[2010-04] Aprile 2010 I.S.S. Mission Log

Lancio della Soyuz
L’altra metà dell’Expedition 23 è partita il 2 Aprile alle 04:04 GMT da Baikonur.
L’equipaggio era composto dal Colonnello dell’aeronautica russa Alexander Skvortsov (43) al suo primo volo spaziale, da Mikhail Kornienko (49) anch’egli rookie, e dall’astronauta americana Tracy Caldwell (40) alla sua seconda missione.

L’equipaggio è passato attraverso i tradizionali preparativi per un lancio russo. Essi hanno incluso la visione del film dell’era sovietica “White son of the Desert” la sera antecedente il lancio, la firma della porta della camera dei living quarters dei cosmonauti, il giorno stesso del lancio, e la benedizione da parte di un prete ortodosso prima di salire sul bus diretto al building 254 per la vestizione delle tute.
Gli uomini hanno lasciato l’hotel al suono del brano ritenuto la canzone dei cosmonauti: “Feel the grass” di Zemlyane, che viene sempre suonato alla partenza di ogni equipaggio.

Una volta indossate le tute Sokol, l’equipaggio, seduto dietro ad un vetro di protezione contro gli eventuali germi, ha parlato con con i responsabili dei programmi spaziali russo ed americano.
Caldwell Dyson, che parla bene il russo, ha fatto emozionare tutti i presenti cantando una canzone country della star americana Garth Brooks intitolata “The road”, come tributo al proprio marito.
Alle 01:09 GMT l’equipaggio è nuovamente salito su di un bus alla volta del pad di lancio.

Durante la fase di lancio vi sono stati alcuni problemi di comunicazione, ma una volta che la Soyuz è stata inserita nell’orbita preliminare di 230 x 190 km, Skvortsov ha annunciato alla radio: “Tutto è nominale”.

La rincorsa della Soyuz verso l’ISS durata due giorni si è conclusa con il docking al modulo Pirs avvenuto alle 05:26 GMT del 4 Aprile 2010. Alle 07:19 GMT sono stati aperti i portelli fra i due veicoli, e l’equipaggio dell’Expedition 23 ha potuto finalmente completarsi.

Il lancio dello Space Shuttle
La NASA ha lanciato lo Space Shuttle Discovery dal Pad 39A del Kennedy Space Center alle 10:21 GMT del 5 Aprile. A bordo vi erano il Comandante, Capitano dell’USN Alan Pointdexter (48), al suo secondo volo, il pilota dell’USAF Colonnello Jim Dutton (41), al primo volo, ed i mission specialists Clay Anderson (51), al secondo volo, Rick Mastracchio (50), al terzo volo, Dorothy Metcalf-Lindenburger (34), al primo volo, Stephanie Wilson (43), al terzo volo, e l’astronauta giapponese Naoko Yamazaki (39) al suo primo volo.

Nella cargo bay dello Shuttle vi era il Multi Purpose Logistics Module (MPLM) Leonardo di costruzione italiana, con i suoi 7700 kg di carico per l’ISS.
Con l’equipaggio del Discover, in orbita vi erano 13 persone, comprese per la prima volta ben 4 donne.

Poco dopo aver raggiunto l’orbita si è guastata l’antenna in banda Ku del Discovery. Questa antenna viene usata per le comunicazioni ad high data rate con il Mission Control di Houston che includono le immagini televisive relative alla fase di docking, e quelle dell’ispezione del rivestimento termico dell’orbiter eseguita con l’Orbiter Boom Sensor System (OBSS) prima dell’aggancio.

Il 6 Aprile gli astronauti del Discovery hanno impiegato l’OBSS lungo 15 metri per ispezionare lo scudo termico dello Shuttle. Con la banda Ku fuori uso, le immagini sono state inviate al Mission Control dopo il docking dell’orbiter all’ISS, tramite l’antenna a banda Ku della Stazione.

