[2010-02] Febbraio 2010 I.S.S. Mission Log

Progress M-04/36P
La Progress M-04/36P è stata lanciata da Baikonur alle 03:45 GMT del 3 Febbraio 2010 con un razzo Soyuz-U. Essa aveva a bordo circa 880 kg di propellenti, 48 kg di ossigeno ed aria, 420 kg di acqua, e 1217 kg di pezzi di ricambio ed altre forniture.
Dopo i tradizionali due giorni di navigazione, la capsula-cargo si è agganciata in coda al modulo Zvezda alle 04:26 GMT del 5 Febbraio utilizzando il sistema automatico di docking Kurs. La manovra è stata supervisionata dall’interno del modulo Zvezda da Suraev e Kotov.
Questa ultima Progress unita alla Progress M-03M/35P ed alle due capsule Soyuz già in orbita, porta per la prima volta a quattro il numero dei veicoli russi agganciati all’ISS.

I cosmonauti russi hanno aperto i portelli fra la Progress e lo Zvezda dopo aver eseguito i controlli sulle perdite standard del vestibolo di docking, durati un’ora, e dopo aver verificato le interfacce fra le linee di trasferimento dell’ossidante e del combustibile fra i due veicoli.

La priorità principale è stata data al trasferimento dalla Progress di quattro importanti payloads russi che sono stati installati nello Zvezda. Questi hanno incluso il BTKh-42 Struktura con il suo kit Luch-2, il TkhN-9 Kristallizator, l’equipaggiamento strutturale FOCUS ed il BTKh-29/Zhenshen-2/Ginseng-2.
Utilizzando Twitter, Jeff Williams ha descritto le fasi seguenti il docking con le seguenti parole: “Max ha aperto il portello per annusare il profumo della frutta fresca. Raramente ho gustato una mela come ho fatto oggi. Semplici regali!”

I due americani, Williams e Creamerhanno trascorso la giornata completando il Food Frequency Questionnaire (FFQ) settimanale sul computer medico. Si tratta di un diario sulla dieta personale, che registra le quantità e le tipologie di cibo consumato da confrontare con le consumazioni delle settimane precedenti, in modo tale da ottenere future raccomandazioni per gli specialisti sulla Terra al fine di predisporre menu e diete consone al mantenimento della salute ottimale dell’equipaggio.

Nel weekend del 6 e 7 Febbraio l’equipaggio ha incominciato a spostare il proprio ciclo di sonno/veglia in vista dell’imminente missione dello Space Shuttle. Williams e Creamer hanno continuato le indagini sull’Oxygen Generation System Water Delivery System (OGS WDS) per tentare di eliminare delle ipotetiche bolle di aria dal Potable Water Dispenser (PWD).

STS-130
Dopo il rinvio di un giorno a causa delle negative condizioni meteo al KSC, e con la Stazione Spaziale in volo 341 km al di sopra della Romania occidentale, l’STS-130 è stata lanciata alle 09:14 GMT dell’8 Febbraio in quello che probabilmente sarà l’ultimo decollo notturno del programma Space Shuttle.
A bordo dell’Endeavour vi erano il Comandante Colonnello George Zamka (USMC), al suo secondo volo, il pilota dell’USAF Colonnello Terry Virts, rookie, ed i mission specialists Nick Patrick (di origini inglesi, North Yorkshire), il Colonnello dell’USAF Robert Behnken, ed il riservista dell’USN Capitano Kathryn Hire; tutti e tre al proprio secondo volo, mentre Stephen Robinson era alla sua quarta missione.
Stivata nella cargo bay dell’Endeavour vi erano il nodo Tranquillity (Node-3) costruito in Italia e la Cupola, costruita in Europa ed anche in Italia.

L’Endeavour si è agganciato al Pressurized Mating Adaptor-2 (PMA-2) alle 05:06 GMT del 10 Febbraio, Zamka ha guidato l’Orbiter ad un puntuale Docking avvenuto al di sopra della costa del Portogallo, dopo che lo Shuttle aveva svolto la consueta manovra di pitch durante la parte finale del rendezvous.

I portelli sono stati aperti alle 07:16 GMT, e l’equipaggio dell’ISS ha subito svolto il briefing obbligatorio sulle procedure di sicurezza ai nuovi arrivati. Un’altra priorità è stata svolta da Zamka, il quale ha trasferito i pezzi di ricambio per il sistema di riciclo dell’acqua della Stazione in modo tale da permettere a Williams di sostituirli riattivando il dispositivo che trasforma l’urina in acqua potabile per l’equipaggio.
Le immagini televisive inviate sulla Terra hanno mostrato tutti e 11 gli astronauti scambiarsi i saluti, e Williams ha detto all’equipaggio dello Shuttle: “Siamo felici di vedere i nostri amici.” E Zamka ha replicato che essi non riuscivano a credere quanto “spettacolare e brillante” fosse la Stazione.

