[2010-06] Giugno 2010 I.S.S. Mission Log

Il rientro dell’Expedition 23
L’equipaggio di Kotov ha trascorso l’ultimo giorno nello spazio impacchettando le rimanenze di materiale da caricare nella Soyuz, inclusi alcuni esperimenti scientifici dell’ultim’ora.
I portelli fra la capsula russa e l’ISS sono stati chiusi alle 20:54 GMT dell’1 Giugno e la Soyuz TMA-17/21S si è staccata dal complesso spaziale alle 00:004 GMT del 2 Giugno, mentre i due veicoli stavano sorvolando la Mongolia.
Le splendide immagini trasmesse a Terra hanno mostrato la Soyuz allontanarsi dall’ISS con la Luna come sfondo.

Un’accensione dei motori durata quattro minuti e mezzo avvenuta al di sopra del sud dell’Atlantico ha fatto uscire la Soyuz dall’orbita alle 02:34 GMT del 2 Giugno. Otto minuti prima del touchdown, i team di soccorso e recupero hanno scorto il Modulo di Discesa appeso all’enorme paracadute. La capsula ha toccato terra alle 03:25 GMT ad est della città di Dzhezkazgan. La missione di Kotov, Creamer e Noguchi è durata 163 giorni, 5 ore e 33 minuti.

Gli astronauti sono stati aiutati ad uscire dalla capsula e sono stati fatti sedere sulle consuete poltroncine reclinabili. Kotov ha subito salutato i fotografi e Noguchi è stato assistito dal collega giapponese Koichi Wakata. Dopo la consueta conferenza stampa post landing, Creamer e Noguchi sono stati trasportati a Houston mentre Kotov è tornato a Mosca.

In tre
Con il ritorno dell’equipaggio di Kotov, Skvortsov, Caldwell Dyson e Kornienko sono divenuti di fatto membri dell’Expedition 24. Gli occupanti dell’ISS diventeranno sei quando arriverà la nuova Soyuz a metà Giugno.

Il giorno seguente è stato di lavoro leggero; Skvortsov ha effettuato alcune manutenzioni nel modulo Rassvet, Caldwell Dyson ha lavorato nel laboratorio Columbus preparando dell’equipaggiamento per il ciclo ergometro, mentre Kornienko ha rimosso e sostituito i detectors per il fumo nel modulo Pirs. L’equipaggio ha anche svolto delle sessioni di fotografia riprendendo un ciclone tropicale nell’Oceano Indiano ed il cratere meteorico West Hawk di Manitoba, Canada.

Il 4 Giugno ogni membro dell’equipaggio si è esercitato per due ore con TVIS, Colbert, ARED e con il ciclo ergometro.

Reboost

Il giorno seguente, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, sono stati azionati i propulsori del modulo Zvezda alle 03:20 GMT per 4 minuti e 7 secondi per innalzare la quota di volo del complesso di circa 15,5 km in vista dei futuri arrivi dei veicoli Progress e Soyuz.
L’8 Giugno ono stati fatti altri due reboosts tramite i motori della Progress M-05M/37P. Il primo di 9 minuti e 40 secondi, alle 00:10 GMT, ed il secondo di 7 minuti e 15 secondi alle 01:45 GMT.
Queste ultime accensioni hanno innalzato la quota di volo di circa 3,2 km, collocando l’ISS in un’orbita di 356 x 351 km.

Attività di bordo
La settimana del 7 Giugno ha visto Caldwell Dyson raccogliere dei campioni dalle varie superfici interne degli ambienti dell’ISS che verranno analizzati dal punto di vista microbiologico dagli scienziati sulla Terra. Tracy ha anche avuto modo di partecipare ad una sessione radio con degli studenti di una scuola di Varese. Gli altri esperimenti scientifici svolti dall’astronauta americana hanno incluso quelli relativi allo studio di come una dieta povera di potassio influenzi i partecipanti a future missioni spaziali.