Lo Space Shuttle ha effettuato la consueta Rendezvous Pitch Manoeuvre allineandosi al modulo Harmony alle 07:44 GMT del 7 Aprile, circa 360 km al di sopra del Venezuela.
Poindexter e Dutton hanno utilizzato le strumentazioni Lidar manuali e un sensore laser per il controllo della traiettoria situato nella stiva della navetta al posto dell’antenna Ku. Alle 09:11 GMT i portelli sono stati aperti e gli astronauti dello Shuttle sono stati accolti dai colleghi della Stazione.

Alle 03:21 GMT del 8 Aprile, l’MPLM è stato sollevato dalla stiva del Discovery con il braccio robotico della Stazione guidato da Wilson e Yamazaki. Esso è stato unito al portello rivolto alla Terra del nodo Harmony un’ora dopo.
Fra gli articoli trasferiti da Leonardo alla Stazione ci sono stati quattro racks per gli esperimenti ed una nuova cuccetta per l’equipaggio.
Mastracchio, Anderson e Dutton hanno ripassato le procedure per la prima EVA della loro missione.

EVA-1
Per la prima spacewalk, Mastracchio ed Anderson hanno lasciato l’airlock Quest alle 05:31 GMT del 9 Aprile, 10 minuti in anticipo rispetto al programma, per dare inizio all’EVA-1 dell’STS-131. Essi hanno sconnesso una cisterna per l’ammoniaca vuota dall’ISS e ne hanno preparato una in sostituzione per le EVAs seguenti.
Essi hanno sollevato il nuovo serbatoio dal suo carrier nella stiva dell’orbiter, facendolo sporgere in modo tale da permettere al braccio robotico della Stazione, manipolato da Dutton, e Wilson, di afferrarlo per spostarlo verso l’ISS. Questi serbatoi fanno parte del sistema di refrigerazione della Stazione Spaziale.
Mastracchio e Anderson hanno anche ritirato un esperimento giapponese denominato Micro-Particles Capture/Space Environment Exposure Device ed hanno sostituito un giroscopio sensore guasto. La loro uscita è terminata alle 11:58 GMT.

Il 10 Aprile i mission managers hanno deciso di estendere il volo del Discovery di un giorno. Questo, per permettere all’equipaggio di utilizzare l’antenna in banda Ku della Stazione Spaziale al fine di trasmettere ad Houston l’ultimo filmato dello scudo termico dell’orbiter, per quella che è stata l’ultima sua ricognizione che si sarebbe invece dovuta tenere dopo l’undocking.
Alle 06:24 GMT è stato disattivato l’allarme antincendio nel modulo Zvezda, per evitare che potesse azionarsi durante le operazioni di pulizia di alcuni filtri dell’aria da parte di Kotov, risultando in un falso allarme.

EVA-2
La seconda spacewalk per Mastracchio ed Anderson è iniziata con 46 minuti di anticipo alle 5:30 GMT del 11 Aprile. I due hanno installato il nuovo serbatoio per l’ammoniaca sul traliccio S1, ma a causa di un bullone capriccioso hanno accumulato un certo ritardo nella timeline che ha loro impedito di completare i lavori in programma.
Fra questi ultimi, vi erano le connessioni dei condotti dei fluidi del serbatoio ed il ritiro di due schermi per la protezione dalle micrometeoriti dall’esterno del modulo Columbus, per il loro rientro sulla Terra. Essi verranno ritirati nella terza EVA in programma.
Gli spacewalkers hanno inoltre rimosso il serbatoio vuoto dell’ammoniaca dal lato rivolto alle stelle del traliccio principale, sistemandolo provvisoriamente su di un carrello mobile, in vista di essere caricato nella stiva del Discovery durante l’ultima spacewalk in programma. Mastracchio ed Anderson hanno fatto il loro ritorno all’airlock Quest alle 12:56 GMT.

