[2009-09] Settembre 2009 I.S.S. Mission Log

EVA-1
La prima EVA dell’STS-128 è iniziata alle 21:49 GMT del 1 Settembre, ed ha visto Olivas e Stott uscire dalla camera di compensazione del modulo Quest per la loro EVA che è durata sei ore e 35 minuti.
I due hanno completato tutte le attività pianificate ad iniziare dalla rimozione della voluminosa Ammonia Tank Assembly (ATA) dal segmento di traliccio P1. Il lavoro ha compreso lo svitaggio dei bulloni che fissavano il serbatoio ed il suo spostamento dal traliccio. L’ATA è stata temporaneamente posizionata sul Canadarm2 in attesa dell’EVA-2.
Nella stiva del Discovery vi era la nuova ATA da montare. L’ammoniaca contenuta nelle ATAs serve a refrigerare la Stazione espellendo il calore prodotto dai suoi sistemi e dai suoi abitanti.

I due spacewalkers di seguito si spostati nei pressi del laboratorio Columbus ed hanno ritirato due esperimenti scientifici: l’European Technology Exposure Facility (EuTEF) ed il sesto Materials International Space Station Experiment (MISSE-6). Il MISSE è stato riposto su una parete interna della payload bay dello Shuttle, mentre l’EuTEF è stato sistemato sull’LMC (Lightweight MPESS (Mission Peculiar Equipment Support Structure) Carrier) sempre nella payload bay.
Ci sono state delle difficoltà con un pin piegato del MISSE, ma tutto si è risolto impiegando i giusti attrezzi.

EuTEF era stato collocato all’esterno di Columbus nel Febbraio del 2008, e supportava nove esperimenti differenti, la maggior parte dei quali serviva a raccogliere diversi tipi di informazioni sull’ambiente orbitale. MISSA-6 era composto da due piattaforme della dimensione di una valigetta che esponevano diversi materiali ai rigori dello spazio.

Nel corso di questa EVA c’è stata una perdita di comunicazioni con la Terra, durata circa trenta minuti, che però non ha influenzato la performance dei due spacewalkers. La NASA ha spiegato che erano state perse le comunicazioni con un satellite geostazionario TDRS a causa delle abbondanti piogge presso la stazione di Guam. I collegamenti sono stati ripristinati in tempo per il successivo step dell’EVA.

I due hanno inoltre rilevato diversi impatti MMOD (Micrometeroid/Orbital Debris) sulla scatola degli attrezzi del segmento Z1, sui corrimano dell’airlock, e sugli scudi di protezione dai MMOD. Sono state fatte delle riprese video e fotografiche da inviare a terra agli ingegneri.
Nel frattempo, all’interno della Stazione il tapis roulant Colbert (chiamato T2) è stato scaricato dall’MPLM e spostato sull’ISS da Barratt. Nella giornata sono state scaricate anche le nuove cuccette (piazzate nel laboratorio Kibo), ed un sistema per la rigenerazione dell’aria.

Trasferimento di racks
Il giorno seguente Sturckow, Ford, Forrester, Hernandez e Fuglesang hanno aiutato Padalka e De Winne a trasferire ed installare tre importanti racks scientifiche:

FIR (Fluid Integrated Rack). E’ stata posizionata nel laboratorio Destiny ed è un dispositivo per la ricerca complementare sulla fisica dei fluidi, progettata per ospitare indagini sui colloidi, sui gel, sulle bolle sui capillari e sui cambiamenti di fase, inclusi l’ebollizione ed il raffreddamento.

MSRR-1 (Materials Science Research Rack 1) verrà usato nel laboratorio Destiny per la ricerca di base sui materiali nell’ambiente in microgravità. MSRR-1 può alloggiare diversi Experiment Modules in modo tale da poter studiare diversi tipi di materiali come metalli, leghe, polimeri, semiconduttori, ceramiche, cristalli e vetri per scoprire nuove applicazioni per i materiali esistenti o addirittura nuovi, migliori materiali.

MELFI-2 (Minus Eighty-Degree Laboratory Freezer for ISS-2) è il secondo freezer MELFI fornito dall’ESA. E’ in grado di conservare i campioni a basse temperature. E’ stato installato nel Destiny.

Queste sono importanti racks per la ricerca scientifica che giocheranno un ruolo chiave nelle future scoperte sancendo così il passaggio dell’ISS a laboratorio orbitante a tempo pieno.