Il giorno seguente Svortsov ha ispezionato i filtri del sistema di generazione dell’ossigeno Elektron, ha rimosso un equipaggiamento elettronico non più necessario dal modulo Rassvet, e con Kornienko ha allestito il ciclo ergometro nel segmento russo della Stazione. Kornienko inoltre, ha preparato un esperimento russo per il rilevamento e la misurazione del metano e del biossido di carbonio nell’atmosfera terrestre, mentre tutti e tre gli astronauti hanno tenuto dei colloqui medici privati con il mission control.

Più tardi, sempre in questa settimana, i due cosmonauti hanno lavorato nel segmento russo controllando e sostituendo diversi filtri e scaricando i dati di un dosimetro per le radiazioni spaziali, inoltre hanno spostato del materiale dal modulo Zarya al modulo Rassvet.

L’11 Giugno, nonostante fosse previsto essere un “light duty day”, Caldwell Dyson ha lavorato con l’Oxygen Generation System (OGS) nel modulo Destiny. La NASA ha spiegato che l’OGS non stava funzionando correttamente ma che stava comunque continuando a produrre ossigeno coadiuvato dagli altri sistemi di generazione di O2.
Tracy ha sostituito una pompa e poi ha collegato e scollegato le connessioni, ma non è stata trovata la fonte dei problemi e i tecnici di Houston hanno continuato le indagini. Tre giorni dopo, Caldwell Dyson ha installato una vecchia pompa nel tentativo di riportare l’OGS alla piena operatività per il sostentamento di un equipaggio di sei membri.

All’interno del modulo Kibo, Caldwell Dyson ha trascorso circa quattro ore con i microsatelliti Synchronized Position, Hold, Engage and Reorient, Experimental Satellite (SPHERES), che consistono di tre satelliti delle dimensioni all’incirca di una palla da basket che servono a testare le tecniche che potrebbero migliorare in futuro le operazioni di docking in automatico, di servicing dei satelliti, di assemblaggio spaziale e di riparazioni di emergenza. Il ruolo di Tracy era quello di osservare come questi tre “droidi” interagivano reciprocamente in microgravità.

Fra il 10 e l’11 Giugno l’equipaggio ha proseguito il suo programma di osservazioni terrestri; in particolare sono state riprese le città di Baku, Beirut, Tripoli, Lusaka, Bratislava. Baghdad, Asmara e Harare.

All’inizio della settimana del 14 Giugno i due cosmonauti russi hanno lavorato con l’esperimento Pilot-M. Questo studio mira a testare le capacità di pilotaggio tramite delle simulazioni cronometrate su di un laptop computer, in relazione ai fattori stressanti causati dal volo spaziale.

Soyuz TMA-19/23S

La Soyuz TMA-19/23S è decollata poco prima dell’alba da Baikonur alle 21:35 GMT del 15 Giugno (le 03:35 locali del 16 Giugno).
A bordo vi erano il Comandante Fyodor Yurchikin (51 anni) al suo terzo volo, ed i flight engineers americani Douglas “Wheels” Wheelock (50) alla sua seconda missione, e la rookie Shannon Walker (45).

Con il suo volo, Walker è diventata la prima persona nativa di Houston ad andare nello spazio. Suo marito, Andy Thomas, anch’egli astronauta e veterano della Mir, ha dichiarato al canale televisivo Russian Today di essere: “Ansioso, invidioso, eccitato ed elettrizzato” nell’assistere al lancio.

Si è trattato del centesimo lancio dedicato all’ISS, da quando venne messo in orbita il primo pezzo della Stazione Spaziale, il modulo Zarya, nel Novembre del 1998.