Il primo giorno intero di lavoro congiunto (11 Febbraio) ha visto Behnken e Patrick iniziare i preparativi per la loro prima EVA.
Williams ha installato le nuove Distillation Assembly e Flow Control Pump Assembly nel Water Recovery System della Stazione, e Creamer ha monitorato diversi payloads scientifici, mentre il resto dell’equipaggio ha trasferito l’equipaggiamento appena arrivato dall’Endeavour alla Stazione.

STS-130 EVA1
La prima uscita extraveicolare dell’STS-130 è incominciata alle 02:17 GMT del 12 Febbraio. Alle 06:20 GMT Tranquility è stato agganciato al modulo Unity tramite il Canadarm2. Tranquility è stato fissato utilizzando 16 bulloni motorizzati a controllo remoto.
Con Tranquility agganciato alla Stazione, Behnken e Patrick hanno collegato i cablaggi per il riscaldamento ed il trasporto dei dati, unendo così il nuovo modulo ai sistemi della Stazione. La space walk è durata 6 ore e 32 minuti concludendosi alle 08:49 GMT.

Tranquility
Alle 02:17 GMT del 13 Febbraio, indossando occhialoni in plastica e mascherine per proteggersi dagli eventuali detriti in sospensione nell’aria, Zamka, Robinson, Hire e Williams sono volati all’interno del modulo Tranquility per la prima volta, passando dal nodo Unity. Virts e Noguchi hanno spostato l’Advanced Resistive Exercise Device (ARED), che era stato testato da Williams tre giorni prima, e la rack del sistema Air Revitalisation System nel modulo Tranquility.
Il portello fra Tranquility e la Cupola è stato aperto alle 04:32 GMT. Purtroppo le prime occhiate da questa autentica veranda spaziale hanno dovuto ancora attendere per via del fatto che i suoi finestrini erano ancora coperti dalle protezioni isolanti ancora da rimuovere.

Tre ore dopo, il mission control di Houston ha organizzato un PAO event dove Mike Massimino ha inoltrato a Behnken e Patrick, le domande del pubblico formulate tramite Twitter. Alla richiesta di descrivere il suono dello spazio, Patrick ha risposto dicendo che: “Il lancio è molto rumoroso, ed una volta nello spazio l’astronave è piena del rumore dei fan per la circolazione dell’aria. In ogni posto che vai trovi un fan per la circolazione dell’aria.”
A Behnken è stato chiesto di descrivere la Terra vista durante una EVA. Egli ha risposto che dalla Stazione la Terra la si può ammirare da un oblò, ma una volta al di fuori: “…tu hai l’intero orizzonte davanti a te, attraverso il casco della tuta, ed è incredibile poterlo ammirare tutto tramite di esso. Devi prendere delle immagini mentali, perché nemmeno le fotocamere in nostra dotazione riescono ad avere sufficiente campo visivo.”

Più tardi, il 13 Febbraio, gli astronauti non sono riusciti ad installare la copertura del dico centrale sul portello di docking, all’esterno del modulo Tranquility a causa dell’interferenza con con un sistema impiegato dall’equipaggio per la gestione dell’hardware dall’interno della Cupola.
Questa copertura protegge l’interfaccia di docking dai detriti e dalle temperature estreme quando nessun hardware è attaccato ad essa. Di conseguenza, l’operazione pianificata di depressurizzazione della Cupola con conseguente presa della medesima da parte del braccio robotico della Stazione, è stata rinviata nell’attesa che il mission control definisse il problema.

STS-130 EVA2
La seconda EVA della missione dello Shuttle è incominciata alle 02:20 GMT del 14 Febbraio quando Behnken e Patrick sono usciti dal modulo Quest. Essi hanno collegato due circuiti per il passaggio dell’ammoniaca dal Destiny al Tranquility ed hanno agganciato i sistemi di refrigerazione del nuovo modulo a quelli della Stazione. I due americani hanno anche installato delle coperture termiche.
A scopo precauzionale, l’EVA è stata ridotta per il fatto che Patrick era venuto accidentalmente in contatto con una modesta quantità di ammoniaca. Fortunatamente le gocce ghiacciate di refrigerante non si erano conficcate nella sua tuta. La space walk è terminata alle 08:14 GMT.