Nel frattempo a Stott è stato concesso del tempo per orientarsi e prendere confidenza con la sua nuova casa, e quindi si è unita a De Winne per due ore di training con il Canadarm2 in vista dell’imminente arrivo del modulo automatico giapponese HTV. La NASA ha poi riferito che i due non erano riusciti a completare l’HTV Track and Capture Training a causa di un ritardo eccessivo fra l’imput del controller manuale ed il responso della situazione. L’agenzia ha detto che si poteva impiegare un’altra configurazione per gli stessi scopi mentre gli ingegneri avrebbero valutato il problema.

Mike Barratt ha installato ed allestito la terza delle quattro cuccette per l’equipaggio che verrà occupata dall’astronauta canadese Robert Thirsk, che dal canto suo stava trasferendo, al momento, cibo e rifornimenti dall’MPLM alla Stazione.

EVA-2
La seconda EVA dell’STS-128 è iniziata alle 22:12 GMT del 3 Settembre. Nel corso di questa escursione durata sei ore e 39 minuti Danny Olivas e Christer Fuglesang hanno sostituito il vecchio serbatoio dell’ammoniaca con il nuovo.

L’ESA ha informato che Fuglesang aveva stabilito un nuovo record, essendo il serbatoio del peso di 800 kg appena spostato, l’oggetto più pesante mai spostato da uno spacewalker dell’ISS.
La vecchia ATA (Ammonia Tank Assembly) è stata collocata dal Canadarm2 all’LMC nella stiva del Discovery, mentre la nuova ATA veniva presa ed avvitata sul traliccio P1.
Essendo i due astronauti in anticipo sulla tabella di marcia, essi hanno potuto svolgere alcuni lavori della categoria “get-ahead tasks” che hanno incluso l’installazione di coperture termiche sulle Canadarm2 Capture Latch Assembly and Camera Light Pan and Tilt Assembly, per proteggerle dalla contaminazione quando il braccio verrà piegato per agganciare il modulo giapponese HTV.
Essi hanno anche spostato un Portable Foot Restraint ed hanno sostituito un cavo di sostegno di una maniglia esterna per coprire la sua superficie scheggiata da un impatto MMOD.

Come spiegato nel report del mese di Agosto, quando è stato tentato di connettere un heater cable al PMA-3, gli spacewalkers avevano scoperto che il cablaggio con la sua traccia sembravano essere designati per un PMA-3 ruotato di 90 gradi rispetto all’orientamento osservato dal vivo.

Con due EVAs ed oltre la metà del lavoro di trasferimento di materiale completati, la prima metà del programma di lavoro dell’STS-128 è stata completata, e quindi una parte dell’ottavo giorno nello spazio è stata dedicata dall’equipaggio, al riposo. La giornata è terminata con una conferenza stampa congiunta e con ulteriori trasferimenti di materiali.

EVA-3
La terza EVA è iniziata alle 20:39 GMT del 5 Settembre. Olivas e Fuglesang hanno trascorso sette ore ed 1 minuto svolgendo una varietà di lavori all’esterno del complesso.
Questi lavori hanno incluso l’estensione dell’Upper Outboard Payload Attach System S3 su cui in futuro sarà possibile montare equipaggiamenti ed esperimenti . Inoltre, i due astronauti hanno sostituito una Rate Gyro Assembly (RGA-2) sul traliccio S0 e il Remote Power Controller Module S0, ed hanno installato due antenne GPS sullo stesso segmento S0.

Gli spacewalkers non sono riusciti a collegare i connettori del secondo canale dell’avionica e Fuglesang ha dovuto applicarvi uno strato isolante, lasciando ad una futura EVA il compito di completare il lavoro mentre gli ingegneri avrebbero valutato la situazione.
Al termine dell’escursione, la videocamera e la luce del casco di Fuglesang si sono staccate, costringendo Olivas ad intervenire per sistemare la situazione in modo tale da riportare il tutto all’interno dell’ISS per valutare il problema.

La mattina seguente i due equipaggi hanno completato i numerosi trasferimenti dal cargo MPLM ed hanno partecipato ad altri eventi televisivi, prima di ottenere un’altra mezza giornata di riposo.