La Soyuz si è agganciata al boccaporto di coda del modulo Zvezda alle 22:21 GMT del 19 Giugno con quattro minuti di anticipo sul programma. I portelli fra i due veicoli spaziali sono stati aperti alle 00:52 GMT del 18 giugno per permettere a Yurchikin, Wheelock e Walker di raggiungere Skvortsov, Caldwell Dyson e Kornienko.
I sei membri dell’equipaggio hanno quindi ricevuto il saluto dei responsabili di missione e dei propri familiari. Anche il responsabile dei voli spaziali della NASA, Bill Gersternmaier e il direttore del JSC Mike Coats hanno voluto congratularsi con l’equipaggio dell’ISS.
L’arrivo di Walker sull’ISS ha segnato la prima volta in cui due donne faranno parte di un equipaggio a lunga permanenza. Per commemorare il proprio volo, Shannon ha portato con sé in orbita l’orologio indossato dal pioniere dell’aviazione Amelia Earhart durante le sue due storiche trasvolate atlantiche del 1927 e del 1932.

Esperimenti scientifici

Uno dei primi obblighi di Skvortsov, dopo l’arrivo dei tre nuovi compagni di viaggio, è stato il consueto briefing di 30 minuti sulla sicurezza.
Il 19 Giugno è stato un giorno di riposo per tutti gli astronauti. Caldwell Dyson ha continuato il suo esperimento Sleep-Wake Actigraphy and Light Exposure during Spaceflight (SLEEP), della durata di una settimana. Questo studio analizza i percorsi di sonno e veglia in aggiunta all’esposizione alla luce. Il soggetto indossa uno speciale dispositivo denominato Actiwatch che serve a misurare i livelli luminosi incontrati oltre ai periodi di sonno e veglia nell’ambito di tutta la missione.

La settimana iniziata il 21 Giugno ha visto i nuovi arrivati proseguire nella loro fase di familiarizzazione con gli ambienti del complesso spaziale. Skvortsov ha scattato diverse fotografie della Terra per l’esperimento russo Seiner che ha l’intento di sviluppare le aree di pesca oceanica più produttive.

Caldwell Dyson ha lavorato nel modulo europeo Columbus con l’esperimento Coarsening in Solid-Liquid Mixtures-2 (CSLM-2). Questo esperimento esamina le cinetiche della crescita competitiva di particolati all’interno di una matrice di metallo liquido, ed ha applicazioni nel campo della produzione di leghe metalliche sulla Terra, con particolare riguardo a quelle di applicazione aerospaziale.

Tutti e sei i membri dell’expedition hanno condotto le misurazioni di routine della propria massa corporea con l’apposita “bilancia” russa. In relazione a queste misurazioni, Calwell Dyson ha predisposto il 24 Giugno il dispositivo Space Linear Acceleration Mass Measurement Device (SLAMMD).
SLAMMD segue la Seconda Legge del Moto di Newton. Esso è composto da due molle che generano una forza nota sul corpo di un astronauta posizionato su di un braccio meccanico, l’accelerazione risultante viene impiegata per calcolare la massa del soggetto e quindi il peso. Gli astronauti devono ripiegare le proprie gambe attorno ad un supporto allineando lo stomaco contro un sostegno ed appoggiando la fronte o il mento su di un’apposita superficie. In questa occasione i test subjects sono stati Wheelock e Walker.

Il 22 e 23 di Giugno Wheelock e Walker hanno incominciato ad installare e ad allestire la Window Observation Research Facility (WORF) nel modulo Destiny.
Kornienko ha lavorato con l’esperimento russo Rusalka (sirena) mentre Yurchikin ha continuato a scaricare il materiale dalla Soyuz TMA-19 aiutato da Caldwell Dyson che ha rimosso del materiale statunitense.

Il giorno seguente Skvortsov e Kornienko hanno testato il sistema manuale di docking della Stazione TORU in vista dell’operazione di relocation della Soyuz TMA-19 e dell’arrivo della capsula Progress. I due cosmonauti russi, assieme a Tracy si sono esercitati per l’evacuazione di emergenza con la loro Soyuz TMA-18 come contingenza durante la manovra di relocation.

Yurchikin ha focalizzato la propria attenzione sull’esperimento PILOT-M che mira ad esaminare gli effetti che il volo spaziale a lunga durata ha sull’abilità degli astronauti di controllare manualmente un veicolo spaziale.