Cupola
Alle 07:31 GMT del 15 Febbraio la Cupola è stata unita alla sua nuova location, essendo stata spostata dal boccaporto anteriore di Tranquility a quello inferiore (rivolto alla Terra). Hire e Virts hanno manovrato il Canadarm2 dalla workstation posta all’interno del laboratorio Destiny, e Williams ha operato sui chiavistelli e sui bulloni che hanno rilasciato la Cupola dalla sua posizione di lancio. Quindi essa è stata fissata nella sua posizione definitiva.
C’è stato anche un piccolo ritardo nelle operazioni di rilascio della Cupola a causa del fatto che i bulloni che la mantenevano fissa in posizione erano stati stretti nella gravità terrestre, e quindi erano leggermente più duri da svitare rispetto al preventivato. Pertanto, i controllori del volo hanno comandato un incremento della forza di torsione dei bulloni, risolvendo di fatto il problema.

PMA-3
Il resto del lavoro robotico ha visto, il 16 Febbraio, l’equipaggio spostare il Pressurised Mating Adapter-3 (PMA-3) dalla sua posizione temporanea sul modulo Harmony alla location lasciata recentemente libera sul Tranquility. L’operazione è terminata alle 02:28 GMT.

STS-130 EVA3
Behnken e Patrick hanno lasciato la Stazione per la loro terza ed ultima EVA alle 02:15 GMT del 17 Febbraio. Il loro compito principale era quello di rimuovere l’isolamento termico dalle sette finestre della Cupola.
Patrick ha rilasciato i fermi utilizzati durante il lancio dalle imposte, in modo tale da permettere a Virts di aprirle dall’interno della Cupola per la prima volta. Behnken ha aperto il secondo dei due circuiti dell’ammoniaca per permettere al refrigerante di fluire attraverso Tranquility, poi ha sconnesso dei cavi di alimentazione energetica temporanei. Patrick ha installato dei cavi termici e per la trasmissione dei dati dal Tranquility al PMA-3.
L’EVA si è conclusa alle 08:03 GMT, ed anche in questo caso la si è dovuta accorciare per il fatto che Behnken stava lavorando così duramente che il livello di biossido di carbonio nella sua tuta aveva raggiunto in limite tale da minacciare la capacità di rimozione della CO2 della tuta stessa. I medici a terra avevano notato che la riserva di litio idrossido della tuta, impiegato per la rimozione della CO2 dall’aria, era stata utilizzata più velocemente del previsto.

All’interno della Stazione, Williams e gli altri membri dell’equipaggio hanno continuato l’allestimento di Tranquility e della Cupola. Nel modulo Zvezda, Kotov ha sostituito una valvola per il vuoto guasta nell’unità russa per la rimozione della CO2 Vozdukh.

Reboost
I motori dell’Endeavour sono stati attivati per 33 minuti alle 07:30 GMT circa del 18 Febbraio per innalzare la quota di volo della Stazione di circa 2 km, portandola ad avere un apogeo di 352 km ed un perigeo di 335 km.

La maggior parte della giornata è trascorsa con le operazioni di trasferimento di quattro racks nel modulo Tranquility. Si trattava delle racks Oxygen Generation System, Water Recovery System, Urine Processing Assembly e Waste and Hygiene Compartment.

Gli ingegneri della Stazione Spaziale a terra, stavano monitorando una apparente perdita di urina nel sistema di riciclo della Stazione. Il problema era stato scoperto dopo lo spostamento della relativa rack dal Destiny, e fino a quando esso non sarebbe stato risolto, gli astronauti avrebbero dovuto utilizzare la toilet russa. Il 26 Febbraio, il sistema è stato rimesso in funzione con successo.

La partenza dell’Endeavour
I portelli fra lo Shuttle e la Stazione sono stati chiusi alle 08:08 GMT del 19 Febbraio, dopo i consueti discorsi di saluto. In totale durante il tempo di volo congiunto sono stati trasferiti verso il complesso spaziale circa 600 kg di equipaggiamenti, fra cui anche una roccia lunare raccolta dall’equipaggio di Apollo XI, più tardi portata in vetta al monte Everest dall’astronauta Scott Parazynski nel corso dell’anno. La roccia è stata collocata nella Cupola.

Prima che gli equipaggi intrapendessero le proprie rotte separate, Zamka e Williams hanno partecipato alle 04:39 GMT alla cerimonia di inaugurazione della Cupola. E durante una conferenza stampa, Williams ha detto ai giornalisti che uno dei principali vantaggi della Cupola era che essa offriva: “Un’opportunità unica per eseguire fotografie con lenti grand’angolo”.