Il 7 Settembre, è stata completata l’attività principale dei due equipaggi congiunti quando l’MPLM è stato nuovamente sigillato prima che Ford ed Hernandez potessero afferrarlo con il Canadarm2 per riposizionarlo nella payload bay del Discovery. Nell’Orbiter erano state caricate 2,5 tonnellate di campioni scientifici, di equipaggiamenti usati e di rifiuti, l’MPLM era stato caricato con 1095 kg di materiale da riportare sulla Terra. Il vecchio serbatoio dell’ammoniaca e l’EuTEF situati nella stiva dello Shuttle raggiungevano gli 885 kg complessivi, mentre altri 390 kg di materiale vario erano stati sistemati nel suo middeck.

Nella rima mattina dell’8 Settembre, gli equipaggi hanno tenuto la cerimonia di saluto nel Nodo Harmony, prima che Sturckow richiamasse il suo equipaggio nel Discovery. Agli uomini dell’STS-128 si è aggiunto Tim Kopra, che aveva completato un periodo di permanenza sull’ISS di 44 giorni.

Distacco e rientro
Il Discovery si è staccato dal complesso spaziale alle 19:26 GMT dell’8 Settembre. Il pilota Kevin Ford ha guidato l’Orbiter attraverso la consueta manovra di fly around compiendo un giro attorno all’ISS utilizzando solamente i jets del sistema RCS (Reaction Control System) primario, per il fatto che i jets vernieri più piccoli erano stati disabilitati.
Dopo il fly around, l’equipaggio del Discovery ha preso l’OBSS con il braccio robotico della Stazione ed ha svolto la ricognizione finale dello scudo termico dello Shuttle prima del rientro sulla Terra, rientro che è stato rinviato di un giorno a causa delle cattive condizioni meteo al Kennedy Space Center l’11 Settembre. Entrambe le opportunità di atterrare in Florida il giorno seguente sono state cancellate, quindi è stato chiesto a Sturckov di atterrare in California presso l’Edwards Air Force Base dove il Discovery è atterrato alle 00:53 GMT del 12 Settembre.

Il lancio dell’HTV
Nel frattempo sull’ISS, prima dell’atterraggio del Discovery, ha avuto inizio un’altra grande attività del programma lavorativo di bordo.
Alle 17:01:46 GMT del 10 Settembre dalla base di Tanegashima in Giappone, è stato lanciato l’H-IIB Transfer Vehicle 1.
Il cargo non abitato era composto sia da una sezione pressurizzata che da una non pressurizzata, ovvero dal Pressurised Logistic Carrier (PLC) e dall’Unpressurised Logistic Carrier (ULC). Assieme, queste due sezioni sono in grado di trasportare 6 tonnellate di rifornimenti.
Il PLC, tenuto a pressione del suolo, conteneva i rifornimenti per l’equipaggio e degli equipaggiamenti. L’ULC trasportava degli equipaggiamenti esposti allo spazio, come batterie, pezzi di ricambio per i dispositivi di controllo attitudinale, ed equipaggiamento per esperimenti extraveicolari.
Il corpo principale del veicolo giapponese è composto dall’Avionics Module (AM), equipaggiato con computers, fonti energetiche e sistemi per le comunicazioni; e dal Propulsion Module (PM), con i quattro motori ed i relativi serbatoi.

Nel corso del primo giorno di volo del veicolo, sono avvenute tre accensioni dei suoi propulsori principali e dei piccoli ugelli RCS per alzare il perigeo di circa 22 km ad un orbita di 297 x 211 km, circa 11200 km di fronte all’ISS e 93 km al di sotto del complesso.
Nei giorni seguenti i controllori del Tsukuba Control Center hanno guidato l’HTV-1 attraverso una serie di manovre dimostrative compresa quella di abort, che prevede un allontanamento veloce dalla Stazione nel caso di anomalie per evitare possibili collisioni.
L’HTV non è fornito di un sistema automatico di rendezvous e docking simile a quello russo/ukraino KURS impiegato dalle Progress e dal cargo europeo ATV, quindi esso deve essere afferrato dal braccio robotico della Stazione Canadarm2 dopo aver terminato le sue manovre di approccio giungendo da sotto di essa.