EVA-3
Il 13 Aprile, alle 06:14 GMT con 57 minuti di anticipo, Mastracchio ed Anderson hanno lasciato il modulo Quest per dare inizio alla loro terza ed ultima attività extraveicolare.
I due astronauti hanno connesso quattro tubazioni per i fluidi provenienti dal nuovo serbatoio, all’imbuto di raccolta del liquido refrigerante per i sistemi di bordo della Stazione.
I controllori di terra non hanno potuto subito attivare il serbatoio, a causa del blocco di una valvola dell’azoto che serve a pressurizzare le linee del refrigerante.
Il serbatoio vuoto è stato caricato nella stiva del Discovery.

Mentre erano alle prese con il serbatoio, Mastracchio è rimasto impressionato del panorama sottostante fermandosi a scattare una fotografia al suo collega. “Farai vedere questa foto ai tuoi nipoti!” Ha detto ad Anderson.
L’ultimo lavoro ha riguardato la preparazione dei cablaggi sul segmento Z1 per un’antenna space-to-ground in banda Ku di ricambio. L’uscita è terminata alle 12:38 GMT. Si è trattata della 236esima EVA americana, e della 143esima dedicata al supporto ed alla manutenzione della Stazione Spaziale.

All’interno del complesso, Yamazaki ha continuato a coordinare il trasferimento del materiale ed i tre nuovi arrivati con la Soyuz, aiutati da Kotov hanno incominciato a familiarizzare con gli ambienti della Stazione.

Il 14 Aprile gli equipaggi dell’ISS e dello Shuttle hanno parte ad una conferenza stampa congiunta, mentre il giorno seguente si sono festeggiati due compleanni: Mikhail Kornienko e Soichi Noguchi hanno raggiunto rispettivamente i 50 e 45 anni.

Il Discovery si è sganciato dall’ISS alle 12:52 GMT del 17 Aprile mentre i due veicoli spaziali stavano sorvolando la Nuova Guinea ad una quota di 349 km circa. “E’ stato un equipaggio eccellente”. Queste sono state le parole di Kotov prima della chiusura definitiva dei portelli avvenuta due ore e mezza prima, alle 10:30 GMT. Il Discovery è stato unito alla Stazione per 10 giorni, cinque ore ed otto minuti.

Dopo il rinvio di un giorno a causa delle cattive condizioni meteo presso il Kennedy Space Center, il Discovery è atterrato alla sua 238esima orbita alle 13:08 GMT del 20 Aprile. La sua missione è durata 15 giorni, due ore e 47 minuti per un totale di quasi 10 milioni di km percorsi.

L’equipaggio dell’ISS, nei giorni seguenti la partenza degli ospiti, è ritornato progressivamente alle normali attività quotidiane.

Il 21 Aprile, Kotov, Skvortsov e Kornienko hanno testato il sistema russo di rendezvous TORU ed hanno svolto delle manutenzioni sul Treadmill Vibration Isolation System (TVIS).
Due giorni dopo, Kotov ha inviato a terra dei files audio e video per le opportune analisi, visto che aveva notato sul dispositivo l’insorgere di strani rumori e di movimenti non consoni. Ad ogni modo, il 24 Aprile il TVIS è stato dichiarato nuovamente operativo.
L’altro tappeto rotante, il COLBERT, è stato installato nel modulo Tranquility e dichiarato idoneo all’uso.

Fra il 21 ed il 26 Aprile, Creamer e Caldwell Dyson hanno svolto alcuni studi biologici mentre Noguchi ha ispezionato le guarnizioni dei portelli lungo l’ISS ed ha svolto manutenzioni sulle tute da EVA da utilizzare durante l’STS-132. Caldwell Dyson ha raccolto ed analizzato dei campioni di acqua dal Water Processing System di bordo.