L’Endeavour si è staccato dall’ISS alle 00:54 GMT del 20 Febbraio ed ha eseguito un atterraggio in notturna in Florida alle 03:20 GMT del 22 Febbraio.

Altro reboost
L’ISS ha ricevuto un altro reboost, questa volta dagli otto propulsori attitudinali della Progress M-04/36P alle 21:15 GMT del 20 Febbraio. I motori hanno funzionato per 26 minuti incrementando la quota di volo della Stazione di circa 5,6 km.

Comunicazioni fuori uso
Il 21 Febbraio un guasto al computer principale dell’ISS ha messo fuori uso le comunicazioni fra il complesso e la Terra poco prima delle 14:00 GMT. La NASA ha dichiarato che il problema era stato isolato e risiedeva nel software telemetrico della banda S che riceveva i dati dal modulo Columbus, e che al momento non vi erano pericoli per la salute o la sicurezza dell’equipaggio. Williams ha scritto su Twitter: “Abbiamo lavorato un p0’ eccitati oggi. Ma ora è tutto tranquillo.”

Light duty
I tre giorni seguenti sono stati relativamente scarichi di lavoro per l’equipaggio della Stazione, dopo la partenza dello Shuttle. Il 23 Febbraio Creamer e Suraev sono stati i soggetti dell’esperimento PanOptic. Williams ha esaminato i loro occhi con un oftalmoscopio; la procedura è servita a catturare immagini e video dettagliati dell’occhio da sottoporre allo studio degli esperti a terra.
Suraev ha trascorso sia il 25 che il 26 Febbraio caricando uno dei veicoli cargo Progress con i rifiuti, prima del suo distacco previsto per il 27 Aprile.

Continua il lavoro quotidiano
Il 26 Febbraio, Creamer ha partecipato a vari esperimenti coinvolgenti le piante. Essi hanno incluso l’esperimento Tropism in Plants per lo studio della crescita delle piante in microgravità. I due cosmonauti russi hanno aggiornato il software nel modulo Poisk ed hanno tenuto delle sessioni radio con degli studenti in Siberia.

Quattro dei cinque membri dell’equipaggio hanno trascorso il weekend del 27/28 Febbraio partecipando a delle comunicazioni familiari. William ha riassunto gli eventi su Twitter: “Sabato tranquillo. Sto iniziando a fare le valige in vista del mio ritorno sulla Terra.”

Nelle prime due settimane di Marzo l’equipaggio è stato impegnato in ulteriori attività sperimentali e manutentive. Noguchi ha controllato lo stato degli estintori e poi ha installato lo Small Fine Arm (SFA) del Japanese Experiment Module al suo meccanismo di aggancio utilizzando il braccio robotico giapponese, che è il braccio principale del modulo kibo. L’SFA verrà utilizzato nelle operazioni future per spostare piccoli esperimenti scientifici e pezzi di hardware.

Sul finire di questo mese di febbraio,Williams e Creamer hanno raccolto campioni di urina e di sangue per gli esperimenti medici, e li hanno stoccati nel freezer della Stazione. Kotov ha lavorato su degli esperimenti russi, fra cui uno che mirava a valutare le condizioni della pelle e delle membrane delle mucose per osservare eventuali cambiamenti nelle missioni a lunga durata. Inoltre, il russo ha lavorato con due studi cardiovascolari correlati: gli esperimenti Dykhanie-1 e PNEUMOCARD.

Suraev ha controllato l’esperimento russo Plants-2 ed ha svolto la manutenzione su uno dei tapis roulant della Stazione. Williams ha svolto delle sessioni nel laboratorio Columbus in relazione a degli studi sul cuore, lavorando con l’esperimento Integrated Cardiovascular Experiment (ICV),
che studia l’insorgenza dell’atrofia cardiaca mirando ad identificarne i suoi meccanismi.

L’equipaggio ha anche eseguito una ricognizione fotografica del Cile a seguito del evento sismico di Magnitudine 8,8 che ha colpito il paese sudamericano il 27 Febbraio. A tal proposito, rispondendo a delle domande postegli dai reporters della MSNBC e del Wall Street Journal qualche giorno dopo, Williams ha detto che è difficile osservare dallo spazio le conseguenze di un terremoto.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (17 Febbraio 2010) Una delle primissime immagini scattate dall’interno della Cupola.

  2. (19 Febbraio 2010) I nuovi moduli appena installati sull’ISS, in alto a sx: il nodo Tranquility e la Cupola.

  3. (19 Febbraio 2010) L’ISS fotografata dall’equipaggio dell’STS-130 dopo l’undocking dell’Endeavour.


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Che brutti ricordi :frowning: