belga Frank De Winne diventerà il nuovo comandante dell’avamposto orbitale. De Winne sarà quindi il primo europeo al comando dell’ISS. Fino ad allora, quindi gli altri membri dell’Expedition 20 sono Barratt FE-1, Wakata FE-2, Romanenko FE-3, Thirsk FE-4 e De Winne FE-5.

L’ISS con sei abitanti
La NASA ha riferito che tutti i sistemi per il mantenimento dell’equipaggio a sei membri stavano funzionando al meglio, e che ora l’ISS aveva sufficiente materiale per poter svolgere il proprio programma scientifico/sperimentale a pieno regime assieme alle normali attività di mantenimento dei vari sistemi, delle attività robotiche e del supporto alle manovre di docking e alle attività extraveicolari.

Il Waste and Hygiene Compartment del laboratorio Destiny era operativo (con un tavolo per il pranzo aggiuntivo collocato nel nodo Unity) e si stava recuperando l’acqua tramite il Water Recycling System (WRS), mentre l’urina veniva rilavorata e trasformata in acqua potabile tramite la Distillation Assembly. Sono già state recuperate diverse centinaia di litri di acqua in questo modo.

Due dei tre sleeping compartments extra erano già disponibili essendo stati preparati da Sandra Magnus durante l’Expedition 18, mentre il terzo era in arrivo per essere installato nel modulo Kibo più avanti.

Proseguono le attività scientifiche

Il programma scientifico in corso ha avuto un picco relativo alle scienze della vita, alla biologia delle piante, alla fisica dei fluidi ed alle tecnologie dei materiali. Thirsk era alle prese con sette esperimenti canadesi, di cui uno è di supporto ad un progetto di ricerca studentesco.
Due degli esperimenti sono di natura medica: CCISS studia i cambiamenti nel flusso sanguigno, e richiede misurazioni della pressione sanguigna, del battito cardiaco e di altri aspetti del sistema cardiovascolare. L’esperimento Bodies in the Space Environment (BISE) esamina quali sensi visuali o corporei gli astronauti utilizzano per determinare la propria percezione del “su” e del “giù” nell’ambiente in microgravità della Stazione.
La suite di esperimenti Canadesi include anche un esperimento per lo studio degli effetti della gravità sulla qualità del legno prodotto dagli alberi in crescita, un’indagine sulle proprietà fisiche delle sospensioni colloidali raffinate senza l’influenza della gravità terrestre, l’esperimento SODI-IVIDIL che indaga sulle varie tipologie di diffusione nell’ambiente in microgravità, e l’esperimento Marangoni Experiment in Space (MEIS-2) per lo studio delle applicazioni della convezione nei liquidi in microgravità per la creazione di cristalli.
L’esperimento studentesco Image Reversal in Space (IRIS) studia come la gente percepisce gli oggetti a 2 e 3 D.

Thirsk e De Winne hanno partecipato all’American ISS Acoustics Measurement Programme, agli esperimenti Sleep-Long, mentre sono proseguite le sessioni degli esperimenti Bisphosphonates, Nutrition e Repository. Il belga ha anche svolto delle sessioni dell’esperimento europeo Neurospat, ed ha trascorso del tempo riparando la payload box dell’esperimento ERNO nel laboratorio Columbus.

Padalka, Romanenko e Barratt hanno condotto la serie degli esperimenti medici russi di routine. Koichi Wakata della JAXA è stato in grado di inviare a terra diverse ore di filmati in HD che mostravano dei tours della Stazione e delle dimostrazioni di microgravità dal laboratorio giapponese Kibo. I video sono stati postati nel canale di “YouTube” della JAXA.
I campioni congelati provenienti dall’esperimento giapponese Gene-Dome sono stati trasferiti nel freezer MELFI, visto che il nuovo freezer GLACIER aveva mostrato dei problemi.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (16 Maggio 2009) Michael Barratt, flight engineer delle Expeditions 18/19, usa un laptop computer presso la Microgravity Science Glovebox nel laboratorio Columbus.

  2. (20 Maggio 2009) L’equipaggio dell’Expedition 19, in contemporanea con il Mission Control Center di Houston ed il Payload Operations Center di huntsville, si appresta a bere per la prima volta l’acqua prodotta dal Water Recovery System.

  3. L’astronauta giapponese Koichi Wakata, flight engineer delle Expeditions 19/20 ammira il panorama da un finestrino del laboratorio Kibo.


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