Progress
Alle 16:32 GMT del 22 Aprile la Progress M-03M (35P), riempita con i rifiuti del complesso spaziale si è sganciata dall’ISS. Noguchi ha così commentato su Twitter la manovra: “La Progress si è sganciata nel crepuscolo. COOL!” Il veicolo cargo è stato fatto deorbitare al di sopra del Pacifico alle 18:05 GMT del 27 Aprile.

I propulsori della Progress M-04 (36P) sono stati azionati per 20 minuti e 45 secondi alle 20:30 GMT del 23 Aprile per alzare l’orbita della Stazione in vista delle successive missioni dello Shuttle e della Soyuz.
Sempre il 23 Aprile, la Cupola ha ricevuto la nuova Robotics Work Station (RWS). Essa è stata staccata dal modulo Destiny da Caldwell Dyson e Noguchi ed è stata installata appunto nella Cupola. Il primo compito della RWS sarà quello di installare il Mini Research Module-1 russo (MRM-1) dopo che verrà portato in orbita a metà Maggio con lo Shuttle Atlantis.

Il 27 Aprile, Kotov e Skvortsov hanno svolto un training standard di tre ore con il sistema TORU di backup, che verrebbe impiegato qualora il sistema automatico di rendezvous e docking KURS della Progress dovesse avere dei problemi.
Più tardi, alle 15:40 GMT tutti e sei gli astronauti sono stati coinvolti in una esercitazione antincendio. La simulazione ha incluso l’ipotesi che l’equipaggio stesse respirando del fumo, quindi gli astronauti hanno dovuto indossare delle maschere per respirare e con l’impiego di torce elettriche hanno dovuto coordinarsi alla ricerca della o delle fonti del fumo.

Sempre il 27 Aprile, la Progress M-05M (37P) è stata lanciata alle 17:15 GMT da Baikonur, e nove minuti dopo il veicolo automatico raggiungeva l’orbita terrestre estendendo subito i propri pannelli solari lunghi quasi 11 metri.

Il giorno seguente Skvortsov si è sottoposto ad una sessione di un’ora con l’esperimento Eye Tracking Device (ETD) che svolge ricerche sui movimenti della testa in condizioni di microgravità. Egli ha hanche svolto del troubleshooting sul sistema russo per la rimozione della CO2 Vozdukh che doveva essere spendo ogni due giorni circa di funzionamento… L’equipaggio ha anche svolto delle osservazioni della superficie terrestre riprendendo le città di Buenos Aires e Montevideo in Sud America e di Johannesburg in Sud Africa.

Il 29 Aprile l’equipaggio ha potuto godere di una giornata di lavoro leggero. Gli astronauti hanno svolto attività fisica con il tappeto rotante nel modulo Zvezda e con l’Advanced Resistive Exercise Device (ARED) per mantenere buono il proprio stato di forma.
Caldwell Dyson e Creamer hanno continuato alcuni studi sugli effetti della fatica durante le missioni a lunga durata. Skvortsov e Kotov hanno continuato il loro addestramento con il sistema di pilotaggio TORU, mentre Creamer più tardi si è unito a Kotov per testare l’equipaggiamento video per filmare l’imminente manovra di docking della Progress.

Il 30 Aprile la NASA ha annunciato che una valvola che si era bloccata in una Nitrogen Tank Assembly (NTA) installata durante l’ultima missione dello Shuttle, ora si era sbloccata. Utilizzando un metodo chiamato “bagno-freddo” unitamente al particolare angolo di assetto dell’ISS, si è riuscito a ripristinare la funzionalità del dispositivo.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (14 Aprile 2010) Gli equipaggi dell’STS-131 e dell’Expedition 23 riuniti per il consueto ritratto fotografico nel modulo giapponese Kibo.

  2. (19 Aprile 2010) Soichi Noguchi della JAXA gioca con una bolla d’acqua.

  3. (21 Aprile 2010) T.J. Creamer lavora con l’Advanced Plant Experiments on Orbit-Cambrium (APEX-Cambrium) nel laboratorio Columbus.