Nella fase di avvicinamento R-Bar dell’HTV, l’equipaggio dell’ISS ha utilizzato un Hand Held Lidar (Light Detection & Ranging), usato prima sullo Shuttle, che impiegava raggi laser per misurare la velocità e la distanza.
Gli uomini dell’Exp.20 hanno inoltre svolto diverse esercitazioni e diversi preparativi in vista dell’arrivo del cargo giapponese, inclusa la configurazione del Common Berthing Mechanism (CBM) nel punto di nadir del nodo Harmony che sarà il docking port dell’HTV. Infine sono stati preparati anche gli attrezzi per una potenziale EVA di contingenza.

L’HTV ha eseguito con successo la prima Height Adjustment Manouvre (HAM1) nel Flight Day 7 collocandosi su di un’orbita quasi circolare di 324 x 305 km, come pianificato.
Il 17 Settembre è iniziata la fase finale di approccio all’ISS. Una volta raggiunta la cosiddetta “Proximity Communications Zone”, a 23 km di distanza dalla Stazione, l’HTV-1 ha stabilito le comunicazioni con con il Proximity Communication System (PROX) che era installato nel laboratorio Kibo. L’approccio è proseguito utilizzando il Relative GPS Navigation fino a quando il cargo ha raggiunto un “Approach Initiation (AI) Point” circa 5 km dietro all’ISS.
A questo punto il veicolo giapponese ha iniziato ad avvicinarsi alla Stazione fino ad una posizione a 500 metri al di sotto di essa, in corrispondenza del “Rendezvous Insertion (RI) Point”. Quindi ha iniziato a muoversi alzandosi verso l’ISS.
Ad una distanza di 10 metri, sono stati disattivati i propulsori dell’HTV-1 e, dopo aver atteso l’autorizzazione a procedere alla cattura con il Canadarm2, Stott (coadiuvata da Thirsk e De Winne) ha manovrato il braccio dell’ISS delicatamente verso il punto di presa posto sul lato dell’HTV.
Alle 19:47 GMT, poco dopo l’ingresso della Stazione e dell’HTV nel buio orbitale, Stott ha comandato il Canadarm2 di afferrare l’HTV, cosa avvenuta senza problemi. L’astronauta della JAXA Akihiko Hoshide era alla consolle nella sala di controllo di Houston e si è unito ai festeggiamenti con i suoi colleghi in Giappone.

Dopo due ore di controlli e di movimenti graduali del braccio, Bob Thirsk, assumendo l’incarico di Lead Arm Operator da Stott, ha mantenuto l’HTV nella posizione ready-to-latch sopra il CBM del nodo Harmony. Quattro minuti più tardi il canadese ha manovrato l’HTV-1 sul Common Berthing Mechanism dove quattro chiavistelli si sono chiusi alle 22:12. Più tardi, altri 16 bulloni sono stati chiusi per completare l’hard mating.

Il 18 Settembre l’equipaggio dell’Exp.20 ha aperto i portelli dell’HTV e, indossando delle maschere chirurgiche a protezione di eventuali detriti in sospensione nell’atmosfera del modulo, ha fatto il suo ingresso nella sezione pressurizzata del cargo giapponese, ed ha iniziato a trasferire il materiale all’interno della Stazione.
I rifornimenti erano composti da 860 kg di cibo, 567 kg di payloads “pressurizzati”, circa 520 kg di equipaggiamenti della JAXA, 175 kg di materiale vario per l’equipaggio, e 98 kg di computer hardware inclusi diversi nuovi laptops per l’equipaggio.

L’ente spaziale americano ha sottolineato il fatto che con lo Space Shuttle, tre veicoli cargo provenienti da diversi angoli del mondo erano in grado di rifornire l’International Space Station con i propri carichi. L’Automated Transfer Vehicle europeo, arrivato la prima volta nell’Aprile del 2008, mentre i veicoli automatici russi Progress riforniscono l’ISS fin dal 2000.

La partenza della Progress M-67
Mentre la maggior parte dell’equipaggio era concentrata sull’arrivo dell’HTV, i due russi, Gennady Padalka e Roman Romanenko, erano impegnati nei preparativi per la partenza della Progress M-67 che era agganciata in coda al modulo Zvezda.
Il distacco della Progress ha rappresentato un altro piccolo pezzo di storia spaziale per il fatto che il veicolo era l’ultimo di una serie a controllo analogico, mentre le Progress di nuova concezione hanno sistema di controllo digitale.

Padalka e Romanenko avevano caricato la M-67 con rifiuti, materiale di scarto, e materiale non più necessario, prima di rimuovere l’unità di collegamento US-21 che serviva a convogliare i comandi dai computers dello Zvezda al cargo russo (il nuovi sistemi digitali non utilizzeranno l’unità US-21), poi hanno chiuso i portelli della capsula per l’ultima volta.
Alle 07:25 del 21 Settembre, la Progress M-67, che era arrivata in orbita il 29 Luglio con circa 2,5 tonnellate di rifornimenti, è stata fatta staccare dall’ISS ed è stata manovrata su di un’orbita indipendente.
In questa orbita il veicolo è stato monitorato da terra per un’altra serie di esperimenti della serie Plasma-Progress, che in precedenza erano stati effettuati con le Progress M-60, M-64 e M-66 (la Progress M-61 era stata impiegata per studiare l’atmosfera terrestre durante la sua prolungata permanenza in orbita dopo l’undocking). L’esperimento studia la densità, le dimensioni, e le caratteristiche di riflessione dell’ambiente plasmatico che circonda la capsula automatica durante le accensioni dei suoi motori a razzo.

La Progress M-67 è stata fatta deorbitare alle 09:32 del 27 Settembre. I motori sono stati accesi per 164,3 secondi impartendo un retro impulso di 87,4 m/s, secondo quanto dichiarato dal TsUP.
La capsula cargo è andata distruggendosi negli strati più densi dell’atmosfera terrestre, con alcuni frammenti che sono andati a cadere nelle zone remote dell’Oceano Pacifico lontano dalle rotte commerciali navali, alle 10:20.

Trasferimenti esterni

Oltre ai trasferimenti di materiale avvenuti all’interno dell’ISS, ve ne sono stati anche di materiale all’esterno del complesso. Il 23 Settembre il pallet contenenti gli esperimenti per la piattaforma esterna ancorata all’esterno del modulo giapponese Kibo, è stata rimossa dall’HTV.
Stott, De Winne e Thirsk hanno impiegato il Canadarm2 per afferrare e rimuovere il pallet dall’Umpressurised Cargo Section dell’HTV per passarlo poi di mano al braccio robotico giapponese di Kibo che essi hanno utilizzato poi per fissare il pallet all’Exposed Facility (EF) o “veranda” di Kibo; un’attività che è durata circa quattro ore.

Il giorno seguente, De Winne ha utilizzato ancora il braccio giapponese per prendere due payloads contenenti tre esperimenti per l’osservazione della Terra (i più grandi di questo genere, presenti sull’ISS) dal pallet per installarli sull’EF. Due di questi esperimenti sono stati forniti dalla NASA ed il terzo dalla JAXA. Essi sono:

HREP (HICO/Hyperspectral Imager for the Coastal Ocean e RAIDS/Remote Atmospheric and Ionospheric Detection System). Questi esperimenti americani hanno una massa di 380 kg e consistono di due strumenti designati a svolgere uno studio complessivo delle emissioni luminose delle zone superiori dell’atmosfera. Le loro osservazioni verranno impiegate per sviluppare e testare tecniche di remote sensing dell’atmosfera e della ionosfera neutre su scala globale.

L’esperimento Superconduction Submillimeter-wave limb-emission Sounder (SMILES) della JAXA serve a mappare su scala globale le tracce stratosferiche di gas correlati all’abbattimento dell’ozono atmosferico. Ha una massa di 475 kg.

Con i payloads installati con successo sull’EF di Kibo, il pallet ora vuoto è stato sollevato, il 25 Settembre, e ricollocato nella sezione mediana dell’HTV, dopo un’operazione inversa effettuata dai due bracci robotici. Ancora, l’intera operazione è durata quattro ore.

Lavoro con l’ARS
Fra il 22 ed il 25 Settembre è stata verificata la nuova rack ARS (Atmospheric Revitalization System) portata sull’ISS dalla recente missione STS-128. Il suo destino finale è quello di essere installato nel nodo Tranquillity che verrà aggiunto al complesso orbitale nel Febbraio del 2010. Gli ingegneri della NASA erano particolarmente interessati alla verifica del perfetto funzionamento del Carbon Dioxide Removal Assembly dell’ARS.
Poiché l’unica tubazione in grado di supportare i tests della nuova rack era al momento impiegata dall’ARS rack del laboratorio Destiny, Barratt e Stott hanno passato buona parte del primo giorno rimuovendo il sistema corrente e stoccandolo nel laboratorio Kibo, dopodiché Thirsk e De Winne hanno guidato la nuova rack nella posizione temporanea per le opportune verifiche.

Installazione di COLBERT
Per gli equipaggi delle Expeditions, gli esercizi fisici sono un compito quotidiano da svolgere durante la loro permanenza sull’ISS. Come è noto gli astronauti devono svolgere due ore di esercizi fisici al giorno usando le cyclette, i resistive exerciser ed i tapis roulant a disposizione sul complesso spaziale.

La missione STS-128 svoltasi agli inizi di Settembre aveva portato in orbita il tapis roulant della nuova generazione, conosciuto come T2 (o COLBERT). Il T2 dovrà essere tendenzialmente impiegato dagli astronauti del Segmento Americano, mentre il tappeto rotante TVIS situato nel modulo Zvezda verrà trasferito ai russi per essere utilizzato dai propri cosmonauti.
COLBERT è stato installato da De Winne, Thirsk, Barratt e Stott il 30 Settembre. A tal proposito, Stott, utente di Twitter, ha inviato un messaggio nel quale spiegava che lei ed i suoi colleghi avevano lavorato fino a tarda notte. L’installazione e l’attivazione del T2 è stata completata l’8 Ottobre, e l’equipaggio ha iniziato la procedura di checkout prima del suo trasferimento nel nodo Tranquillity.

Soyuz TMA-16
Alle 07:14:45 del 30 Settembre, un lanciatore Soyuz FG è decollato dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakhstan trasportando la Soyuz TMA-16 con a bordo tre membri di equipaggio.
Il Comandante era il russo Maxim Suraev (call sign “Cephus”). Il Flight Engineer era il veterano americano dello Shuttle e dell’ISS, Jeffrey Williams, ed il terzo membro era il turista spaziale canadese Guy Laliberté, il miliardario fondatore del “Cirque de Soleil”.
Laliberté è divenuto il settimo turista pagante secondo un accordo fra i russi e la Space Adventures Company. Esso sarà anche per un po’ di tempo l’ultimo turista a volare, per il fatto che è stato deciso di cessare le rotazioni di astronauti americani tramite lo Space Shuttle, prima che venga chiuso il programma STS. Pertanto tutti i sedili delle Soyuz dovranno essere a disposizione di astronauti e cosmonauti professionisti.

L’equipaggio di riserva era composto dal cosmonauta russo Aleksandr Skvortsov, dall’astronauta della NASA Shannon Walker e dall’americana Barbara Barrett che ha accettato di pagare per prendere parte al training come back-up.

Una volta a bordo dell’ISS, Suraev e Williams si uniranno agli equipaggi dell’Expedition 21 e 22. La NASA ha specificato che queste nuove Expeditions avrebbero segnato il punto di transizione dalla fase di assemblaggio dell’ISS alla fase di suo utilizzo continuo per la ricerca scientifica.

La NASA ha voluto osservare che sulla Stazione verranno svolti quasi 150 esperimenti sulla fisiologia umana; sulla fisica e la biologia; sullo sviluppo tecnologico; sull’osservazione della Terra. Inoltre verranno svolte diverse attività educative ed altre indagini di frontiera sotto gli auspici del nuovo ruolo che ha ora assunto la Stazione, come Laboratorio Nazionale degli Stati Uniti. In passato le varie attività di assemblaggio e manutenzione avevano dominato il tempo disponibile dell’equipaggio. Ora, che il completamento del laboratorio orbitante si sta avvicinando, nuove attrezzature, e gli equipaggi per farli funzionare, comporteranno un misurato incremento del tempo dedicato alla ricerca come laboratorio nazionale ed internazionale.
Riguardo al Segmento Russo, durante lo svolgimento dell’Expeditions 21 e 22, verranno eseguite 304 sessioni di 47 esperimenti.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di JAXA.

  1. (11 Settembre 2009) Il decollo dell’HTV (H-II Transfer Vehicle) della JAXA, per il suo Demo Flight, avvenuto alle 2:01:46 (Japanese Standard Time), con un vettore H-IIB Launch Vehicle Test Flight (H-IIB TF1) dal Tanegashima Space Center.

  2. (17 Settembre 2009) L’HTV visto dall’ISS.

  3. (17 Settembre 2009) Il Canadarm2 dell’ISS afferra l’HTV giapponese per agganciarlo al nodo Harmony.


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