Wheelock ha lavorato con l’esperimento biomedico denominato Passages, che testa le modalità in cui i soggetti interpretano le informazioni visuali in condizioni di microgravità tramite l’impiego di diversi esercizi visivi, e, ripreso fotograficamente da Caldwell Dyson, Doug ha anche lavorato con l’esperimento Bodies in the Space Environment (BISE) che serve a valutare come la percezione e l’orientamento vengono inficiati dalle missioni a lunga durata.
Il 24 Giugno Caldwell Dyson ha ispezionato gli estintori ed i respiratori portatili.

La relocation della Soyuz
Alle 19:13 GMT del 28 Giugno la Soyuz TMA-19/23S con a bordo Yurchikin, Wheelock e Walker si è staccata dal boccaporto di coda del modulo Zvezda e dopo 25 minuti di volo si è riagganciata al modulo Rassvet alle 19:38 GMT. Si è trattato del primo docking fra una Soyuz ed il modulo Rassvet.
Yurchikin (call-sign “Olympus”) ha fatto riagganciare manualmente la Soyuz, visto che il modulo Rassvet doveva ancora essere completamente integrato con il sistema di docking automatico Kurs.
La manovra è stata eseguita senza problemi, nonostante fosse stata ritardata di 75 minuti a causa delle difficoltà incontrate da parte dei controllori nel fissare i pannelli solari del segmento P4 nella posizione corretta per l’esecuzione della relocation, ovvero “di taglio” rispetto al tragitto della Soyuz.
Una volta eseguito il redocking, Kornienko ha fotografato il cono di docking del Rassvet per verificare la presenza di eventuali graffi dovuti alla manovra.

Progress M-06M/38P

Alle 15:35 GMT del 30 Giugno, è stata lanciata una nuova Progress verso l’ISS dal cosmodromo di Baikonur, con un vettore Soyuz-U. Tuttavia, il docking del cargo con la Stazione, è stato abortito 25 minuti prima dell’aggancio che era previsto per le 16:58 GMT del 2 Luglio.
Durante la fase finale dell’avvicinamento, quando la Progress avrebbe dovuto incominciare la manovra di fly-around della Stazione Spaziale, il cargo ha perso il collegamento con la telemetria del sistema automatico Kurs che serve, fra l’altro, a dare alla capsula la sua distanza dall’ISS. Quindi la Progress 38 ha proseguito nel suo volo superando la Stazione di circa 3,2 km, e alle 17:30 GMT i controllo di missione di Korolev, nei pressi di Mosca, ha comunicato all’equipaggio l’impossibilità di eseguire il docking secondo le tempistiche previste.
I responsabili della Roscosmos, il 3 Luglio, hanno poi deciso di ritentare la manovra il giorno seguente.

La probabile causa di questo abort è stata ricondotta nell’attivazione da parte di Skvortsov del trasmettitore TV “Klest” del sistema manuale di docking di backup TORU, che ha creato interferenze con il collegamento di comando del TORU stesso fra la Progress e l’ISS. Ciò ha attivato la procedura di abort del docking. Gli ingegneri russi avevano infatti confermato che il sistema Kurs aveva operato nominalmente senza intoppi, al contrario di quanto ritenuto all’inizio delle indagini.

Fonte: Spaceflight Magazine/British Interplanetary Society

Tutte le immagini sono (C) di NASA/JSC/KSC

  1. (15 Giugno 2010) Il lancio della Soyuz TMA-19/23S.

  2. (28 Giugno 2010) Fyodor Yurchikin e Shannon Walker, con Doug Wheelock (non inquadrato) durante la manovra di relocation della Soyuz dal modulo di servizio Zvezda al Mini-Research Module 1 Rassvet.

  3. (30 Giugno 2010) Alexander Skvortsov installa dell’hardware per il nuovo esperimento Plasma Crystal-3 Plus nel Mini-Research Module 2 (MRM2) Poisk.


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